L’Ultimo Uomo: i piani per la nuova Fifa Club World Cup

Il mondo del calcio è in continuo mutamento e si potrebbe avviare ad una nuova trasformazione. La nuovo formula del Mondiale per club, annunciato qualche mese fa dalla FIFA, e la cui prima edizione si potrebbe svolgere già nel 2021, potrebbe infatti essere l’antipasto della tanto discussa Super Lega, un campionato annuale sovranazionale riservato ai più ricchi club europei.

Il nuovo formato, raggiunto alla fine di una lunga trattativa tra Gianni Infantino e il conglomerato della giapponese Soft Bank nonché alcuni investitori provenienti dal mono arabo e cinese (fra cui il fondo sovrano dell’Arabia Saudita e il colosso dell’e-commerce, Alibaba), vedrà il Mondiale per Club comprendere 24 squadre provenienti da tutto il mondo. Un allargamento non indifferente se pensiamo che attualmente le squadre incluse questo torneo sono sette, per una manifestazione che, come riportato da Forbes, negli ultimi anni ha fallito ad attrarre investimenti e spettatori, principalmente perché si tiene a dicembre, nello stesso periodo nel quale si disputano anche i principali campionati europei.

Poco pubblico, insomma, sia sugli spalti che nelle televisioni. Le ultime due edizioni, giocate in Giappone e negli Emirati Arabi Uniti, hanno offerto uno spettacolo alquanto desolante: le semifinali in Giappone nell’edizione del 2017 (nella quale il Kashima Antlers ha conteso il titolo al Real Madrid in finale) hanno visto solamente 15.000 spettatori accorrere allo stadio, con il prezzo del biglietto più economico che si attestava sui 60 dollari. Se l’affluenza media nel 2016 si attestava sui 29.000 spettatori a partita (con un boost dato dai due match del Real Madrid), nell’edizione di Dubai il dato è crollato significativamente a 16.000, sempre con il Real di Zidane ad innalzare i valori.

Nelle idee della FIFA, il nuovo Mondiale per Club dovrebbe prendere il posto della Confederations Cup, altra manifestazione che ha sostanzialmente fallito nell’attrarre investimenti e sponsor. L’edizione russa è stato proprio l’emblema del suo fallimento, con immense difficoltà nel vendere i diritti televisivi addirittura in territorio russo. La FIFA infatti è riuscita a raggiungere un accordo solo una settimana prima del calcio d’inizio con la 2Sport2, scongiurando così l’imbarazzo di non trasmettere la competizione nel paese ospitante.

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