Uzbekistan – Nel segno di Djeparov

Quella Uzbeka pur essendo una Nazionale Giovanissima, esordio ufficiale risalente al 17 giugno 1992, sembra già essere in grado, grazie ad un giusto mix di esperienza e “ragazzini terribili”, di entrare di prepotenza nell’Olimpo delle grandi del panorama Asiatico e non. Grazie alla sapiente guida di Vadim Abramov, già alla guida degli White Wolves nella trionfale AFC Asian Cup (conosciuta più comunemente come Coppa d’Asia) del 2011- conclusa con un prestigioso quarto posto finale-, gli Huma Birds sembrano aver trovato, finalmente, la quadra tecnico/tattica per sognare in grande. Attualmente la Nazionale occupa la vetta dell’equilibratissimo Gruppo D per la Seconda Fase delle Qualificazioni alla prossima World Cup.

Server Djeparov è stato per anni, il simbolo calcistico, e non, di una Nazione affamata quanto però, malauguratamente, povera di talento. Cresciuto umanamente e calcisticamente nel Pakhtakor Tashkent, squadra della capitale, del quale è stato, dal 2002 al 2007, capitano e colonna portante; riuscendo, grazie ad un’intelligenza calcistica rarissima nell’Uzbekistan Super League, a guidare i compagni alla vittoria di 12 trofei tra Titoli (6) e Coppe Nazionali (6).

La svolta nella sua carriera arriva però con il trasferimento al Bunyodkor (2008), società tristemente famosa per aver annunciato l’acquisto di Samuel Eto’o senza aver però chiuso la trattativa nè con il calciatore nè tantomeno con il Barcellona all’epoca proprietaria del cartellino. Sotto la guida del brasiliano Zico, che rimarrà in carica poco più di 4 mesi, verrà impiegato, spesso, come trequartista/seconda punta formando una coppia d’attacco formidabile con il brasiliano Rivaldo. L’intesa dentro e fuori dal campo con “l’Extraterrestre” lo renderà molto più presente in Zona gol permettendogli di concludere la stagione con 19 reti realizzate ed il titolo di capocannoniere dell’Uzbekistan Super League.

La vittoria dell’ambitissimo Asian Football Player of The Year, davanti il giapponese Yasuhito Endo, non è altro che la ciliegina sulla torta di un’annata particolarmente dolce, sotto diversi punti di vista. Grazie agli accordi precedentemente presi dall’Asian Football Association con il Chelsea FC, il Pallone d’Oro Asiatico, seppur per un lasso di tempo decisamente ridotto, ha avuto l’onore di allenarsi per qualche mese nel Cobhan Training Center: struttura d’allenamento del glorioso Chelsea FC.

Il resto della carriera di Server Djeparov è lo specchio perfetto del panorama calcistico, e sportivo più in generale, Uzbeko: una serie di alti e bassi che ne hanno impedito, per una ragione o l’altra la definitiva esplosione, il definitivo salto di qualità per renderlo immortale anche lontano da Tashkent; senza impedirgli però di entrare irrimediabilmente nel cuore degli appassionati. Autentico giramondo che ha avuto modo di vestire divise celebri come quella del: Seoul, del Lokomotiv TashkentEsteghlal… Lasciando sempre un segno, riuscendo sempre a farsi amare, ad ogni latitudine.

La sua eredità vale, di certo, molto più di titoli e riconoscimenti, il suo talento ha avuto modo d’ispirare un’intera generazione di calciatori che, nonostante l’ultima rocambolesca sconfitta contro l’Arabia Saudita, sembra finalmente in grado di far sognare un intero paese. Se il classe ’95 Eldor Shomurodov, gioiellino dell’attuale selezione Uzbeka a segno anche ieri con una doppietta (seppur contro la modesta Palestina), descrive Djeparov come: “football father” non c’è davvero di che meravigliarsi.