FIFA World Cup 2022: inizia il cammino della Cina verso la conquista di un posto in Qatar

Il prossimo 10 settembre la nazionale cinese debutterà nel secondo turno delle qualificazioni asiatiche per la prossima FIFA World Cup.

La strada per il mondiale però è molto complicata, e al momento sembra difficile che la Cina possa riuscire nell’impresa. Ci auguriamo che il percorso di naturalizzazione porti i suoi frutti (Elkeson e Nico Yennaris sono confermati per la trasferta nelle Maldive di martedì 10 settembre), e possa contribuire a rendere la formazione guidata da Marcello Lippi più competitiva possibile.

Per ora l’obiettivo è quello di arrivare in prima posizione nel gruppo A del secondo turno di qualificazione (girone all’italiana con sfide di andata e ritorno), che vede, oltre la Cina: Siria, Filippine, Maldive e Guam. Chiudere in testa alla classifica vorrebbe dire raggiungere direttamente il terzo turno, che vedrà scontrarsi 12 selezioni (le prime di ogni girone, più le quattro migliori seconde) in due gironi da sei squadre ciascuno (sempre girone all’italiana e A/R). Le prime due classificate di ogni gruppo saranno qualificate alla FIFA World Cup, mentre le terze si sfideranno in una gara a eliminazione diretta, la cui vincente accederà allo spareggio Interzona, ovvero una doppia gara (A/R) contro una rappresentante delle confederazioni del Nord America (CONCACAF), Sud America (CONMEBOL) o Oceania (OFC): chi vince va in Qatar.In totale sono quindi 4 ,o al massimo 5, gli slot a disposizioni delle selezioni asiatiche nella prossima World Cup; molto pochi rispetto alle 46 squadre partecipanti alle qualificazioni.

Inoltre, chi accederà al terzo turno, sarà direttamente qualificato all’Asian Cup 2023.

Concentrandoci sul Gruppo A, nel complesso appare piuttosto agevole per il Team Dragon, e infatti quest’ultimo parte subito come favorito, visto che l’unica vera minaccia sembra essere rappresentata dalla nazionale Siriana, la quale però sta avendo un momento tutt’altro che positivo.

Andiamo a vedere con un piccolo focus le avversarie che si contenderanno il sogno Mondiale insieme alla Cina.

SIRIA

Ranking FIFA: 87 (11esima tra le asiatiche)

Nel 2017, dopo il buon risultato ottenuto nel cammino verso i mondiali per Russia 2018, in cui la Siria venne eliminata dalla selezione australiana solo ai tempi supplementari del quarto turno di qualificazione, ci aspettavamo di più da questa squadra nell’ultima edizione dell’AFC Asian Cup, dello scorso gennaio. Le aquile di Qasyoun non sono infatti riuscite a passare il girone iniziale, finendo la competizione con un solo punto. Da gennaio a oggi la selezione guidata da Fajr Ibrahim ha disputato diversi incontri all’interno di micro-tornei con diverse formazioni asiatiche, ottenendo risultati altalenanti, e convocando quasi esclusivamente giocatori militanti nel campionato locale.
Per i prossimi impegni mondiali rivediamo confermata la coppia d’attacco in forza nel campionato saudita: Omar Al Soma (giocatore dell’Al-Alhi, 30 anni) e il 25enne Omar Kharbin (compagno di squadra di Sebastian Giovinco all’Al-Hilal, che ha collezionato 18 gol in 41 presenze in nazionale). In rosa troviamo inoltre Mahmoud Al Mawas (classe 1993), esterno alto dell’Umm Salal Sc (prima divisione qatariota), ormai dal 2012 in nazionale; e il centrale difensivo Omar Al Midani (1994), reduce da un’esperienza in Egitto con il Pyramids, e ora acquistato dal Kuwait Sporting Club. Infine, tra le maggiori assenze segnaliamo quella del centrocampista dell’Heracles (Eredivisie) Mohammed Osman (1994), costretto a riposare causa infortunio.

 

FILIPPINE

Ranking FIFA: 126 (24esima tra le asiatiche)

Gli Azkals sono la terza forza di questo girone di qualificazione. Nel 2019, nel giro di qualche mese la rappresentativa filippina si è scontrata ben due volte contro quella cinese. In entrambe le occasioni il Team Dragon è uscito vincitore senza troppe fatiche (3-0 in Asian Cup, e 2-0 nell’amichevole dello scorso giugno). Nel complesso la nazionale filippina viene da discreti risultati, ma troppo poco rassicuranti. Sebbene infatti nello scorso gennaio gli Azkals abbiano disputato per la prima volta nella loro storia l’AFC Asian Cup, il cammino nella competizione non poteva andar peggio: 0 punti, 7 gol subiti e solo una rete messa a segno. Detto ciò, l’ultima vittoria risale al 17 novembre scorso, per 3 a 2 contro il modesto Timor-Leste, durante l’AFF Suzuki Cup (la principale competizione fra le nazionali del sud-est asiatico).
Dando un occhio ai 23 diramati dal coach Scott Cooper per i prossimi impegni contro Siria (5/09) e Guam (10/09), non vediamo due dei maggiori nomi, ovvero il portiere del Cardiff Neil Etheridge (probabilmente il club gallese non ha concesso il lasciapassare al giocatore per i prossimo due impegni con la nazionale) e il classe 87’ Phil Younghusband, capitano e miglior marcatore di tutti i tempi degli Azkals, svincolato dallo scorso dicembre. Tra i convocati vanno segnalati: l’attaccante ex Henan Jianye Javier Patino (88’), il ‘giovane’ mediano Kevin Ingreso (1993) che sembra ormai aver preso pieno possesso della zona mediana del centrocampo, e il terzino 24enne Daisuek Sato (già 44 presenze in nazionale).

 

MALDIVE

Ranking FIFA: 152 (30esima tra le asiatiche)

Realtà fuori dal comune quella delle Maldive, al pari di molte delle piccole realtà calcistiche del pianeta. Nell’arcipelago la cultura sportiva è forte, ma sembra quasi priva di relazioni con il mondo esterno, e questa è anche la percezione che si ha della situazione calcistica attuale. Tutti i convocati del tedesco Petar Segrt giocano infatti nel campionato locale, ed è stato sempre così, eccezion fatta per Ali Ashfaq (classe 1985), la leggenda locale (capitano della nazionale nonché miglior marcatore), che è stato il primo calciatore maldiviano a giocare all’estero. E la sua esclusione tra i convocati, insieme a quella di Ali Fasir (esterno alto, classe ’88), nominati un mese fa dal principale giornale sportivo locale, rispettivamente, il migliore e il secondo migliore giocatore dell’anno, ha mandato in furia l’opinione pubblica locale.
I Red Snapper non possono certo rappresentare un problema per il Team Dragon, e gli ‘ultimi’ risultati vedono un percorso di qualificazione all’Asian Cup 2019 senza particolari gioie (furono eliminati nell’ultimo turno terminato a marzo 2018, da Oman e Palestina, senza aver mai messo in difficoltà le due squadre); ma anche loro hanno saputo togliersi qualche soddisfazione, grazie all’inaspettata vittoria nel settembre scorso della SAFF Championship (competizione riservata alle federazioni dell’Asia del sud) contro la ben più quotata India.

 

GUAM

Ranking FIFA: 190 (42esima su 46 tra le asiatiche)

Se le Maldive difficilmente potranno impensierire la Cina, la selezione del Guam ancora meno. Il movimento dell’isola sembra però in salute e in crescita: nel 2015 hanno partecipato per la prima volta alle qualificazione mondiali (valide anche per l’Asian Cup 2019), in cui riuscirono a vincere contro Turkmenistan e India, non riuscendo a raggiungere le prime due posizioni ma ottennero comunque un piazzamento valido per il terzo turno di qualificazione alla competizione continentale, a cui dovette però rinunciare a causa dell’eccessivo impegno economico previsto. Nel 2019 i Matao hanno giocato due sole partite, entrmabe contro il Buthan nel primo turno qualificatorio, riuscendo a ribaltare la sconfitta dell’andata (1-0), con un sontuoso 5 a 0 nelle mura amiche. Il Guam non potrà certo far paura alla Cina, ma non è da escludere che diano filo da torcere a selezioni come quella filippina e maldiviana.
A differenza di questi ultimi, vari ragazzi che orbitano intorno al giro della nazionale giocano negli Stati Uniti; e tra questi c’è anche il giocatore più importante dell’isola: Adolph Joseph DeLaGarza (1987), terzino destro ex LA Galaxy, e ora in forza allo Houston Dynamo dal 2017. Gli altri giocatori presenti in rosa provengono o dal campionato locale, la Guam Soccer League, o da club professionistici o semi-professionistici all’interno delle serie minori statunitensi.

Detto ciò, in questo girone di qualificazione, l’unico vero ostacolo sembra quindi essere rappresentato dalla Siria, la quale potrebbe mettere il bastone tra le ruote al Team Dragon nel raggiungimento della prima posizione.

Di seguito gli incontri della nazionale cinese: