Non è ancora finita: la Cina batte la Sud Corea, il sogno mondiale è ancora vivo

A Changsha è stata scritta la storia: Marcello Lippi ha portato la cura per la koreaphobia grazie alla vittoria per 1-0 targata Yu Dabao nella gara valida per le qualificazioni mondiali. Il risultato, combinato con il tonfo dell’Uzbekistan contro la Siria, permette alla Cina di poter perlomeno ambire al terzo posto, dunque ai playoff.

CinavCorea: oltre al campo

Spalti gremiti all’Helong Stadium fra pubblico e polizia viste le recenti tensioni politiche fra i due paesi. Colpa della Nord Corea e dei suoi quanto mai inappropriati test missilistici che ha convinto i cugini del Sud a richiedere l’aiuto degli americani con l’installazione del sistema antimissilistico Thaad. Il fatto ha generato un grosso incidente diplomatico causando in Cina il boicottaggio di tutti i prodotti targati Sud Corea: K-pop, film, cartoni animati, generi alimentari… Per questo la capienza dello stadio di Changsha è stata ridotta da 55mila a 31mila posti, con un dispiego impressionante di forze armate che ha reso il match  fra i più blindati nella storia recente della AFC

Le Scelte di Lippi

Torniamo a parlare di calcio, e delle scelte fatte da Lippi, che si è affidato alla vecchia guardia, chiamata ad una prova d’orgoglio dopo il fallimentare girone di andata concluso senza vittorie. La retroguardia per 4/5 era composta da elementi dell’Evergrande, con Cheng in porta, Xiaoting e Feng Mei nel ruolo di centrali e Zhang Linpeng sulla destra. Nell’altro versante Jiang Zhipeng, proveniente dai Blue Lions di Guangzhou.

Nel 4-2-3-1 del tecnico italiano la mediana era composta da palleggiatori: il veterano Zheng Zhi, sempre dell’Evergrande, e Hao Junmin dello Shandong Luneng. Trequarti funambolica con la star Wu Lei sulla sinistra e Wang Yongpo sulla destra, mentre al centro due elementi del Beijing Guoan: Zhang Xizhe trequartista a supporto di Yu Dabao, sorprendentemente preferito a Gao Lin e Yuning Zhang, ma è stata una scelta che ha certamente pagato.

La partita

Si sapeva che la Corea del Sud sulla carta è un avversario superiore, ma la Cina non ha peccato di presunzione cercando di impostare la partita come contro il Qatar, ed ha giocato in modo accorto aspettando i propri avversari per poi ripartire con la velocità dei suoi trequartisti e la grande mobilità di Yu Dabao.

Nella ripresa cambia il piano tattico di Lippi, con l’ingresso di Wu Xi al posto di Wu Lei, quindi un centrocampista al posto di un esterno offensivo passando a un 4-4-2 ancora più accorto visti i grandi rischi subiti a fine primo tempo. La Cina riesce a difendere il risultato, grazie anche alle fondamentali parate di Zeng Cheng, in particolar modo la respinta sul tiro da fuori area di Sungyueng e il colpo di reni sul colpo di testa di Ji Dongwon. Gli ultimi minuti si trasformano in un vero e proprio assedio, con Wu Xi che salva anche sulla linea di porta sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

Dopo aver resistito tenacemente, finalmente cala il sipario sull’Helong Stadium e la Cina può festeggiare una vittoria che scaccia i fantasmi del passato e che restituisce speranza per le qualificazioni al Mondiale considerando che il terzo posto ora dista solo quattro punti dato che l’Uzbekistan all’ultimo secondo ha perso contro la Siria.

Non è ancora finita, il sogno continua, ma il prossimo scoglio è ancora più grande di quello coreano, dato che martedì si vola a Theran, nella bolgia iraniana

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