Yuning Zhang – Memorie di un attaccante

Yuning Zhang è un classe 97, ha da poco compiuto 21 anni, è stato il primo giocatore cinese ad alzare un trofeo Europeo (KNVB beker, tra l’altro l’unico trofeo, ad oggi, in 125 anni di storia per il Vitesse) è attualmente di proprietà di una squadra di media classifica di Premier League (West Bromwich Albion) ma quando si parla di lui, spesso lo si definisce un talento sprecato o comunque non in grado di fare la differenza ne in Cina ne tantomeno in Europa. Strano vero?

Il ragazzo originario di Wenzhou, situata nella provincia sud orientale dello Zhejiang, ha avuto il coraggio e l’incoscienza di trasferirsi in Europa giovanissimo, lasciando la sua “Comfort Zone” per cercare fortuna nel lontano Occidente già a 18 anni. Il più talentuoso Wu Lei, in patria, ha da sempre ricevuto pesanti critiche per non essersi, invece, mai allontanato ne da Shanghai ne tantomeno dalla Cina. Yuning cresce nelle giovanili dello Zhejiang Greentown esordisce nella Chinese FA Cup nel lontano maggio del 2015 contro il Wuhan Hongxing segnando: sia nei 90′ regolamentari che la rete decisiva dal dischetto per il passaggio del turno. A fine stagione arriva la prima offerta ufficiale del Vitesse: prestito con diritto di riscatto fissato a 150 mila Euro. Il padre, Agente figura “onnipresente” in tutta la sua carriera, spinge per il trasferimento; Zhang lasciato praticamente senza scelta viste anche le pressioni societari decide di accettare e provare l’avventura Olandese.

Dopo una singola stagione nel settore giovanile dei Geel en Zwart (conclusa con 14 gol all’attivo), oltre ad essere riscattato Yuning esordisce in prima squadra. Nonostante un inizio positivo, con tanto di esordio in Nazionale (doppietta contro il Trinidad) non riesce a lasciare il segno: segna solamente 3 reti accompagnate da 6 assist non conquistando però mai pienamente la fiducia del tecnico Freser Henk.

Il trasferimento in estate al West Bromwich Albion passando prima per il Werder Brema (con la possibilità in questa maniera di ottenere più facilmente il “Work Permit” per giocare in Premier League) è la conseguenza quasi scontata della situazione creatasi, con ancora una volta la figura del padre fondamentale nella trattativa. Il matrimonio con la squadra tedesca inizia nella peggior maniera possibile: problemi alla coscia, poi problemi alla caviglia, filone di risultati negativi per i suoi compagni e la consapevolezza degli “addetti ai lavori” che il ragazzo in qualunque caso la stagione prossima si accaserà in un’altra realtà senza nessuna possibilità di trattenerlo. Unica nota positiva quella del Marketing: il sorriso e i”modi di fare“del classe 97′ non hanno fatto altro che accrescere l’importanza del marchio Werder in Cina.

Yuning ha parlato pubblicamente sui Weibo dopo il pareggio per 1-1 ottenuto contro la Siria U-23: si è scusato pubblicamente per la sua prestazione (tanti errori sotto porta ed un rigore sbagliato) causata secondo la sua onestissima e brillante analisi ad una mancanza di fiducia dovuta anche e soprattutto allo scarsissimo “playing time” degli ultimi mesi. Ha chiuso il suo messaggio in maniera intelligente ed interessante aprendo per la prima volta ad un possibile ritorno nella Chinese Super League.

Un antico proverbio Confuciano recita: yījǐn húanxīang– “Quando lasci il tuo villaggio per emigrare, ci ritorni solo con l’abito di seta”, che sia invece stavolta l’umiltà del ritornare a casa dopo anni all’estero il segreto per dare una svolta ad una carriera che sembra essersi arenata?!.