Con il Guangzhou FC, sparirà anche la storia del calcio Cinese dagli archivi

Nella giornata di giovedì 23 settembre è stato ufficializzato l’addio di Fabio Cannavaro al Guangzhou FC con rescissione consensuale del contratto. Il club naviga in acque disperate con la proprietà, il fondo immobiliare Evergrande, schiacciato da oltre 300 miliardi di dollari di debito che potrebbero portare alla dissoluzione del club più prestigioso nella storia del calcio cinese.

Il Guangzhou FC ha dichiarato che farà di tutto per completare la stagione (che riprenderà a dicembre dopo una lunghissima pausa di tre mesi a causa degli impegni della Nazionale alle qualificazioni Mondiali), ma cosa succederà nel 2022? Il 40% del club è ancora in mano ad Alibaba, big nel settore informatico e dell’e-commerce che non se la passa bene a causa delle riforme stringenti del governo centrale contro  i big tecnologici. A salvare il club potrebbe intervenire anche la Federazione Locale o lo stesso governo di Guangzhou, ma di questi tempi, verrebbe anche da chiedersi, chi è quel folle che si vuole accollare la gestione di un club professionistico che nel contesto cinese perde ogni anno oltre 200 milioni di euro?

Ecco che dunque, la dissoluzione del Guangzhou FC potrebbe essere uno scenario plausibile nella prossima stagione.

Se questo scenario dovesse concretizzarsi, ci ritroveremmo di fronte alla fine della storia del calcio cinese. Per fare un esempio con il nostro paese, l’Italia, è come se nel corso di quest’ultimo decennio, Inter, Milan e Juventus, avessero cessato di esistere.

Oltre al Guangzhou, gli altri pezzi di storia del calcio in Cina che sono già svaniti sono il Liaoning ed il Dalian Shide.

Il Liaoning FC ha cessato di esistere nel marzo 2020 a causa dei debiti del club che non riusciva più a pagare gli stipendi, e dunque è stato estromesso dalla Federazione. Il club della città di Shenyang retrocesse in seconda divisione nella stagione 2017 e non è riuscito a tornare in Chinese Super League nelle due stagioni successive con conseguente dissoluzione.

Eppure c’è stato un momento nel quale il Liaoning raggiunse le vette del calcio asiatico, dato che nel 1989 vinse la Coppa Campioni d’Asia battendo in finale il Nissan yokohama, diventando la prima squadra cinese a compiere quest’impresa. Il Liaoning dal 1985 al 1993 (dunque l’era semi professionistica) vinse ben 7 campionati nazionali e nel 1990 andò vicino a bissare il successo continentale, perdendo però la finale contro gli iraniani dell’Esteghlal. L’ultimo campionato vinto dal glorioso Liaoning fu quello del 1993, poi, con l’avvento del professionismo, il baricentro del calcio cinese si spostò da Shenyang alla vicina Dalian.

Liaoning campione d’Asian nel 1989

Il Dalian Shide (inizialmente conosciuto come Dalian Wanda in quanto di proprietà del magnate Wang jianling della Wanda Group e successivamente ceduto alla società energetica Shide) fu il club più iconico negli anni’90 e inizio nuovo millennio, capace di vincere 8 titoli nazionali dal 1994 al 2005, e di giocare ben due finali continentali, quella di Coppa Campioni e quella di Coppa delle Coppe (perse entrambe). Di quella squadra facevano parte alcuni giocatori iconici della nazionale del 2002, come il difensore Sun Jihai (poi diventato simbolo del Manchester City pre sceicchi) e Hao Haidong, ovvero il più grande marcatore di sempre nella storia della Nazionale.

A causa dei debiti accumulati dalla proprietà, il Dalian Shide cessò di esistere alla fine della stagione 2012, conclusa al 14mo posto. Il titolo del club fu inglobato dalla nuova squadra della città, il Dalian Yifang, oggi militante in Chinese Super League.

Contando il 1985, come data dell’inizio dell’era Liaoning, se anche il Guangzhou dovesse sparire, e considerando la vergognosa dissoluzione dello Jiangsu Suning all’inizio di quest’anno, verrebbero a mancare ben 24 titoli nazionali negli ultimi 35 anni. Uno scenario mai visto prima e totalmente deprimente che azzererebbe di fatto il calcio cinese e la sua legacy, già fortemente compromessa.

Il Guangzhou FC è infatti stato più grande di Liaoning e Dalian: come quest’ultimi ha vinto ben 8 campionati, ma è riuscito nell’impresa, prima con Lippi, e successivamente con Scolari, di vincere ben due AFC Champions League, riportando il titolo continentale in Cina dopo oltre vent’anni.

E pensare che il Guangzhou tramite la proprietà, il fondo immobiliare Evergrande, lo scorso Aprile ha iniziato la costruzione del più grande stadio al mondo, da 100.000 posti, che rischia di rimanere a questo punto un contenitore mastodontico, ma sostanzialmente vuoto, come lo è di fatto il calcio cinese.