La Russia nuova terra d’approdo per i talenti asiatici

Lo strapotere offensivo di Sardar Azmoun, ma anche la maestria a centrocampo di Hwang in Beom e di Kento Hashimoto. Ecco chi sono i talenti asiatici in mostra nel campionato russo.

L’attaccante asiatico più forte: Sardar Azmoun

La punta iraniana in forza allo Zenit SanPietroburgo può essere definita senza ombra di dubbio la più forte dell’intero panorama asiatico e la scorsa stagione ha vissuto la sua miglior stagione: vittoria del titolo nazionale oltre al riconoscimento di capocannoniere grazie ai 17 gol segnati a cui si aggiungono ben 8 assist. L’impatto di Sardar Azmoun (prelevato dal Rubin Kazan ) è stato devastante se pensiamo che negli scorsi ani, non era mai andato in doppia cifra. La stagione 2019/20 è cominciata nel migliore dei modi per l’attaccante iraniano con la vittoria in Super Coppa e 4 gol segnati nelle prime sei giornate che proiettano lo Zenit al secondo posto ad un punto dallo Spartak Mosca.

Sul giocatore vi è forte l’interesse di varie squadre italiane fra cui Napoli e Lazio. Tutto può accadere ma c’è davvero poco tempo per progettare la nuova stagione nell’Europa occidentale. D’altronde Azmoun, con un altro anno allo Zenit, giocando sempre la Champions League, potrebbe crescere ulteriormente per poi tentare il salto definitivo verso uno dei campionati maggiori per la prossima stagione.

Con questi numeri presumiamo inoltre che questo possa essere l’anno buono per Sardar Azmoun di vincere il premio come miglior calciatore asiatico dell’anno spodestando il sempre fenomenale Son Hueng Min dal proprio trono.

Il regista asiatico più forte? Hwang In-beom

La maggior parte dei centrocampisti asiatici che approdano in Europa sono delle ottime mezze ali oppure degli esterni a tutta fascia. Dal continente asiatico è difficile trovare un regista che possa ben figurare nel calcio che conta ed una delle pochissime eccezioni è rappresentata da Hwang in Beom. Il centrocampista coreano classe 1996 è approdato poche settimane fa al Rubin Kazan dopo l’ultimo anno e mezzo trascorso in MLS ai Vancouver Whitecaps dove era stato senza ombra di dubbio il miglior giocatore della stagione 2019 nel club canadese.

Hwang ha già esperienza da vendere in nazionale avendo già giocato 23 partite fra cui l’ultima Coppa d’Asia da titolare. Con la maglia dei Taegaku Warriors Hwang ha vinto gli Asian Games nell’estate del 2018, mentre nel dicembre del 2019 ha guidato la Nazionale con 2 gol al successo nella East Asian Championship.

In un’intervista a kleagueunited, Hwang In beom aveva espresso il proprio desiderio di trasferirsi in Europa il più velocemente possibile e che il suo sogno è quello di giocare al Borussia Dortmund. il Rubin kazan è una tappa intermedia nei piani del ragazzo prodigio di Daejon, ed il suo impatto è stato subito considerevole con questo spettacolare gol alla seconda giornata.

Il duo uzbeko-nipponico del Rostov

Il nuovo volto asiatico del Rostov è quello di Kento Hashimoto: centrocampista difensivo che sa abbinare quantità e qualità, si è trasferito dalla Tokyo all’inizio di questa stagione ed il suo impatto in rosa è stato subito netto. Kento si è preso subito un posto da titolare nello scacchiere di Valeri Karpin segnando 2 gol in queste prime sei giornate. Di certo, non si tratta più di un giocatore di primo pelo: il giapponese è un classe 1995 ed in teoria non ci aspettiamo una crescita esponenziale, ma il suo livello è già ottimo per il campionato russo e dai qui ai prossimi anni ha tutte le carte in regola per migliorare ulteriormente e togliersi delle ottime soddisfazioni in Europa.

Il quarto asiatico di cui vogliamo parlare ì l’attaccante Eldor Shomurodov, originario dell’Uzbekistan. Anche il classe 1995 milita nel Rostov di cui è diventato il titolare la scorsa stagione con la definitiva esplosione del suo talento: 11 gol e 7 assist che hanno contribuito a portare il suo club al quinto posto. Questa stagione per ora non è partita nel migliore dei modi, con la punta rimasta a secco in queste prime giornate di campionato.

Eldor Shomurodov è naturalmente anche un simbolo della nazionale uzbeka con cui vanta 20 marcature in 43 presenze. L’attaccante è una delle pochissime eccezioni del calcio uzbeko, dato che tutti gli elementi della nazionale militano nel campionato locale oppure in altre nazioni asiatiche quali Corea, Cina e Thailandia. Eldor è l’unico giocatore uzbeko che si è affermato in Europa in attesa che i giovani, Jalollidinov (18) e Uronov (19), rispettivamente in forza al Lokomotiv ed allo Spartak Mosca, possano riuscire a ritagliarsi uno spazio in questa stagione.

 

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