AFC U23: Uzbekistan campione d’Asia sotto una bufera di neve, la decide Sidorov al 120′

Sotto una bufera di neve si è giocata la finale della AFC U23 Asian Cup, a Changzhou, città orientale della Cina, dove l’Uzbekistan ha trionfato per 2-1 sul Vietnam grazie alla rete di Sidorov, entrato in campo solo due minuti prima.

Per entrambe le nazionali si trattava della partita più importante nella loro storia recente: l’Uzbekistan nel proprio palmares prima di questa finale vantava solo un oro negli Asian Games del 1994, mentre il Vietnam nel 2008 ha vinto la Coppa del Sudest asiatico. Parliamo di due realtà che sono sempre state lontane dai vertici del calcio asiatico, ma che negli ultimi anni hanno intrapreso un percorso di crescita incredibile che le ha portate ad essere delle squadre insidiose. In particolar modo l’Uzbekistan è andato vicino a conquistare la qualificazione alla Coppa del Mondo in Russia, mentre il Vietnam solo recentemente sta emergendo come la realtà più importante dell’Aesen.

Il percorso fino alla finale

L’Uzbekistan è stato un diesel, è partito in questa manifestazione con una sconfitta per mano del Qatar, per poi imporsi non senza fatiche su Cina e Oman. E’ nelle fasi eliminatorie che è venuto fuori tutto il talento degli uzbeki, in particolar modo con Yakhshiboev (tre reti, miglior marcatore della sua nazionale), sconfiggendo prima per 4-0 i campioni in carica del Giappone e successivamente 4-1 la Sud Corea.

Il percorso del Vietnam è stato incredibile e tortuoso. La squadra del sudest asiatico si è qualificata seconda nel proprio girone con quattro punti: sconfitta all’esordio contro la Sud Corea, inaspettata vittoria contro l’Australia e pareggio a reti bianche contro la Siria. Rocambolesco quarto di finale contro l’Iraq, vinto ai rigori dopo 120′ conclusi sul punteggio di 3-3. Sempre dal dischetto si è decisa la semifinale contro il Qatar dove l’assoluto protagonista è stato il centrocampista classe 1997 Nguyen Quang Hai, che ha siglato una doppietta e cinque reti totali nella manifestazione.

Uzbekistan-Vietnam 2-1

Anche a causa delle condizioni meteorologiche, la finale non è stata una partita spettacolare, avara di occasioni e momenti di phatos. L’Uzbekistan, maggiormente abituato a queste temperature e a campi di neve, ha legittimato il proprio successo con ben il 69% di possesso palla.

Sono gli uzbeki a sbloccare le marcature dopo soli 8 minuti con il difensore Ashurmatov che devia la palla di testa su cross dalla bandierina. Il primo tempo si chiude in parità con la perfetta punizione che Nguyeng Quang Hai ha trasformato indirizzando il pallone sotto l’incrocio dei pali. La partita sembrava doversi concludere in parità, dunque ai calci di rigore, ma sotto la tempesta di neve, Sidorov (attaccante classe 1995 del club uzbeko Kikand 1912), entrato in campo appena due minuti prima raccoglie il cross dalla bandierina e con un tiro al volo batte il portiere avversario. Siamo al 120′ e non c’è più tempo per una rimonta. L’Uzbekistan U23 è campione d’Asia per la prima volta nella sua storia, un risultato che arriva a 14 anni di distanza dagli Asian Games in Giappone.

Per il Vietnam la delusione è amara, un intero popolo viveva questo evento come una finale mondiale, ma il futuro del calcio vietnamita appare essere più roseo e Nguyeng Quang Hai è destinato a fare grandi cose ed ha tutto il potenziale per diventare uno dei migliori giocatori del continente.

Alla fine ha vinto il pragmatismo dell’Uzbekistan, una nazionale che non esprime mai un calcio spettacolare, ma certamente efficace. Sono anni che si parla del paese centro asiatico come una delle realtà emergenti più interessanti nel continente e finalmente è arrivato un successo sicuramente meritato. Il prossimo passo sarà quello di conquistare il pass per il mondiale, mentre per i club, di ben figurare in AFC Champions League.

Un occhio al Qatar

Chi ha ben figurato in questa manifestazione è stato il Qatar, giunto terzo nella manifestazione dopo aver battuto nella finalina la Sud Corea per 1-0. La nazionale allenata da Felix Sanchez ha messo in mostra alcuni elementi molto interessanti come il fantasista Akram Afif (in forza ai belgi del Kas Eupen) e Ali Almoez, attaccante dell’Al Duhail, quest’ultimo capocannoniere della manifestazione con sei reti. Quelli di Akram e Ali sono due giocatori di cui sentiremo parlare in Asia e hanno tutte le carte in regola per diventare il simbolo del Qatar al Mondiale del 2022.