Le Nazionali Asiatiche in Captain Tsubasa

Captain Tsubasa è l’anime/manga più iconico per quel che riguarda il calcio, dove il Giappone, grazie alla propria generazione d’oro, riesce ad arrivare ai vertici Mondiali. Ma prima di vincere la Coppa del Mondo e partecipare alla manifestazione, i nipponici hanno dovuto affrontare il turno di qualificazione asiatico.

Questa parte nell’anime non viene approfondita, se non con il durissimo confronto con la Thailandia, ma trova invece molto più spazio nel manga. Per cui in quest’articolo abbiamo deciso di focalizzare le nostre attenzioni sulle varie Nazionali Asiatiche che sono comparse durante l’arco narrativo della Battle World Youth, nel quale il Giappone batte in finale il Brasile per 3-2.

Le qualificate al Mondiale: Corea del Sud e Arabia Saudita

Nella Coppa del Mondo Giovanile, oltre al Giappone, sono presenti altre due rappresentative asiatiche: la Corea del Sud e l’Arabia Saudita. I Taegaku Warriors giungeranno terzi nel loro girone alle spalle di Argentina ed Olanda, conquistando solamente tre punti grazie al successo sul Ghana. Cha In-cheon e Lee Yong-un sono i due assi nella manica della Nazionale coreana, grazie anche all’esperienza accumulata in Europa: il primo infatti gioca nel Borussia M’gladbach, mentre Lee nello Stoccarda.

L’Arabia Saudita invece concluderà il proprio girone con un pareggio conquistato contro il Camerun e due sconfitte subite contro le super potenze Francia e Brasile. Mark Owarian è il capitano della nazionale saudita e vanta anche il titolo di principe essendo un membro della famiglia reale. Nonostante le origini nobiliari Owarian viene descritto come un vero e proprio leader che pone il gioco di squadra al primo posto mettendo la propria superiorità tecnica al servizio dei compagni. Altro elemento iconico dei sauditi è il gigantesco attaccante Vulcan, alto 2.10 metri con un peso di 120 chili. Per come è stato disegnato ricorda il genio della Lampada di Aladin nelle sue fattezze, e la sua arma principale è il colpo di testa: nonostante la mole importante, egli riesce a spiccare il volo e sovrastare tutti gli avversari.

Saudi Arabia U16 (CTZ) 1

Entrambe le squadre si sono confrontate con il Giappone nei turni di qualificazioni asiatici: nel secondo turno Captain Tsubasa e compagni hanno avuto la meglio 4-1 sull’Arabia Saudita, mentre la Corea del Sud ha perso la finale della terza ed ultima fase per 2-0.

Le altre Nazionali: Thailandia, Cina e Uzbekistan

Fra tutte le squadre che nei gironi di qualificazione hanno dato maggior filo da torcere al Giappone vi è stata la Thailandia. La nazionale del sudest asiatico si è confrontata con Tsubasa e compagni al primo turno preliminare mettendo il Giappone alle corde, sovrastandolo grazie ad una maggior fisicità e ad uno stile difensivo basato sull’arte marziale del Muay Thai che aveva nel suo massimo esponente il roccioso capitano Singprasert Bunnag. Mentre Bunnag annullava le incursioni offensive di Tsubasa in avanti i tre fratelli Khongsawat mettevano a ferro e fuoco la difesa giapponese tanto che il risultato recitava 4-1 per la Thailandia alla fine del primo tempo. Ma la narrazione di Captain Tsubasa si basa su epiche rimonte ed il Giappone vincerà quella partita con il risultato di 5-4 alla fine.

Proseguendo nella seconda fase di qualificazione, il Giappone vince tutte le partite in un girone con Uzbekistan, Emirati Arabi Uniti, Cina e la già citata Arabia Saudita.

La Cina ha rappresentato l’avversario più temibile soprattutto grazie alle abilità di Xiao Junguang, centrocampista offensivo che ha portato il risultato dal 3-1 per il Giappone al 3-3. La sua tecnica segreta? Il fatto di ribattere e ritorcere contro i tiri speciali degli avversari. Il match si concluderà con il punteggio di 6-3 per i nipponici. Nel successivo arco narrativo, Road to 2002, Xiao Junguang giocherà per il Bayern Monaco assieme all’imperatore tedesco Karl Heinz Schneider. Altro elemento di spicco della nazionale cinese è il capitano, il centrocampista offensivo Junren.

Xiao Junguang

Il confronto con la Cina appare solamente nel manga, mentre quello con l’Uzbekistan (vinto con un roboante 8-1) anche nell’Anime. L’unico elemento che ci viene presentato è il capitano Zanigiev, un centrocampista difensivo che non riesce minimamente a contenere le abilità di Tsubasa e viene umiliato nel confronto con i giapponesi.

Il Giappone vince per 6-0 contro gli Emirati Arabi Uniti, una nazionale nella quale non ci vengono presentati elementi, sia nel manga che nell’anime. Stessa cosa per l’Iraq, prima avversaria di Tsubasa nelle semifinali della terza fase, vinta per 3-0. L’Iraq ci viene presentato in un breve spezzone nell’anime.

Dunque, al termine di questa presentazione delle principali nazionali asiatiche di Captain Tsubasa, proviamo a stilare una TOP11 della AFC escludendo i giocatori giapponesi.

Portiere: Hong kil-dang (Corea del Sud)

Difensori: Mark Owarian (Arabia Saudita), Singprasert Bunnag (Thailandia), Zangiev (Uzbekistan)

Centrocampisti: Wu Junren (Cina), Xiao Junguang (Cina), Falan Khongsawat (Thailandia), Chana Khongsawat (Thailandia)

Attaccanti: Vulcan (Arabia Saudita), Cha In-cheon (Corea del Sud), Lee Yong-un (Corea del Sud)

 

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