Asian Football 2019 Review (2/4): un’estate fra Mondiali e Copa America

Seconda parte della Review sul 2019 del calcio asiatico. In questo episodio ci focalizziamo sui tornei estivi, fra cui il Mondiale U20 nella quale la Corea del Sud di Kang In Lee è arrivata in finale, la Copa America con Giappone e Qatar e la Coppa del Mondo Femminile disputata in Francia

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COREA DEL SUD VICE CAMPIONE DEL MONDO

In estate la Corea del Sud U20 è andata ad un passo dallo scrivere la storia, con la selezione guidata da Chung Jung Yong (che ha vinto il premio come allenatore asiatico dell’anno) che ha raggiunto la finale nel Mondiale di categoria in Polonia per perdere l’atto conclusivo con l’Ucraina.

Corea del Sud che ha regalato emozioni e tante giocate interessanti, eliminando il Portogallo nella fase a gironi ed i rivali continentali del Giappone agli ottavi. Autentico protagonista dell’impresa e motore della squadra è stato Kang In Lee, esterno offensivo che milita nel Valencia, è stato nominato MVP del torneo, ha segnato il rigore che ha sbloccato la finale contro l’Ucraina, ma alla fine, furono gli europei a trionfare con il punteggio di 3-1.

Kang In Lee ha mostrato anche con il Valencia in Liga, di avere doti tecniche nettamente superiori alla media per un giocatore di diciotto anni, rapidissimo nei movimenti e nel controllo del pallone, riesce sempre a trovare l’imbucata giusta per i compagni. Se pensiamo che è un classe 2001 e dunque quali possono essere i suoi margini di miglioramento, forse siamo di fronte ad una futura star del calcio mondiale.

Questo torneo ha messo in mostra anche gli attaccanti Cho Young Woon (20 anni, di proprietà del Seul) e Oh se Hun (20 anni, milita in seconda divisione nella squadra militare dell’Asan, ma è di proprietà dell’Ulsan Hyundai), oltre al centrocampista, Jung-min Kim, il regista della squadra, altro talento che milita in Europa, è di proprietà del Red Bull Salisburgo, è in prestito al Liefering, in seconda divisione austriaca, ed in questo 2018/19 ha già disputato 11 partite mettendo a segno 2 gol e servendo altrettanti assist.

GIAPPONE E QATAR IN SUD AMERICA

I mesi di giugno e luglio sono Stati caratterizzati da tantissime manifestazioni per nazionali, fra cui la Copa América vinta dal Brasile. Alla manifestazione hanno partecipato sia Giappone che Qatar, ma nessuna delle due rappresentative ha superato la fase a gironi.

I Blue Samurai si sono presentati con una formazione prettamente sperimentale piena di esordienti ed U23 in vista delle Olimpiadi di Tokyo della prossima estate. Sconfitta alla prima per 4-0 con il Cile e successivamente due pareggi con Uruguay ed Equador e non sono necessari per l’accesso ai quarti di finale. Fra le fila del Giappone è spiccato l’esterno di centrocampo Koji Miyoshi, autore di una doppietta all’Uruguay, in estate è passato dal Yokohama F. Marinos al Royal Antwerp in Belgio. A segno anche Shoja Nakajima nel pari con l’Equador, con l’ala offensiva che è tornata in Portogallo trasferendosi dall’Al Duhail al Porto, dove però ancora non è riuscito a brillare. Altro talento che dopo la Copa America ha cambiato squadra è il difensore Takheiro Tomiyasu, passato al Bologna, dove ha conquistato il cuore dei tifosi grazie ad eccellenti prestazioni.

Il Qatar ha pareggiato all’esordio in rimonta per 2-2 con il Paraguay con un capolavoro di Almoez Alì, capocannoniere della scorso Coppa d’Asia con 9 centri, ma successivamente non ha conquistato punti contro Colombia e Argentina. Il Qatar esce comunque a testa alta dal torneo, con maggior consapevolezza dei propri mezzi e ci proverà la prossima estate nella Copa América 2020 alla quale parteciperà anche l’Australia.

FRANCIA 2019, UN MONDIALE DELUDENTE

Con la Coppa del Mondo che si è disputata in Francia, il calcio femminile ha assunto una dimensione globale. In quella che è stata una manifestazione estremamente importante mediaticamente, il calcio asiatico dal punto di vista della performance ne è uscito malconcio, con nessuna delle cinque compagini che è riuscita ad accedere ai quarti di finale.

Corea del Sud e Thailandia sono state eliminate ai gironi con zero punti totalizzati, ed addirittura le ragazze del sudest asiatico sono state umiliate 13-0 alla prima contro gli USA. Invece Australia, Cina e Giappone sono state eliminate agli ottavi di finale. La più grande delusione riguarda le nipponiche: la Nadeshiko, campione del Mondo nel 2011 e finalista quattro anni fa, è stata eliminata dall’Olanda al 90’. Per le australiane la resa invece è giunta contro la Norvegia ai calci di rigore, mentre le Steel Roses di Cina, sono state liquidate per 2-0 dall’Italia in una vittoria epica per le azzurre considerando quella che è la differenza storica fra le due compagini, con la Cina sempre abituata ad arrivare quanto meno ai quarti di finale.

Il pallone d’oro femminile in carica, la cinese Wang Shuang, la quale militava al PSG Ladies, ha disputato un mondiale sottotono, colpa anche del cattivo rapporto con l’allenatore che l’ha spesso lasciata fuori dall’undici titolare. Giocava ‘in casa’ anche la giapponese Saki Kumagai, reduce dalla vittoria di campionato e Champions League con il Lione, ha guidato con maestria il centrocampo della Nadeshiko. La calciatrice di maggior spicco è stata senza dubbio l’attaccante australiana Sam Kerr, la quale nella fase a gironi ha segnato cinque gol. Il capitano dell’Australia si è recentemente trasferita al Chelsea.

Per quel che riguarda invece il calcio giovanile femminile per Nazionali, le Coppe d’Asia U16 ed U19 sono state entrambe vinte dal Giappone, con la Nadeshiko che curiosamente, in entrambe le categorie ha battuto in finale per 2-1 la Corea del Nord. Nel 2020 il Giappone e la Corea del Nord parteciperanno alla Coppa del Mondo femminile U17 in India, mentre al Mondiale U20 in Panama e Costa Rica si aggiunge la Corea del Sud.

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