L’emergenza Coronavirus impatta anche sul calcio cinese

Con l’emergenza del coronavirus in Cina, rischia fortemente di slittare l’inizio della Chinese Super League 2020, nel mentre sono stati presi provvedimenti per quanto riguarda l’AFC Champions League ed il torneo Pre Olimpico Femminile

Da due settimane la Cina è un paese che sta attraversando una crisi sanitaria senza precedenti, con oltre un miliardo di persone bloccate, ed oltre 50 milioni di abitanti a Wuhan e nella provincia di Hubei che sono state messe in quarantena a causa della diffusione del coronavirus. La vita in Cina in occasione delle festività per il capodanno cinese è completamente cambiata, con le persone barricate in casa, i supermercati hanno quasi finito le scorte di cibo, mentre sopratutto nell’area di Wuhan, è estremamente difficile reperire le mascherine.

In questo contesto di forte crisi (con varie compagnie quali Toyota, Ikea e Starbucks che hanno annunciato una totale o parziale cessazione delle attività in Cina) anche il calcio ha subito un forte impatto, con la Chinese Super League rinviata a data da definirsi, mentre alcuni eventi internazionali sono stati spostati all’estero.

La prima manifestazione ad essere stata rinviata, a data da destinarsi, è la Chinese FA Super Cup fra il Guangzhou Evergrande di Fabio Cannavaro e lo Shanghai Shenhua di Stephan El Shaarawy, che doveva tenersi il 5 febbraio a Suzhou, città della provincia orientale dello Jiangsu. Lo scorso martedì invece a Shanghai si è disputato il terzo turno preliminare della AFC Champions League fra lo Shanghai Sipg di Oscar e Hulk ed i thailandesi del Buriram United: la partita, vinta 3-0 dai padroni di casa, si è disputata a porte chiuse per evitare aggregazione di oltre 20.000 spettatori e dunque ulteriori rischi di contagio.

La fase a gironi della AFC Champions League inizierà l’11 febbraio, ma per i quattro club cinesi coinvolti, ovvero Guangzhou Evergrande, Shanghai Shenhua, Shanghai Sipg e Beijing Guoan, gli impegni sono stati riorganizzati dalla Asian Football Confederation, che obbliga i club della Repubblica popolare Cinese a giocare l’intero girone d’andata in trasferta, con le prime partite casalinghe di Champions che slittano dunque ad Aprile.

Mentre la Chinese Football Association sta riorganizzando l’inizio della stagione 2020 della Chinese Super League, che potrebbe slittare a fine marzo o inizio aprile, è stato spostato fuori dalla Cina il torneo Pre-Olimpico Femminile.

Il Gruppo B delle qualificazioni al torneo femminile di calcio per Tokyo 2020 (che comprende Cina, Taiwan, Australia e Thailandia) doveva disputarsi inizialmente addirittura a Wuhan, epicentro del contagio. La Chinese Football Association ha deciso di spostare l’evento inizialmente a Nanchino, ma successivamente, data la situazione di grande panico vigente in Cina, è intervenuta l’AFC che ha decretato Sidney come nuova sede del torneo che avrà luogo dal 3 al 9 febbraio.

La Nazionale cinese femminile è già arrivata in Australia, ma è rimasta bloccata nell’Hotel di Brisbane per un periodo di osservazione e controlli sul coronavirus. Non hanno viaggiato con la nazionale invece quattro calciatrici del originarie di Wuhan, che si sono recate recentemente nella capitale dell’Hubei, fra cui l’attaccante Wang Shuang, che rappresenta l’elemento di maggior talento in rosa (ex PSG Ladies e pallone d’oro d’Asia nel 2018).

Nel mentre, anche ad Hong Kong lo sport e gli eventi pubblici saranno soggetti a forti limitazioni: piscine, centri sportivi, musei e librerie sono state chiuse al pubblico; le corse di cavalli si svolgeranno normalmente, così come le partite di basket, anche se a porte chiuse. Potrebbe bloccarsi invece il calcio, con la Hong Kong FA che prenderà una decisione definitiva dopo il 2 febbraio.

Purtroppo, oltre ad impattare negativamente sull’economia, il coronavirus sta generando episodi di discriminazione ingiustificati nei confronti di cinesi, anche nel calcio. Il Wuhan Zall, club della capitale dell’Hubei, epicentro dell’epidemia, si trova a Malaga per il ritiro pre stagionale ed è lontana da Wuhan dal 3 gennaio, in quanto si è allenata prima a Guangzhou, per poi volare in Spagna. Nella giornata di ieri il Krasnodar, club russo che aveva in programma un’amichevole con il Wuhan Zall nel mese di febbraio, ha deciso di annullare l’evento per timori legati al coronavirus.

“I miei ragazzi non sono portatori di virus ma giocatori di calcio” ha dichiarato con rammarico il neo allenatore Jose Gonzalez. Secondo il ministero della salute spagnolo nessun membro della spedizione del Wuhan presenta i sintomi del coronavirus e le autorità spagnole hanno previsto una serie di controlli  per i prossimi giorni.