La “nuova casa” del Guangzhou Evergrande

Lo scorso 16 aprile il Guangzhou Evergrande, da sempre una delle squadre più blasonate dell’intero panorama calcistico Asiatico, ha inaugurato in grande stile l’apertura dei lavori che porteranno alla costruzione del nuovo stadio delle “Tigri del Canton”. Erano presenti per l’occasione diversi membri della prima squadra, il Manager Fabio Cannavaro ed il primo tifoso Xu Jiayin.

La nuova casa del Guangzhou Evergrande, che secondo i piani alti del Partito sarà completata entro Dicembre 2022, avrà 100 mila posti a sedere che la renderanno, superando il Camp Nou “the largest football specific stadium”, ennesima dimostrazione di forza socio-politica della Repubblica Popolare Cinese che, più che mai, sembra non aver badato a spese. Il mastodontico progetto infatti, avrà una costo complessivo pari a 12 Bilioni di Yuan ($1.7 billioni) cifra considerevole anche per il magnate di Evergrande, colosso delle costruzioni, Xu Jiayin diventato nel 2017 secondo la rivista Hurun, equivalente cinese del ben più celebre Forbes, l’uomo più ricco della Cina con un patrimonio complessivo superiore ai 44 miliardi.

La struttura architettonica dovrà, per quanto possibile, ricordare la delicata forma del: fiore di loto, uno dei tanti simboli della megalopoli di Guangzhou. Non un caso che la celebre Pagoda di Loto, che si erge maestosa sul Fiume delle Perle, sia solamente a pochi chilometri di distanza. Diverse indiscrezioni scrivono di come la cordata GMP (Gerkan, Marg & Partners) che si occuperà tra l’altro del rinnovamento strutturale del Santiago Bernabeu, abbia abbandonato la corsa all’appalto proprio dopo la richiesta sui generis di Xu Jiayin (la celebre agenzia Xinhua ha dichiarato che l’edificio occuperà una superficie di 150.000 metri quadrati).

Le critiche indirizzate al progetto arrivate nelle ultime ore sono di diversa natura: chi contesta la somma di denaro utilizzata per una costruzione non strettamente necessaria (il Tianhe Stadium può ospitare fino 60 mila spettatori e si trova in un posizione maggiormente “strategica” da un punto di vista puramente commerciale), chi non ne trova nessuna utilità, nemmeno per scopi politici (il Mondiale del 2034 è ancora lontanissimo) e soprattutto chi la vede ancora una volta come uno specchio del movimento calcistico cinese; i fondi a disposizione continuano ad essere spesi senza nessun tipo di criterio logico.

Molti infatti citano a questo proposito il nuovo Olimpico di Qingdao (60 mila posti), costruito nella periferia della provincia dello Shandong per ospitare i Giochi Olimpici Provinciali, o il monumentale Ordos Stadium (35 mila posti) praticamente inutilizzato dal momento della sua costruzione. Altro Elefante Bianco degno di nota il Zhuhai Sports Centre Stadium, stadio da 38 mila posti, costruito nel 2018, senza una società calcistica ad utilizzarlo e senza nessun tipo di appeal ne per gare internazionali ne tanto meno per concerti.

 

Il fondatore del celebre portale Wild East Football, Cameron Wilson,  è esattamente di questo avviso. La Chinese Football Association sembra non aver ancora imparato le lezioni impartitegli da  errori realizzati nel passato.

L’altra faccia della medaglia invece non vede che la nuova casa del Guangzhou Evergrande come l’ennesima dimostrazione di prestigio da parte della squadra più titolata di Cina che entra ufficialmente nella storia del calcio anche da un punto di vista non strettamente sportivo. La RPC mostra ancora una volta, in maniera abbastanza chiara alla Fifa, la propria forza economica/sociale che non fa altro che renderla ulteriormente appetibile per una futura assegnazione di un Mondiale. Il nuovo stadio del Guangzhou, infatti, anticiperà la costruzione di una serie di impianti con capacità superiori ai 45 mila posti che rispettino i rigorosi requisiti Fifa, per rendere ancora più forte la propria candidatura per la World Cup del 2034.

Delle ultimissime ore infatti l’annuncio da parte dell’Evergrande Real Estate, la compagnia proprietaria del Guangzhou Evergrande, riguardo la costruzione di altri 2 impianti, da 80 mila posti, in due città differenti. La visita del patron Xu Jiayin nella provincia del Gansu sembra essere un chiaro indizio sotto questo punto di vista… Il magnate ha promesso grandi investimenti nei prossimi mesi per sradicare la povertà, ancora sopra la media nazionale nella regione, tramite lo sviluppo del turismo. Che il calcio possa essere ancora una volta una delle chiavi della manovra?

Altra teoria interessante quella che vorrebbe il nuovo stadio delle Tigri del Canton come futuro campo base della Nazionale del Dragone che potrebbe, tra l’altro, sfruttare il clima umido ed afoso della città a suo favore.

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