Roy Krishna, il giocatore che conquistò due Oceani

E’ notizia di ieri la conquista della Indian Super League 2019/2010 da parte dell’ATK (l’Atletico di Koltaka) che ha sconfitto 3-1 il Chennaiyin FC, nella finale giocata a Goa.

Si tratta del terzo titolo nazionale per la squadra di Calcutta da quando è stata istituita la superlega indiana. Ma noi oggi ci vogliamo concentrare su uno dei protagonisti principali della cavalcata dell’ATK verso il suo terzo titolo di campione nazionale.
Stiamo parlando del calciatore e capitano della compagine bianco-rossa, l’attaccante figiano di origine indiane, Roy Krishna.

Krishna festeggia con la Coppa della Indian Super League 2019/2020 (fonte ISL media)

I PRIMI ANNI

Roy Krishna nasce il 30/08/1987 nella provincia di Macuata, sull’isola di Vanua Levu, la seconda per estensione dell’arcipelago delle Fiji. La sua famiglia ha una discendenza indiana che risale a 140 anni fa, quando i suoi antenati si trasferirono sulle Fiji come funzionari dell’Impero Britannico, che all’epoca governava sulle due nazioni.
L’attaccante ha iniziato a giocare con i “grandi” nel 2007 , nel Labasa FC, piccola squadra figiana che ha portato subito alla vittoria del campionato interdistrettuale. Poi la sua carriera ha preso il volo per la Nuova Zelanda, ingaggiato dal Waitakere United, squadra che oggi come allora milita nel NZNC, la prima lega neozelandese. Waitakere è una città di 170.000 abitanti che si trova nella zona metropolitana di Auckland. Un luogo meraviglioso dove la natura domina maestosa.

Uno scorcio di Waitakere Beach

Nel corso dei 5 anni trascorsi lì ha segnato la bellezza di 55 goal in 75 partite, laureandosi Golden Foot della NZNC nel 2012-2013 Uno score invidiabile che gli ha permesso di attirare su di sé le attenzioni del PSV Eindhoven. Purtroppo il suo trasferimento è rimasto un pour parler e si è arenato per problemi di ingaggio. Sarebbe stato interessante vederlo nel calcio europeo. Un desiderio che rimarrà tale.

Krishna giovanissimo in maglia Waitakere United

Nella stagione successiva, 2013-2014, per pochi mesi, si è trasferito negli Auckland City FC. La squadra che detiene il record di vittorie della OFC Champions League gli permetteva di partecipare alla Fifa Club World Cup 2013, il sogno di qualsiasi calciatore. La squadra è uscita subito nel turno preliminare, dopo aver perso per 2-1 contro i marocchini del Raja Casablanca, ma Krishna è riuscito a segnare comunque un goal, ovviamente primo calciatore figiano (e per ora unico) ad averlo mai fatto.

 

(il goal di Krishna in Fifa Club World Cup 2013 si vede al minuto 1:12 del video qui sopra)

L’ESPLOSIONE

Quel goal è stata una delle classiche sliding doors che accadono in una vita. Nel gennaio 2013 si trasferisce ai Wellington Phoenix, che giocano nella Hyundai A-League australiana. Pochi chilometri separano le due città, ma un universo di prospettive le rendono totalmente diverse. Krishna passa dal semi-professionismo al professionismo nel giro di pochi giorni. Ma non soffre il cambiamento. Le sue skills, già molto alte, si affininano e si trasforma in un giocatore che può tenere da solo l’attacco di una squadra importante. Con i giallo-neri, Krishna segna 51 gol in 122 presenze. E nell’ultima stagione è fenomenale. Segna 19 goals e vince il Golden Boot della Hyundai A-League.

 

LA CONFERMA

Ma per Krishna la ruota della vita sembra non fermarsi mai. Quando tutto sembra portarlo a firmare per altri 5 anni con i Phoenix nella trattativa si inserisce l’ATK che gli fa firmare un contratto sontuoso e lo trasforma in uno dei giocatori più pagati della storia della Indian Super League. Così dopo aver conquistato l’Oceano Pacifico, il bomber figiano si trasferisce per vincere anche sulle rive dell’Oceano Indiano. Tutti sappiamo com’è andata, aggiungiamo giusto qualche crudo numero: 15 goal (vice-capocannoniere) e 6 assist. Uno score da assoluto protagonista.

IL MOVIMENTO CALCISTICO NELLE FIJI

Roy Krishna con la sua nazionale, di cui è capitano, ha segnato 21 goal in 38 partite, è un caso isolato o il movimento figiano ha altre frecce al suo arco?
Premettiamo che stiamo parlando di uno dei più cristallini talenti mai prodotti dal calcio oceaniano, secondo solo a Cristian Karembeu, che pur avendo giocato con la nazionale francese è neo-caledone a tutti gli effetti,  e Harry Kewell. Una volta chiarito questo punto non possiamo che osservare come il movimento calcistico nell’arcipelago figiano sia messo molto male. Quest’anno le due rappresentanti nella OFC Champions League, Lautoka FC e Ba FC, sono state entrambe eliminate al primo turno e con molti feriti, dopo aver subito sonore sconfitte.

E’ un problema di giocatori? Non completamente. Fate conto che 3 nazionali nel NZNC neozelandese e il livello medio non è male. Probabilmente, come in molti paesi che fanno capo alla OFC, il problema è la scarsa preparazione del loro management. Il Ba FC, ad esempio, è un’ottima squadra ma si è presentata senza alcun tipo di preparazione all’attuale manifestazione continentale. Com’è stato possibile vi chiederete. La società aveva prenotato in ritardo aerei e alberghi. Pare assurdo per noi, ma è andata in questo modo. Così giocatori e staff si sono ritrovati catapultati in campo senza un solo giorno di allenamenti. La generazione che ha a disposizione Krishna rischia di restare senza un trofeo internazionale. Sarebbe un peccato mortale ma sembra difficile che giàdai prossimi Pacific Games 2020 le cose possano cambiare. Vedremo.