Dopo quasi due anni Ricardo Goulart è pronto al grande rientro al Guangzhou Evergrande

Nella stagione 2020 della Chinese Super League tornerà in campo Ricardo Goulart, quasi due anni dopo la sua ultima partita con il Guangzhou Evergrande

Certi amori fanno dei giri immensi poi ritornano

Quella di Ricardo Goulart Pereira, attaccante classe ’91 nato a São Paulo, e il Guangzhou Evergrande è una “love story” cinematografica, degna dei migliori sceneggiatori internazionali, ricca di colpi di scena e momenti drammatici. Il destino ha voluto che nonostante le insidie e le sfide affrontate nel corso degli anni, quello tra 高拉特 (nome cinese scelto dopo la naturalizzazione) e le “Tigri del Canton” sia un connubio, ancora, quanto mai forte e solido. Nonostante tutto e tutti.

Nel gennaio del 2015 l’addio per circa 15 milioni di euro dal Cruzeiro aveva sconvolto gli esperti di calcio sudamericano: il ragazzo infatti, oltre ad aver vinto da protagonista il Brasileirão nel 2014, rappresentava uno degli attaccanti dal sicuro avvenire sul quale la nazionale Brasiliana avrebbe potuto puntare nel medio-lungo termine. L’aver scelto la Cina e la Chinese Super League, a soli 24 anni, per quanto all’epoca ancora campionato in ascesa e forte crescita, ha ovviamente irrimediabilmente cambiato per sempre il corso della sua carriera, impedendo secondo alcuni la sua definitiva esplosione sportiva. Il macrocosmo calcistico asiatico però, oltre a non essere assolutamente stato avaro di soddisfazioni e successi nei suoi confronti, lo ha reso un calciatore decisamente più completo e maturo da un punto di vista tecnico/tattico. Andando a riprendere le parole di un altro brasiliano, Oscar Emboaba, attualmente allo Shanghai SIPG, rilasciate nella scorsa stagione al celebre Magazine Rabona: “L’esperienza in Cina mi ha reso un calciatore più responsabile dentro e fuori dal campo”. Difficile dargli torto.

Ricardo Goulart ha trasformato, nel corso degli anni, la leggerezza, spesso criticata ed additata a difetto, con la quale calcava i campi del Sud-America in un marchio di fabbrica, riuscendo ad unirla ad una discreta qualità tecnica rendendolo, non di rado, letteralmente implacabile. La crescita avuta sotto la guida tecnica del connazionale Luiz Felipe Scolari, tra il 2015 ed il 2017, ha trasformato ulteriormente il suo stile di gioco: diventato nel corso degli anni se possibile ancora più “europeo”, rimanendo però sempre libero da rigidi dettami tattici. In grado infatti di giocare indifferentemente sulla trequarti, come ala, come prima o seconda punta, mantenendo però sempre un rapporto decisamente privilegiato con la zona gol. I numeri parlano per lui: 高拉特 in Chinese Super League ha superato le 70 segnature (unite a 42 assist), in Asian Champions League ha raggiunto le 25 reti segnate dimostrandosi spesso in grado di trascinare con il suo talento i compagni di squadra anche nel panorama asiatico (memorabile il Poker realizzato nella fase a gironi del 2018 contro il Jeju United).

Nel novembre del 2016 è stato il primo calciatore nella storia della prima divisione cinese a vincere per due anni consecutivi il titolo di “Miglior Giocatore” impresa memorabile e decisamente complessa da ripetere in un prossimo futuro. 3 Titoli Nazionali, 3 Supercoppe Cinesi, una Coppa Nazionale e l’Asian Champions League del 2015: uno degli esempi lampanti di come un’esperienza in un macrocosmo totalmente differente da quello Europeo possa continuare a migliorarti dentro e fuori dal campo. Non un caso che quando il portale brasiliano Globo Esporte nello scorso dicembre ha annunciato il suo definitivo abbandono al passaporto brasiliano per diventare a tutti gli effetti cittadino cinese, l’entusiasmo a Guangzhou sia stato fin dai primissimi momenti decisamente palpabile e comprensibile. Che siano i suoi gol una delle chiavi per poter sognare l’accesso alla World Cup del 2022? I presupposti per farlo sembrano non mancare.

Nel 2019 Goulart lascia il Guangzhou per tornare in Brasile in prestito e seguire Scolari al Palmeiras, un’esperienza sfortunata che si chiude anzitempo, alla prima giornata, a causa di un infortunio. L’ultima volta che Goulart ha giocato una partita ufficiale era per l’appunto il 29 aprile 2019, appena otto minuti prima di dover abbandonare il campo da gioco. Con l’Evergrande invece l’ultimo confronto risale addirittura al 18 settembre del 2018. La scorsa estate Goulart è tornato in Cina senza però essere inserito in lista, al fine di completare il quinto anno di residenza a Guangzhou al fine di ottenere la cittadinanza cinese secondo le normative FIFA.

Il futuro, vista anche la qualità della rosa del Guangzhou Evergrande, sembra più che mai roseo e favorevole, “sognare” non costa nulla e le carte in regola per farlo sembrano veramente non mancare. L’intesa con Paulinho è già ampiamente rodata, quella con Wei Shihao e Fernandinho ricorda quella con Gao Lin nel lontano 2016, il rapporto con Cannavaro sembra non rappresentare un problema… Da appassionati non ci resta che sperare che la lunga attesa (l’epidemia Covid 19 ha ulteriormente rallentato il suo ritorno in Chinese Super League, permettendogli però di recuperare al 100% dall’infortunio al ginocchio) sia ricompensata come merita, con gol ed assist; conoscendo Ricardo Goulart o meglio 高拉特 non ci resta che aspettare il calcio d’inizio.