Chinese Super League – L’anno 0 di Graziano Pellè

Evitando la solita retorica della presunta scelta più facile, chi pensa che vivere in Cina sia così accessibile e realizzabile probabilmente non ha mai passato un giorno nella Terra di Mezzo(中国), Graziano Pellè è riuscito seppur con qualche normalissima difficoltà a far diventare la provincia dello Shandong la sua nuova casa, diventando uno dei simboli di una delle squadre più prestigiose di tutta la Chinese Super League.

Non è semplice rimanere al centro del progetto con 2 diversi allenatori, lui ci è riuscito con il Sergente di Ferro Felix Magath ma soprattutto con Li Xiapeng riuscendo, per ora, a convivere alla perfezione con il miglior Diego Tardelli degli ultimi anni. In quest’ultima stagione sembra aver evoluto definitivamente il suo ruolo in mezzo al campo: non più un semplice finalizzatore, solo 2 gol in questa stagione, diventando una sorta di Pivot offensivo fondamentale nella costruzione del gioco. Tanto lavoro lontano dalla porta, movimenti per favorire gli inserimenti di Hao Junmin e Junsheng Yao, utilissimo nelle ripartenze e già 4 assist dall’inizio della stagione. In un campionato dove i Big Man sono destinati a soffrire, Ighalo è solo uno dei tantissimi stranieri a lodare la fisicità delle difese cinesi, l’italiano è riuscito a trovare una sua dimensione che lo rende senza ombra di dubbio uno dei migliori attaccanti del panorama Asiatico.

La vetta del campionato dista solamente 4 punti, più realisticamente però l’obbiettivo dell’Asian Champions League sembra ampiamente alla portata del suo Shandong Luneng. Graziano farà di tutto per conquistare il suo primo titolo in terra asiatica e come dice un antico detto cinese: yījǐn húanxīang  “dopo aver lasciato il proprio villaggio per emigrare, ci ritorni solo con l’abito di seta”, l’italiano ha i mezzi per scegliere quello più prezioso e delicato.