L’Odissea di Andrea Stramaccioni in Iran

Stramaccioni lascia l’Esteghlal. Sì, no, perché?

La notizia è arrivata con un comunicato stampa, pare direttamente dal suo entourage.

«Andrea Stramaccioni insieme ai suoi collaboratori dello staff tecnico – Marco Caser, Sebastian Eduardo Leto e Omar Danesi – comunicano di aver tutti terminato unilateralmente per giusta causa il proprio contratto di lavoro con l’Esteghlal presso la FIFA con effetto dal 6 dicembre 2019. Stramaccioni e i suddetti membri del suo staff tecnico ne approfittano per ringraziare i giocatori della prima squadra così come il resto del personale per le eccellenti prestazioni e la professionale collaborazione che hanno permesso alla Squadra di raggiungere la vetta della classifica nonostante le difficoltà dei mesi passati. Ultimo, ma non da meno, l’Allenatore desidera dire un grande grazie ai meravigliosi tifosi dell’Esteghlal FC per il loro unico e incredibile sostegno per tutto questo periodo, e gli augura di raggiungere con la loro amata squadra tutti i successi che meritano, con il cuore spezzato è obbligato a lasciare sperando di essere ancora insieme un giorno nel futuro» Tehran, 8 Dicembre 2019.

Mentre in Italia c’è chi festeggia l’Immacolata, in Iran milioni di tifosi sono rimasti sotto shock. Partito malissimo (2 sconfitte e 3 pareggi nelle prime 5 partite), Andrea Stramaccioni era riuscito a suon di vittorie a portare l’Esteghlal in vetta alla classifica dopo 13 giornate di campionato. Ma perché abbandonare proprio nel momento migliore?

L’ipotesi più accreditata è quella che circolava da circa un paio di giorni, e cioè che gli stipendi del mister e dello staff non fossero stati pagati regolarmente: non è una novità, visto che l’Iran è sotto le sanzioni di Trump, che portano le banche europee ed americane a non effettuare trasferimenti in denaro con quelle iraniane. A complicare le cose è anche il cambio con l’Euro, che è salito alle stelle, rendendo il pagamento ancora più oneroso. Del resto, Stramaccioni e il suo staff sono in buona compagnia: anche i giocatori dell’Esteghlal non ricevono lo stipendio da mesi, e questo ha portato la AFC (Confederazione calcistica dell’Asia) a minacciare l’esclusione del club dalla Champions League Asiatica 2020: questo rischio sicuramente non incentiverebbe Strama a rimanere in Iran, visto che ha varie volte dichiarato di non vedere l’ora di partecipare alla massima competizione asiatica per club.

Il mattino dopo la partenza di Strama, è arrivata la reazione dell’Esteghlal con una nota ufficiale ed un’intervista in diretta Instagram di Amir Khalilzadeh, membro del CDA. Il club di Tehran conferma che il nodo principale fosse il pagamento dello stipendio, precisando che il tecnico fosse legato ad un contratto biennale da 750.000 Euro all’anno (che comprendeva il compenso di due membri dello staff). Khalilzadeh ha dichiarato che finora sarebbero stati pagati circa 340.000 Euro, di cui ben 100.000 Euro anticipati al momento della firma del contratto.

A causa delle sanzioni di Trump, l’Esteghlal si è visto respingere i bonifici verso l’Italia, per cui ha dovuto appoggiarsi a cambiavalute che hanno effettuato i pagamenti sul conto di Stramaccioni: questo avrebbe creato problemi al tecnico italiano, mettendolo sotto la lente dell’antiriciclaggio, dato che il mittente effettivo non era il suo datore di lavoro. Khalilzadeh è andato oltre, svelando che Strama avrebbe premuto per la riduzione della durata del contratto ad un anno, probabilmente perché avrebbe ricevuta un’offerta allettante da un altro paese. Atterrato in Italia, Strama ha affermato che non ci fossero le condizioni per proseguire il lavoro in Iran, respingendo le voci di un accordo con altri club e ribadendo il proprio apprezzamento per giocatori e tifosi dell’Esteghlal.

Intanto a Tehran molti tifosi sono scesi in piazza attaccando la sede del club, in serata, tra l’altro, sono arrivate le dimissioni del presidente Amir Hossein Fathi. Sui social (Instagram in particolare) sono tante le voci a supporto del tecnico romano, in particolare quelle degli ex giocatori che hanno attaccato la governance del club. Infine c’è chi sogna un ritorno di Stramaccioni, stavolta per guidare la nazionale di calcio dell’Iran, dopo l’addio del belga Marc Wilmots (dopo soli 6 mesi). Non è escluso che la Federcalcio iraniana possa averci fatto un pensierino…