‘No Coronavirus’: in Tajikistan si gioca e l’Istiklol Dushanbe vince la Super Coppa

Nella giornata di ieri si è disputata la Super Coppa di Tajikistan con la vittoria dell’Istiklol Dushanbe per 2-1 sul Khujand, in uno scenario alquanto bizzarro, in quanto il paese ha riportato fino ad ora zero casi di coronavirus

Prima di parlare di quella che è stata la Super Coppa vinta dall’Istiklol Dushanbe, è bene chiedersi, che tipo di paese è il Tajikistan? Ecco alcune informazioni in pillole

-Si tratta della Repubblica post sovietica più povera dell’Asia centrale, in quanto, a differenza dei vicini Turkmenistan e Kazakistan, che sono ricchi di risorse energetiche come gas e petrolio, il Tajikistan ne è quasi privo, in quanto si tratta di un paese prevalentemente montuoso e solo il 7% delle terre è coltivabile. L’economia del Tajikistan è prevalentemente dipendente dai soldi che gli immigrati tajiki all’estero, in particolar modo quelli che stanno in Russia, spediscono alle famiglie. Questi versamenti valgono quasi il 50% del PIL del paese.

-Nonostante l’estrema povertà la classe dirigente se la passa bene con edifici presidenziali decisamente sfarzosi. Fra le opere più bizzarre il Tajikistan vanta inoltre la bandiera ad asta più alta del mondo, di ben 165 metri, che il governo ha commissionato alla Tridente Support. Il pennone è stato inaugurato per i 20 anni di indipendenza del Tajikistan. Dopo la caduta dell’Unione Sovietica, il Tajikistan è stato coinvolto in una lunga guerra civile che ha causato oltre 100mila morti. Una guerra fra clan, che ha visto prevalere il leader Emomali Rahmon, ancora oggi alla guida del paese. Si tratta dell’unico presidente degli ‘Stan’ ancora in carica dall’inizio dell’indipendenza: in Turkmenistan e Uzbekistan i due leader originali sono morti per cause naturali, in Kazakistan lo storico Nazarbayev si è dimesso lo scorso anno dopo quasi 30 anni al potere, mentre in Kirghizistan, per due volte il popolo ha estromesso il proprio governo.

Ma davvero il Tajikistan non ha casi di Coronavirus?

La stagione calcistica è ripartita nel paese governato da Emomali Rahmon, in quanto, secondo il governo, non vi sono casi di coronavirus. Se guardiamo agli altri territori dell’Asia Centrale, il Kazakistan ha riscontrato 464 casi, l’Uzbekistan 227, il Kirghizistan 144, mentre il Turkmenistan ed il Tajikistan hanno dichiarato fino ad ora di non avere contagiati.

Ci sembra uno scenario simile a quello di Chernobyil, nel quale ‘Non c’è nulla di cui preoccuparsi, manteniamo forte l’immagine del paese’, tanto che in Turkmenistan, una delle dittature più bizzarre al mondo, la parola coronavirus è stata censurata nei media. Anche Rahmon con ogni probabilità sta mentendo al proprio popolo e alla comunità internazionale, ma dobbiamo anche considerare il fatto che, il Tajikistan è un paese talmente povero che potrebbe essere estremamente difficile reperire quelle attrezzature per effettuare controlli medici adeguati, e dunque si preferisce sorvolare il problema piuttosto che mettere in luce la vera realtà di questo paese.

A proposito della Super Coppa

L’Istiklol Dushanbe ha trionfato per 2-1 sul Khujand nella partita inaugurale della stagione 2020 in Tajikistan, di fronte ad uno stadio vuoto, nel quale spiccava un grande cartellone con su scritto ‘No coronavirus’. Un messaggio che ci lascia abbastanza confusi: potrebbe essere un grido di protesta da parte della popolazione contro il governo che cerca di mascherare il problema, ma se così fosse, sarebbe stato censurato nel giro di un battibaleno. Oppure quel ‘No Coronavirus’ significa proprio che in Tajikistan, non vi sono infetti.

L’Istiklol è la squadra dominante del calcio in Tajikistan, nel 2019 ha vinto le due Coppe Nazionali ed il Campionato. Fondato nel 2007, ha sollevato il primo trofeo nel 2009, la Tajik Cup, e da allora in bacheca il club della capitale ha messo ben 26 cimeli, fra cui l’AFC President Cup del 2012 (manifestazione continentale non più in vigore) ed inoltre sono sei anni consecutivi che vince il campionato.

Ad allenare la squadra da quest’anno è Vitaly Levchenko, nato in territorio tajiko durante il periodo dell’Unione Sovietica, lo scorso anno sedeva proprio sulla panchina del Khujand. Altro elemento molto atteso di questa sfida, il quale ha debuttato nella ripresa, è il nuovo acquisto dell’Istiklol, ovvero il turkmeno Wahyt Orazsähedow, capocannoniere del campionato del Kirghizistan nel 2019 con 20 reti che sono valse il trionfo in campionato del Dordoi Bishkek.

Il Khujand si era portato in vantaggio nel corso della prima frazione, ma l’Istiklol Dushanbe ha ribaltato la situazione nell’ultimo quarto d’ora con due gol in rapidissima successione,  grazie con le firme dell’attaccante Dzhailov (il quale lo scorso anno militava nel campionato indonesiano) e sopratutto della giovane promessa del calcio tajiko, il centrocampista classe 1998, Rakhimov, che ha segnato il gol che è valso il trofeo.

Dopo la Super Coppa di ieri, oggi inizia il campionato del Tajikistan, che da quest’anno è stato ampliato da 8 a 10 squadre. Vedremo per quanto tempo le autorità tajike riusciranno a mascherare il problema prima che la situazione sfugga definitivamente di mano. Il Tajikistan è l’unico campionato sotto l’egida della AFC a disputarsi in questo periodo di totale blocco globale, gli unici altri incoscienti nel mondo sono Bielorussia, Nicaragua e Burundi.