ESCLUSIVA AAF, Gabriel Xavier: “Il Giappone è casa mia, Petrovic importantissimo per me. Nakashima ha un grande futuro”

I giocatori brasiliani, da sempre, sono sempre stati attratti dalla J-League e ciò è confermato dal fatto che ogni anno arrivano tanti giocatori dal campionato brasiliano, con quest’ultimi che poi lasciano sempre il segno. E’ il caso di Gabriel Xavier, trequartista del Consadole Sapporo, che è arrivato in Giappone nel 2017 e da allora non si è mosso dal Sol Levante, con il brasiliano che si trova a suo agio nel campionato nipponico ed è proprio quello che ci ha rivelato a noi di All Asian Football, con i quali ha ripercorso un po’ questi suoi 5 anni in Giappone. Gabriel Xavier ci ha parlato non solo della sua vita in Giappone, ma ci ha anche rivelato chi è secondo lui il difensore più fastidioso della J-League e ha detto la sua sul futuro del compagno Taika Nakashima, uno dei talenti del campionato giapponese da poco concluso. Dalle parole di Gabriel Xavier si è notata benissimo la grande professionalità di questo calciatore, oltre alla sua sincerità ed è per questo motivo che è si è fatto volere bene dai suoi tifosi.

LA SCHEDA

Gabriel Xavier (nome completo Gabriel Augusto Xavier) nasce a San Paolo il 15 Novembre del 1993. Il suo percoso da calciatore è fin da subito difficile, con Xavier che dopo aver giocato per i settori giovanili di Corinthians e Sao Paulo FC dal 2009 al 2011, viene poi scartato a causa della sua altezza. Il Portuguesa, invece, crede in lui e lo accoglie nel proprio settore giovanile, dove Xavier si mette in gran bella mostra ed arriva in prima squadra dove debutta il 28 agosto del 2013 nel match di Copa Sudamericana contro il Bahia in un match conclusosi 0-0, ma che resterà per sempre nella mente e nel cuore di Xavier. A partire da quell’anno, il trequartista fa parte in pianta stabile della prima squadra del Portuguesa, dove vi resta fino al 2015, collezionando 29 presenze e 4 reti e con Globe Esporte che lo inserisce tra i 10 migliori talenti della stagione della Serie B brasiliana.

A febbraio 2015, Xavier viene acquistato dal Cruzeiro, uno dei club storici del calcio brasiliano, firmando un contratto di 4 anni. Per il trequartista è un’ottima occasione per mettersi in mostra e le cose non gli vanno neanche male, con Xavier che colleziona 19 presenza e firma anche 1 gol, tra l’altro contro gli odiati rivali dell’Atletico Mineiro, aiutando la sua squadra a strappare il successo per 3-1. Nonostante le prove siano positive, Xavier non diventa mai un titolare inamovibile e l’anno successiva inizia una serie di prestiti per lui, con il giocatore che prima viene ingaggiato nel 2016 dallo Sport Recife dove fa molto bene con 3 gol in 30 presenze, ma nel 2017 passa in prestito all’Esporte Vitoria, dove colleziona solo 7 presenze ed il Cruzeiro decide così di richiamarlo alla base. Ma a Xavier gli estimatori non mancano e si fa avanti il Nagoya Grampus, squadra che militava all’epoca in J2 League ed in lotta per la promozione. Nonostante sia in seconda divisione, Xavier accetta l’offerta del club nipponico e ciò dà una svolta alla sua carriera

Gabriel Xavier esulta dopo il primo gol segnato con il Nagoya (foto: sito ufficiale Nagoya Grampus)

Il debutto con i giallorossi di Aichi è magico almeno per Xaxier che firma subito un gol nella sconfitta per 3-1 sul campo del Kyoto Sanga, segnando la rete del momentaneo 1-1. Il trequartista fa molto bene sotto la guida di Yahiro Kazama ed è fondamentale per il ritorno in massima serie del Nagoya con i suoi 7 gol e ben 15 assist in 16 presenze, con il club giallorosso che rinnova il prestito per un’altra stagione. Alla sua prima partita in massima serie, Xavier va subito a segno, siglando il gol del momentaneo 1-1 e fornisce anche l’assist per il momentaneo 2-1 per la rete di Willian Rocha nella vittoria per 3-2 contro il Gamba Osaka. Il Nagoya fatica a lungo nel corso della stagione e la squadra è in perenne lotta per la salvezza, con Xavier che è di nuovo decisivo per la permanenza in massima serie dei giallorossi, chiudendo la stagione con 7 gol ed 11 assist e guadagnadosi la totale fiducia del Nagoya che decide di acquistarlo a titolo definitivo.

Tuttavia, a Nagoya le cose iniziano a cambiare per Gabriel Xavier a partire dalla stagione 2019, la prima del nostro Massimo Ficcadenti alla guida del club della Toyota dopo essere arrivato a 4 mesi dal termine della stagione precedente per sostituire l’esonerato Kazama. Il tecnico italiano dà spazio a Xavier, ma non è un titolare fisso nelle sue scelte e lo dimostrano le 25 presenze in campionato che mette a referto, partendo ben 11 volte dalla panchina. E ciò influisce anche sul rendimento di Xavier che firma 4 gol e 4 assist in J1 League, più un gol in YBC Levain Cup. La cosa si ripete la stagione successiva con Xavier che colleziona solo 20 presenze, di cui solo 10 da titolare e dove chiude per la prima volta la sua annata con 0 gol e 0 assist. Così, dopo aver vinto la YBC Levain Cup, decide di non rinnovare il contratto e di lasciare il Nagoya a fine stagione.

Xavier si accasa così al Consadole Sapporo e anche grazie all’aiuto di un allenatore come Mihailo Petrovic torna a splendere, ritrovando protagonismo e gol, con 35 presenze, 5 gol e 2 assist, aiutando i rossoneri a conquistare la salvezza. Non si sa ancora quale sarà il futuro di Gabriel Xavier il prossimo anno, ma i tifosi del Consadole Sapporo sperano possa rinnovare il contratto e di continuare ad ammirarlo con la loro maglia.

L’INTERVISTA

Ciao Gabriel, piacere di conoscerti, siamo così felici di parlare con te! La J-League 2022 si è appena conclusa, come valuti la stagione del Consadole Sapporo?

È stata una stagione con qualche ostacolo, ma credo di essere riuscito a finire molto bene, con gol ed assist. Penso che nel complesso sia stata una stagione soddisfacente”.

In questa stagione hai giocato 35 partite ed hai segnato anche 5 gol. Sei soddisfatto di come sono andate le cose per te quest’anno?

Sono qui in Giappone da molti anni, mi sono adattato al paese e alla sua cultura. Come già detto sono riuscito a finire molto ben la stagione. Sono contento della stagione nel complesso”.

Dopo 5 anni in Giappone, dove hai vestito anche la maglia del Nagoya, qual’è la tua opinione del calcio giapponese?

È un calcio molto forte, che si è sviluppato molto al giorno d’oggi. Oltre ai giocatori di altre nazionalità che vengono qui, c’è anche il calcio giapponese stesso, che è sempre stato molto forte, è un campionato storico e pieno di grandi giocatori. La squadra giapponese è sempre presente ai Mondiali, questo fa crescere sempre di più il livello del campionato nazionale”.

Ogni anno, la J-League attrae molti giocatori brasiliani. Quali sono, secondo te, le differenze e le similitudini tra il calcio giapponese ed il calcio brasiliano?

È un mercato, come dicevo, che cerca sempre di crescere, innovare e dare struttura all’atleta. Vedo somiglianze tra i paesi, nel modo di giocare, nella tecnica, ovviamente il brasiliano ha quel dono dell’improvvisazione, del dribbling, ma stiamo cominciando a vedere che ci sono molte ispirazioni dal nostro calcio”.

Parlando di Giappone, dopo 5 anni, com’è vivere da straniero? Quali sono i pro ed i contro rispetto al tuo paese? Stai pensando di restare in Giappone fino alla fine della tua carriera?

Mi sono adattato molto bene al paese. Sono qui da molti anni, vivo con mio figlio e mia moglie. La mia famiglia è sempre qui. Certo, all’inizio è più difficile adattarsi a una cultura diversa. Ma nel corso degli anni, questa è diventata casa mia. È un paese che mi ha insegnato molto, molta disciplina, impegno… Non so ancora quello che sarà il futuro della mia carriera, ma il Giappone è anche casa mia”.

Gabriel Xavier in azione con la maglia del Consadole Sapporo (foto: Getty Images)

Parliamo della tua esperienza al Nagoya dove sei stato allenato da Yahiro Kazama e dal nostro Massimo Ficcadenti. Ti hanno aiutato a crescere come calciatore? Cosa pensi di questi due allenatori?

Kazama è stato il mio primo allenatore in Giappone e mi ha aiutato molto. Sono riuscito ad adattarmi velocemente allo stile offensivo e a pressare tatticamente l’avversario, migliorando anche la parte tecnica. Quanto a Massimo, ho imparato molto sulla tattica”.

Alcuni giocatori brasiliani hanno giocato anche in Italia in Serie A come Ronaldinho o Kakà nel Milan, Roberto Carlos e Adriano nell’Inter. Hai mai pensato di giocare in Italia un giorno?

Certo. L’Italia ha grandi club, i principali al mondo. È sempre stato un mercato dove i giocatori brasiliani hanno avuto molto successo, come quelli che hai citato. Milan, Inter, Juventus, sono club storici. Ogni giocatore sogna di andarci un giorno”.

Tornando a parlare di J-League, quest’anno ti sei allenato con l’attaccante Taika Nakashima che è considerato una della stelle future del Giappone. Qual’è la tua opinione sul tuo compagno di squadra?

Taika è un giocatore giovane con un grande futuro davanti a sé, molto forte in attacco, non ho dubbi che farà una splendida carriera e fuori dal campo è un ragazzo molto simpatico, andiamo molto d’accordo”.

Hai affrontato parecchi avversari dal tuo arrivo in Giappone. Chi è il difensore più forte che tu abbia affrontato?

Ci sono alcuni difensori, ma penso sia Sasaki (Sho Sasaki del Sanfrecce Hiroshima ndr.)”.

Il tuo allenatore Mihailo Petrovic è davvero ammirato in Giappone ed anche a Sapporo ha fatto grandi cose. Quanto è stato importante per te nei tuoi primi mesi in Hokkaido?

È stato importantissimo nella mia crescita come calciatore in campo con la sua filosofia di lavoro e tattica, senza dubbio mi sono evoluto molto in quella parte”.

Dopo tutti questi anni in J-League, puoi descriverci come vivi l’essere un giocatore brasiliano in Giappone? Ci sono delle differenze nello stile di vita rispetto al tuo paese?

Come ho già detto, mi sono adattato molto qui, ai giapponesi, alla loro cultura e ai loro costumi. C’è una differenza con il Brasile, ovviamente, ma tutto è una questione di adattamento. Mi è andata bene e con abbastanza tranquillità”

Si ringraziano sentitamente Gabriel Xavier, il suo agente Thiago Xavier, il suo press advisor Kaue e l’Hokkaido Consadole Sapporo per la gentilezza e la disponibilità mostrate per la realizzazione di questa intervista

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AAF EXCLUSIVE, Gabriel Xavier: “Japan is my home, Petrovic very important for me. Nakashima has a great future”

Brazilian players have always been attracted to the J-League and this is confirmed by the fact that so many players arrive from the Brazilian league every year, with the latter always leaving their mark. This is the case of Gabriel Xavier, Consadole Sapporo’s attacking midfielder, who arrived in Japan in 2017 and has not moved from the Country of the Rising Sun since then, with the brazilian finding himself at home in the Japanese league and this is exactly what he revealed to us at All Asian Football, with whom he went over a bit of his five years in Japan. Gabriel Xavier spoke to us not only about his life in Japan, but also revealed who he considers to be the most troublesome defender in the J-League and had his say on the future of team-mate Taika Nakashima, one of the talents of the recently concluded Japanese league. From Gabriel Xavier’s words, the great professionalism of this footballer, as well as his sincerity, was very much in evidence, and that is why he is so well liked by his fans.

THE PROFILE

Gabriel Xavier (full name Gabriel Augusto Xavier) was born in Sao Paulo on 15 November 1993. His journey as a footballer was difficult from the start, with Xavier having played for the youth sectors of Corinthians and Sao Paulo FC from 2009 to 2011, then being discarded due to his height. Portuguesa, however, believed in him and welcomed him into their youth sector, where Xavier put on a great show and made it to the first team where he made his debut on 28 August 2013 in the Copa Sudamericana match against Bahia in a match that ended 0-0, but which will remain forever in Xavier’s mind and heart. From that year on, the attacking midfielder was a permanent member of Portuguesa’s first team, where he remained until 2015, making 29 appearances and scoring four goals, with Globe Esporte listing him among the 10 best talents of the Brazilian Serie B season.

In February 2015, Xavier was bought by Cruzeiro, one of the historical clubs of Brazilian football, signing a four-year contract. It is an excellent opportunity for the attacking midfielder to showcase himself and things don’t go badly for him either, with Xavier collecting 19 appearances and even signing 1 goal, including against hated rivals Atletico Mineiro, helping his team to a 3-1 victory. Despite the positive evidence, Xavier never becomes an immovable starter and the following year begins a series of loans for him, with the player first being signed in 2016 by Sport Recife where he does very well with 3 goals in 30 appearances, but in 2017 he goes on loan to Esporte Vitoria, where he collects only 7 appearances and Cruzeiro thus decides to call him back to base. But Xavier was not short of admirers and Nagoya Grampus, then in the J2 League and fighting for promotion, came forward. Despite being in the second division, Xavier accepted the offer from the Japanese club and this turned his career around.

Gabriel Xavier exults after scoring his first goal with Nagoya (foto: Nagoya Grampus official website)

His debut with the Aichi Giallorossi was a magical one at least for Xaxier, who immediately scored a goal in the 3-1 defeat at Kyoto Sanga, scoring the momentary 1-1 goal. The attacking midfielder did very well under Yahiro Kazama and was instrumental in Nagoya’s return to the top flight with his seven goals and 15 assists in 16 appearances, with the Giallorossi club renewing his loan for another season. In his first game in the top flight, Xavier scored immediately, scoring the momentary 1-1 goal and also provided the assist for Willian Rocha’s momentary 2-1 goal in the 3-2 win over Gamba Osaka. Nagoya struggled for a long time during the season and the team was in a perennial struggle for safety, with Xavier once again being decisive for the Giallorossi’s stay in the top flight, finishing the season with 7 goals and 11 assists and earning the complete trust of Nagoya who decided to buy him outright.

However, in Nagoya things start to change for Gabriel Xavier from the 2019 season, the first of our Massimo Ficcadenti at the helm of the Toyota club after arriving 4 months before the end of the previous season to replace the exonerated Kazama. The Italian coach gives space to Xavier, but he is not a permanent starter in his choices and this is shown by the 25 league appearances he makes, starting 11 times from the bench. This also affected Xavier’s performance, who signed 4 goals and 4 assists in the J1 League, plus one goal in the YBC Levain Cup. This was repeated the following season with Xavier only making 20 appearances, only 10 of which as a starter, and where he ended his season with 0 goals and 0 assists. So, after winning the YBC Levain Cup, he decided not to renew his contract and to leave Nagoya at the end of the season.

Xavier thus moved to Consadole Sapporo and also thanks to the help of a coach such as Mihailo Petrovic he shone again, regaining prominence and scoring goals, with 35 appearances, five goals and two assists, helping the Rossoneri to stay in J1. It is not yet known what Gabriel Xavier’s future will be next year, but Consadole Sapporo fans hope he can renew his contract and continue to admire him in their shirt.

THE INTERVIEW

Hi Gabriel, nice to meet you, we are so happy to talk with you! The J-League 2022 is just ended, how do you rate Consadole Sapporo’s season?

“It was a season with some obstacles, but I think I managed to finish very well, with goals and assists. I think overall it was a satisfying season”.

In this season, you played 35 matches and you also scored 5 goals. Are you satisfied of how the things went for you this year?

“I have been here in Japan for many years and have adapted to the country and its culture. As I said, I managed to finish the season very well. I am happy with the season overall”.

After 5 seasons in Japan where you wore also the shirt of Nagoya Grampus, what is your opinion about the japanese football?

“It is a very strong football, which has developed a lot nowadays. In addition to players from other nationalities coming here, there is also Japanese football itself, which has always been very strong, it is a historic league and full of great players. The Japanese team is always present at the World Cup, this always raises the level of the national championship”.

Every year, the J-League attracts a lot of brazilian players. What are, according to you, the differences and the similitudes between the japanese football and the brazilian football?

“It is a market, as I said, that is always trying to grow, innovate and give structure to the athlete. I see similarities between the countries, in the way of playing, in technique, obviously the Brazilian has that gift of improvisation, of dribbling, but we are beginning to see that there are many inspirations from our football”.

Speaking of Japan, after 5 years, how is to live there as foreigner? What are the prons and cons compared to your country? Are you planning to stay in Japan till the end of your career?

“I have adapted very well to the country. I have been here for many years, living with my son and wife. My family is always here. Of course, in the beginning it is more difficult to adapt to a different culture. But over the years, this has become my home. It is a country that has taught me a lot, a lot of discipline, commitment… I still don’t know what the future of my career will be, but Japan is also my home’.

Gabriel Xavier in action with Consadole Sapporo (photo: Getty Images)

Let’s talk about your experience in Nagoya where you were trained by Yahiro Kazama and our Massimo Ficcadenti. Did they help you to grow as a player? What do you think of these two coaches?

“Kazama was my first coach in Japan and he helped me a lot. I was able to quickly adapt to the offensive style and tactically press the opponent, while also improving the technical side. As for Massimo, I learnt a lot about tactics”

Many brazilian players have also played in Italy in the Serie A like Ronaldinho or Kakà in AC Milan and Roberto Carlos or Adriano in Internazionale Milano FC. Have you ever thought to play in Italy someday?

“Of course. Italy has great clubs, the biggest in the world. It has always been a market where Brazilian players have been very successful, like the ones you mentioned. Milan, Inter, Juventus, they are historic clubs. Every player dreams of going there one day”.

Returning to talk about J-League, this season you have trained with the striker Taika Nakashima who is considered one of the future star of Japan. What is your opinion about your teammate?

“Taika is a young player with a great future ahead of him, very strong in attack, I have no doubt he will have a great career and off the field he is a very nice guy, we get along very well”.

You have faced a lot of opponents since your arrival in Japan. Who is the toughtest defender you have faced?

“There are some defenders, but I think it is Sasaki (Sho Sasaki of Sanfrecce Hiroshima ed.)”.

Your coach Mihailo Petrovic is really admired in Japan and also in Sapporo he did great things. How was he important for you in your first months in Hokkaido?

“He has been very important in my growth as a player on the pitch with his philosophy of work and tactics, without a doubt I have evolved a lot in that part”.

After all this years in J-League, can you describe us how do you live to be a brazilian player in Japan? There are differences on the lifestyle respect to your country?

“As I said, I have adapted a lot here, to the Japanese, to their culture and customs. There is a difference with Brazil, of course, but everything is a matter of adaptation. It went well for me and with enough tranquillity”.

We sincerely thank Gabriel Xavier, his agent Thiago Xavier, his press advisor Kaue and the Hokkaido Consadole Sapporo for the kindness and helpfulness shown in conducting this interview

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AAF EXCLUSIVE, Gabriel Xavier: ‘O Japão é minha casa, Petrovic muito importante para mim’. Nakashima tem um grande futuro”

Os jogadores brasileiros sempre foram atraídos pela J-League e isto é confirmado pelo fato de tantos jogadores chegarem da liga brasileira a cada ano, com estes últimos sempre deixando sua marca. É o caso de Gabriel Xavier, o meia-atacante do Consadole Sapporo, que chegou ao Japão em 2017 e não se mudou do País do Sol Nascente desde então, com o brasileiro se encontrando em casa no campeonato japonês e foi exatamente isso que ele nos revelou na All Asian Football, com quem ele passou um pouco de seus cinco anos no Japão. Gabriel Xavier nos falou não apenas de sua vida no Japão, mas também revelou quem ele considera ser o zagueiro mais problemático da J-League e teve sua opinião sobre o futuro do companheiro de equipe Taika Nakashima, um dos talentos do recém-concluído campeonato japonês. Pelas palavras de Gabriel Xavier, o grande profissionalismo deste jogador de futebol, bem como sua sinceridade, estava em evidência, e é por isso que ele é tão apreciado por seus torcedores.

O PERFIL

Gabriel Xavier (nome completo Gabriel Augusto Xavier) nasceu em São Paulo, em 15 de novembro de 1993. Sua jornada como jogador de futebol foi difícil desde o início, com Xavier tendo jogado pelos setores juvenis do Corinthians e do São Paulo FC de 2009 a 2011, sendo depois descartado devido à sua altura. A Portuguesa, no entanto, acreditou nele e o recebeu em seu setor juvenil, onde Xavier fez um grande espetáculo e chegou à primeira equipe, onde fez sua estréia em 28 de agosto de 2013 na partida da Copa Sul-Americana contra a Bahia, em uma partida que terminou 0-0, mas que permanecerá para sempre na mente e no coração de Xavier. A partir daquele ano, o meia-atacante foi membro permanente do time principal da Portuguesa, onde permaneceu até 2015, fazendo 29 partidas e marcando quatro gols, com o Globe Esporte listando-o entre os 10 melhores talentos da temporada da Série B brasileira.

Em fevereiro de 2015, o Xavier foi comprado pelo Cruzeiro, um dos clubes históricos do futebol brasileiro, assinando um contrato de quatro anos. É uma excelente oportunidade para o meia-atacante se mostrar e as coisas também não vão mal para ele, com Xavier recolhendo 19 partidas e até mesmo assinando 1 gol, inclusive contra o odiado rival Atlético Mineiro, ajudando seu time a uma vitória por 3×1. Apesar da evidência positiva, Xavier nunca se torna um titular imóvel e no ano seguinte começa uma série de empréstimos para ele, com o jogador sendo assinado pela primeira vez em 2016 pelo Sport Recife, onde ele se sai muito bem com 3 gols em 30 partidas, mas em 2017 ele vai emprestado ao Esporte Vitória, onde ele coleciona apenas 7 partidas e o Cruzeiro decide então chamá-lo de volta à base. Mas Xavier não faltaram admiradores e Nagoya Grampus, então na Liga J2 e lutando por uma promoção, se apresentou. Apesar de estar na segunda divisão, Xavier aceitou a oferta do clube japonês e isso mudou sua carreira.

Gabriel Xavier exalta após o primeiro gol marcado com Nagoya (foto: site oficial do Nagoya Grampus)

Sua estreia com o Aichi Giallorossi foi mágica pelo menos para o Xaxier, que marcou imediatamente um gol na derrota por 3×1 no Kyoto Sanga, marcando o momentâneo gol de 1×1. O meia-atacante se saiu muito bem sob o comando de Yahiro Kazama e foi fundamental no retorno de Nagoya à primeira divisão com seus sete gols e 15 assistências em 16 partidas, com o clube Giallorossi renovando seu empréstimo por mais uma temporada. Em sua primeira partida na primeira divisão, Xavier marcou imediatamente, marcando o momentâneo gol de 1×1 e também deu a assistência para o momentâneo gol de Willian Rocha por 2×1 na vitória por 3×2 sobre o Gamba Osaka. Nagoya lutou por muito tempo durante a temporada e o time estava em uma luta perene pela segurança, com Xavier mais uma vez sendo decisivo para a permanência dos Giallorossi na primeira divisão, terminando a temporada com 7 gols e 11 assistências e ganhando a confiança total de Nagoya, que decidiu comprá-lo de imediato.

Entretanto, em Nagoya as coisas começam a mudar para Gabriel Xavier a partir da temporada 2019, o primeiro de nosso Massimo Ficcadenti ao leme do clube da Toyota após chegar 4 meses antes do final da temporada anterior para substituir o exonerado Kazama. O treinador italiano dá espaço a Xavier, mas ele não é um titular permanente em suas escolhas e isto é demonstrado pelas 25 partidas que ele faz no campeonato, começando 11 vezes do banco. Isto também afetou o desempenho de Xavier, que assinou 4 gols e 4 assistências na Liga J1, mais um gol na Copa YBC Levain. Isto foi repetido na temporada seguinte com Xavier fazendo apenas 20 partidas, das quais apenas 10 como titular, e onde ele terminou sua temporada com 0 gols e 0 assistências. Assim, após ganhar a YBC Levain Cup, ele decidiu não renovar seu contrato e deixar Nagoya no final da temporada.

Xavier mudou-se assim para o Consadole Sapporo e também graças à ajuda de um treinador como Mihailo Petrovic ele brilhou novamente, recuperando o destaque e marcando gols, com 35 partidas, cinco gols e duas assistências, ajudando o Rossoneri a permanecer na J1. Ainda não se sabe qual será o futuro de Gabriel Xavier no próximo ano, mas os fãs do Consadole Sapporo esperam que ele possa renovar seu contrato e continuar a admirá-lo em sua camisa.

A ENTREVISTA

Oi Gabriel, prazer em conhecê-lo, estamos muito felizes em conversar com você! A J-League 2022 acabou de terminar, como você avalia a temporada do Consadole Sapporo?

“Foi uma temporada com alguns obstáculos, mas acredito que consegui terminar com uma sequência boa na equipe, com gols, assistências. Acredito que de maneira geral, foi uma temporada satisfatória”

Nesta temporada, você jogou 35 partidas e também marcou 5 gols. Você está satisfeito de como as coisas foram para você este ano?

“Tenho muitos anos aqui no Japão, me sinto adaptado ao país e sua cultura. Consegui terminar com uma boa sequencia, como eu disse. Fica uma avaliação boa do ano”.

Depois de 5 temporadas no Japão onde você vestiu também a camisa do Nagoya Grampus, qual sua opinião sobre o futebol japonês?

“É um futebol muito forte, que vem se desenvolvendo muito. Além dos jogadores de outras nacionalidades que vêm para cá, tem também o próprio futebol japonês que sempre foi muito forte, é uma liga histórica e cheia de grandes jogadores. A Seleção japonesa sempre presente nos Mundiais, isso faz com que a liga nacional cresça cada vez mais”.

Todos os anos, a J-League atrai muitos jogadores brasileiros. Quais são, na sua opinião, as diferenças e semelhanças entre o futebol japonês e o futebol brasileiro?

“É um mercado, como disse, que sempre busca crescer, se inovar e dá toda estrutura ao atleta. Vejo semelhanças entre os países, na forma de jogar, da técnica, claro que o brasileiro tem aquele dom da improvisação, do drible, mas a gente começa ver que há muitas inspirações do nosso futebol”.

Falando no Japão, depois de 5 anos, como é viver lá como estrangeiro? Quais são os prós e contras em comparação com o seu país? Você pretende ficar no Japão até o final de sua carreira?

“Estou muito adaptado ao país. Já são muitos anos aqui, vivo com meu filho e minha esposa. Minha família sempre que dá, está aqui. Claro que o começo é mais difícil, para se adaptar a uma cultura diferente. Mas, com os anos, aqui se tornou minha casa. É um país que me ensinou muito, muita disciplina, comprometimento… não sei ainda como será o futuro da minha carreira, mas o Japão é minha casa também”.

Gabriel Xavier em ação em uma camisa do Consadole Sapporo (foto: Getty Images)

Vamos falar sobre sua experiência em Nagoya, onde você foi treinado por Yahiro Kazama e nosso Massimo Ficcadenti. Eles o ajudaram a crescer como jogador? O que você acha desses dois treinadores?

“Kazama foi meu primeiro treinador no Japão e me ajudou muito. Consegui me adaptar rápido ao estilo ofensivo e taticamente pressionando o adversário,e melhorando também a parte técnica. Já o Massimo eu aprendi bastante a parte tática”.

Muitos jogadores brasileiros também jogaram na Itália na Série A como Ronaldinho ou Kakà no AC Milan e Roberto Carlos ou Adriano no Internazionale Milano FC. Já pensou em jogar na Itália algum dia?

“Com certeza. Itália tem grandes clubes, dos principais do mundo. Sempre foi um mercado que o jogador brasileiro fez muito sucesso, como esses ai que você citou. Milan, Inter, Juventus, são clubes históricos. Todo jogador tem o sonho de ir para lá um dia”.

Voltando a falar da J-League, nesta temporada você treinou com o atacante Taika Nakashima que é considerado uma das futuras estrelas do Japão. Qual é a sua opinião sobre o seu companheiro de equipe?

“Taika é um jogador jovem com um futuro brilhante pela frente, muito forte ofensivamente não tenho dúvidas que bem focado terá uma carreira maravilhosa e fora de campo um menino muito legal, nos damos muito bem”.

Você enfrentou muitos adversários desde sua chegada ao Japão. Quem é o defensor mais difícil que você enfrentou?

Existem alguns defensores, mas acredito que seja o Sasaki (Sho Sasaki de Sanfrecce Hiroshima n.d.e.)”.

Seu técnico Mihailo Petrovic é muito admirado no Japão e também em Sapporo ele fez grandes coisas. Como ele foi importante para você em seus primeiros meses em Hokkaido?

“Ele foi extremamente importante no meu crescimento como atleta de futebol dentro de campo com sua filosofia de trabalho e tática,com toda certeza evolui muito nessa parte”.

Depois de todos esses anos na J-League, você pode nos descrever como você vive para ser um jogador brasileiro no Japão? Existem diferenças no estilo de vida em relação ao seu país?

“Foi como eu disse, eu me adaptei muito aqui, ao povo japonês, sua cultura e costumes. Existe diferença com o Brasil, claro, mas tudo é questão de adaptação. E comigo foi tranquilo”.

Agradecemos sinceramente a Gabriel Xavier, seu agente Thiago Xavier, seu assessor de imprensa Kaue e o Hokkaido Consadole Sapporo pela gentileza e ajuda demonstradas na condução desta entrevista.

 

 

 

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