Indie Olandesi: storia della prima Nazionale Asiatica ai Mondiali

Nel 1938 le Indie Olandesi (oggi Indonesia) furono la prima nazionale asiatica a prendere parte alla Coppa del Mondo in Francia, venendo eliminata agli ottavi di finale dall’Ungheria per 6-0

Dall’arrivo delle prime navi olandesi alla fine del XVI secolo, alla dichiarazione di indipendenza del 1945, il controllo olandese sull’arcipelago indonesiano fu sempre debole con molte aree che rimasero indipendenti in questo periodo. Ci furono numerose guerre e disordini in tutto l’arcipelago mentre vari gruppi indigeni resistettero agli sforzi per stabilire un’egemonia olandese. Solo all’inizio del XX secolo, il dominio imperiale si estese su quello che sarebbe diventato il territorio dell’odierna Indonesia.

Questa colonia era una delle più preziose per l’Impero olandese, e contribuì in maniera sostanziale nel commercio di spezie e colture nel XIX secolo. L’ordine sociale coloniale era basato su rigide strutture razziali e sociali con un’elite olandese che viveva in un mondo a parte rispetto ai nativi. Solamente dopo l’occupazione giapponese nella seconda Guerra Mondiale e la successiva guerra d’indipendenza, il periodo coloniale si concluse con la nascita dello stato che oggi conosciamo come Indonesia.

Durante il periodo coloniale, l’Indonesia, sotto il nome di Indie Olandesi, partecipò al suo primo ed unico Mondiale in Francia, nel 1938, diventando così la prima squadra asiatica a prendere parte alla più importante manifestazione calcistica.

Una nazionale di olandesi

In pieno stile coloniale, la nazionale delle Indie Olandesi non era rappresentata dai nativi, bensì da olandesi oppure da indonesiani provenienti da famiglie nobili, realizzando così il volere del presidente della Nederlandsch Indische Voetbal Bond (NIVB), Johannes Christoffel, personaggio nato nel 1902 a Dordrecht, fu anche l’allenatore della Nazionale oltre a ricoprire il ruolo di presidente federale.

La prima significativa esperienza per la Nazionale furono i Far East Games del 1934, una sorta di Olimpiadi dell’Asia Orientale, il cui torneo calcistico era di dominio della Repubblica Cinese guidata dal leggendario Lee Wai Tong. Nella partita di debutto, dopo aver umiliato il Giappone per 7-1 con la tripletta dell’olandese Ludwich Jahn e le reti degli indonesiani Hong Dijen e Hian Goan, le Indie Olandesi persero 2-0 contro la Repubblica Cinese e 3-2 contro le Filippine concludendo il girone al secondo posto.

Per quel che inoltre ci è possibile reperire, anche i nomi dei club che prendevano parte alle manifestazioni locali portavano nomi olandesi, come ad esempio Excelsior Soerabaja e Hercules Batavia, con quest’ultimi che furono la squadra più titolata nel periodo calcistico delle Indie Olandesi.

Ben presto, nel campionato locale vi fu una scissione, fra la ‘Lega Europea’ organizzata dalla NIVB e le squadre dei nativi sotto l’egida della Federazione Indonesiana PSSI. Le squadre e la lega sotto l’egida della NIVB permettevano il tesseramento di calciatori indonesiani ed anche di calciatori di etnia cinese (i quali avevano dato il via ad un movimento consistente nella colonia), ma naturalmente gli olandesi erano quelli che ricevevano i maggiori privilegi. Dunque, negli anni ’20 fu formata la PSSI per dare maggior spazio ai calciatori ‘locali’, ma questa Federazione partiva da una situazione di svantaggio, dato che solamente la NIVB era affiliata alla FIFA.

Verso Francia ’38

Nel gennaio del 1937, la Federazione Olandese NIVB e quella Indonesiana PSSI firmarono un accordo nel quale si riconoscevano reciprocamente come le due massime organizzazioni calcistiche delle Indie Olandesi, con l’impegno di rispettare le decisioni disciplinari reciproche.

Le Indie Olandesi si qualificarono senza disputare alcuna partita dato che sia il Giappone che gli Stati Uniti, rinunciarono a prendere parte alla manifestazione. Fra il dicembre del 1937 ed il febbraio del 1938, la NIVB, senza coinvolgere la PSSI, organizzò una serie di partite sul territorio nazionale per le selezioni della squadra nazionale. Essendo la Federazione Olandese l’unica riconosciuta dalla FIFA, la squadra delle Indie Olandesi fu composta solamente da calciatori proveniente dalle squadre ad essa affiliate: nell’undici titolare che scese in campo contro l’Ungheria, vi erano tre calciatori europei, due di etnia cinese, ed il resto giocatori nativi provenienti dai territori di Giava e Sumatra. A seguito dello sgarbo, la PSSI decise di annullare qualsiasi tipo di collaborazione con la controparte olandese.

La rappresentativa delle Indie Olandesi si presentò al Mondiale in completo arancione, pantaloncini bianchi e calzettoni azzurri, e la bandiera che rappresentava la squadra era quella Olandese. Il 5 giugno, al Velodrome di Reims, di fronte ad 8.000 spettatori, l’Ungheria dominarono gli avversari con un netto 6-0. Il sindaco di Reims, che assistette alla partita dichiarò: ‘Gli atleti ungheresi hanno spazzato via una squadra di gnomi’. A seguito della sonora sconfitta, la rappresentativa delle Indie Olandesi, tornò in patria il giorno successivo.

L’Indonesia multietnica

Le Indie Olandesi ad oggi rimangono l’unica rappresentativa del sudest asiatico ad aver partecipato ad un Mondiale di calcio. Negli ultimi anni la nazionale indonesiana ha dovuto affrontare situazioni molto difficili: a causa delle interferenze governative negli affari federali, i club e la nazionale furono squalificati da tutte le manifestazioni internazionali, incluse le qualificazioni della Coppa del Mondo in Russia. Oggi l’Indonesia prova a ripartire, ma i risultati tardano ad arrivare. Nelle qualificazioni valide per Qatar 2022, la nazionale si ritrova all’ultimo posto nel proprio girone avendo perso tutte le partite disputate.

L’Indonesia continua ad essere una nazionale multietnica, composta da olandesi con origini indonesiane ed anche calciatori naturalizzati per aver militato nel campionato locale per cinque anni. Attualmente, fra le fila della nazionale militano gli olandesi Stefano Lilipaly e Stefano Bachdim (entrambi ex Utrecht). Ma la PSSI, vista la difficoltà riscontrate negli ultimi anni, ha tristemente deciso di adottare la via della naturalizzazione ed i calciatori ‘stranieri’ che hanno vestito la maglia dell’Indonesia in tempi recenti sono molteplici: i nigeriani Greg Nwokolo e Osas Saha, il portoghese Beto Goncalves, e soprattutto il serbo Ilija Spasojević, campione in carica con il Bali United

Nonostante queste ‘scorciatoie’ la nazionale indonesiana continua ad essere una delle più deboli nel panorama asiatico ed anche i club non riescono ad imporsi nella AFC Cup, la seconda manifestazione continentale. Ma l’Indonesia è un contesto calcistico più unico che raro: nonostante la quasi totale assenza di risultati internazionali, il campionato locale è uno dei più roventi d’Asia, con tifoserie e gruppi ultras che si distinguono per essere i più hardcore d’Asia grazie ad un tifo e a delle coreografie davvero incredibili.

La formazione delle Indie Olandesi a Francia 1938: Bing Mo Heng (goalkeeper), Herman Zommers, Franz Meeng, Isaac Pattiwael, Frans Pede Hukom, Hans Taihattu, Pan Hong Tjien, Jack Sammuels, Suwarte Soedermadji, Anwar Sutan e Achmad Nawir (captain)

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