AFC Weekly (speciale K-League): l’analisi del girone d’andata

Nella giornata di ieri si è concluso il girone d’andata della K-League con le prime 11 giornate ed in vetta alla classifica vi è l’Ulsan Hyundai, che ha sorpassato il Jeonbuk. Vediamo dunque di fare il punto della situazione sul campionato della Corea del Sud, dalla lotta al vertice, alla sorpresa Daegu, fino alle delusioni di Seoul e Suwon.

Le due squadre della Hyundai in  vetta

Come lo scorso anno, la lotta per il titolo è fra le due squadre della Hyundai (ma di diversi dipartimenti), ovvero l’Ulsan ed il Jeonbuk. Alla nona giornata i Green Warriors campioni in carica avevano vinto per 0-2 lo scontro diretto sul campo dell’Ulsan distanziando così gli avversari di 4 punti. Dopo due settimane però gli equilibri sono totalmente cambiati: ora l’Ulsan comanda la classifica con un punto di vantaggio sugli avversari che nel frattempo hanno perso contro il Sangju Sangmu e pareggiato in casa contro il Seongnam.

Il protagonista assoluto della cavalcata dell’Ulsan Hyundai è l’attaccante brasiliano Junior Negao, capace di realizzare ben 14 gol in queste prime 11 giornate, il one man show di questo campionato, la cui bocca di fuoco è sorretta da una squadra molto solida, capace di concedere solamente 8 reti grazie alla leadership dell’olandese Dave Bulthuis.

Nel Jeonbuk, che si è completamente rifondato rispetto allo scorso anno, non vi è una figura di spicco: l’attaccante sudafricano Lars Veldwijk fino ad ora è stato un flop, mentre i nuovi fantasisti, il brasiliano Murilo ed il giapponese Kunimoto hanno funzionato ad intermittenza. Persino Kim Bo-kyung, lo scorso anno eletto MVP della K-League con la maglia dell’Ulsan, dopo il ritorno al Jeonbuk si è spento: zero gol e zero assist per l’ex di Wigan e Cardiff.

Gli uomini più prolifici del Jeonbuk sono stati l’esterno di centrocampo Kyo-won Han (5 reti) ed il 41enne Lee Dong-gook (4 reti). Per il resto, in questa prima parte di stagione abbiamo osservato una squadra che ha saputo soffrire in molte  occasioni, per poi risolvere spesso la partita negli ultimi minuti con grande esperienza. Eppure quest’attitudine non è bastata a conservare il primo posto in classifica nelle ultime due giornate e ancora una volta la figura dell’allenatore portoghese Josè Morais viene dibattuta.

La squadra dal destino già segnato

Al terzo posto dietro le due squadre della Hyundai, troviamo il Sangju Sangmu, la squadra dell’esercito, a -6 dall’Ulsan. nel 2021, dovendo far posto alla nuova ‘franchigia’ della città di Sangju, la compagine dei militari verrà automaticamente retrocessa in seconda divisione indipendentemente dalla posizione raggiunta quest’anno.

Il Sangju Sangmu, con una prova di grande orgoglio, sta disputando la sua miglior stagione da anni a questa parte, si trova in zona Champions e il sogno di vincere il titolo non sembra essere così proibitivo. Nell’ultima giornata il Sangju Sangmu ha pareggiato 1-1 contro il fanalino di cosa Incheon United in maniera molto beffarda, ma prima d’ora aveva collezionato cinque vittorie consecutive, battendo addirittura il Jeonbuk.

Come previsto il gruppo dei militari quest’anno ha delle spiccate qualità: il fulcro del gioco è Seon-min Mun, protagonista lo scorso anno della vittoria del titolo con il Jeonbuk; il finalizatore è il classe 1999 Se-hun Oh (3 reti fino ad ora) che abbiamo conosciuto durante lo scorso Mondiale U20 e la Coppa d’Asia U23; ma il migliore fino ad ore è stato il laterale sinistro Sang-uh Kang, un terzino riadattato a esterno alto, capace di segnare 4 gol. Vedremo fin dove potrà arrivare questo magnifico gruppo in questa ‘Last Dance’.

 

Zona Champions: la lotta dei fantasisti

A contendersi un posto per la qualificazione in Champions League del prossimo anno troviamo Pohang Steeers (quarto con 20 punti) e il Daegu (quinto con 19 punti). I simboli delle due squadre sono i fantasisti Palocevic e Cesinha.

Aleksandar Palocevic, serbo classe 1993 al suo secondo anno in Corea con la maglia del Pohang Steelers, è un trequartista/seconda punta in grado fino ad ora di segnare 4 gol e servire 3 assist, oltre ad avere un’impressionante media di 4 passaggi chiave ogni novanta minuti. Il suo stile di gioco rapido e fatti di inserimento negli spazi si sposa benissimo con la prima punta, il gigantesco russo Stanislav Iljutcenko, che ha collezionato un ottimo bottino con 7 gol e 4 assist. Con questa coppia ben assortita, il Pohang Steelers punta a tornare in Champions League dopo anni d’assenza.

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L’avversario principale in questa lotta è il Daegu di Cesinha, con il trentenne brasiliano che è il giocatore di maggior talento in questo campionato: 7 gol segnati, 3 assist e 2.7 passaggi chiave a partita. Cesinha inoltre è al suo quinto anno in Corea del Sud e la Federazione sta pensando al suo processo di naturalizzazione al fine di renderlo convocabile dalla nazionale dei Taegaku Warriors. Come nel Pohang, anche il fantasista del Daegu, dalle movenze molto agili, ha dei partner offensivi di una certa statura fisica: la squadra allenata da Lee  Byung-keun gioca con il 3-4-1-2, con Cesinha alle spalle del duo composto dal veterano Dejan Damjanovic (4 reti) e del classe 1997, Dae-won Kim, capace di servire 3 gol e servire 3 assist.

 

Il fiasco di Seoul e Suwon

I rossoneri del Seoul e la squadra della Samsung quest’anno disputano la fase a gironi della Champions League, ma entrambe in K-League al termine del girone d’andata hanno raccolto solamente la miseria di 10 punti.

Il Seoul, giunto terzo nella stagione 2019, è letteralmente crollato, tanto da aver collezionato un filotto da 5 sconfitte consecutive, incluso un pesantissimo 6-0 contro il Daegu. Il ritorno del brasiliano Adriano, colui che aveva condotto il Seoul alla conquista del titolo nel 2016 (e alle semifinali di Champions), è stato un fisco totale: zero gol segnati oltre avarie esclusioni nelle ultime gara a causa di una condizione fisica precaria.

Il Suwon Bluewings continua il trend negativo dopo il sesto ed ottavo posto delle ultime due stagioni: la squadra della Samsung ha salvato la stagione lo scorso anno con la vittoria della FA Cup, ma in questo 2020 le cose vanno per il peggio. Adam Taggart, capocannoniere della K-League 2019, si è sbloccato solamente alla settima giornata, segnando un totale di 4 gol.

L’inferno dell’Incheon United

Seoul e Suwon Bluwings possono però dormire sogni tranquilli: con la retrocessione automatica del Sangju Sangmu, solamente l’ultima classificata scenderà in seconda divisione. Dopo il gruppo di squadre a 10 punti che comprende anche Seongnam e Gwanju, troviamo il disperato Incheon United a quota 3. I nerazzurri di Corea hanno dei numeri abbastanza impietosi: zero vittorie, 5 gol segnati in 11 partite e 17 subiti. Prima del miracoloso pareggio contro il Sangju Sangmu nell’ultimo turno, erano reduci da un filotto di 9 sconfitte consecutive.