La Corea del Sud trionfa ai supplementari. Australia a Tokyo 2020.

La Corea del Sud vince l’Asian Cup U23

È vento cattivo quello che non porta bene a nessuno, come ho sempre detto.  E tutto è Bene ciò che finisce Meglio – J.R.R Tolkien

6 vittorie su 6 partite. 10 goal fatti e 3 subiti.

Con questo ruolino di marcia la Corea del Sud legittima la sua vittoria nella Asian Cup U23 2020. Lo fa da assoluta dominatrice del torneo. Eppure l’altra finalista, l’Arabia Saudita, si presentava a inizio partita come accreditata alternativa alla vittoria finale. Non c’è stato niente da fare. Anche i sauditi hanno dovuto soccombere alla marea rosso-blu che si sono trovati di fronte.

Ma andiamo con ordine.

La partita

Il Rajamangala stadium di Bangkok è semivuoto, ma non è una novità. Come già ho avuto modo di sottolineare in un articolo precedente su questa competizione, uno dei mali di questo genere di manifestazione è la scelta del luogo di svolgimento.  Nonostante questo i coreani sono presenti in discreto numero, si sentono e tifano incessantemente per tutta la partita. In tribuna ci sono anche celebrità ad assistere al match.

I sauditi sono pochi e tutti uomini, perché ancora le donne non possono assistere alle partite di calcio. Si fanno mille campagne su certi argomenti ma sembra sempre di ritrovarsi al punto di partenza. Tant’è.

Alla lettura dei 22 che scenderanno in campo c’è una sorpresa. Se il saudita Al Shehri schiera i migliori calciatori a sua disposizione, Kim lascia in panchina il suo numero 10, Dong Gyeong Lee. Una scelta sorprendente se pensiamo a come il 10 coreano abbia risolto alla grande un paio di partite di questo torneo.  Gli allenatori vedono cose che noi non notiamo dagli spalti. Questo è certo. Perciò ci fidiamo di Kim e ci mettiamo comodi davanti al nostro pc a goderci la finale. Prima del fischio iniziale molti si aspettano una partita con occasioni da una parte e dall’altra. La verità del campo è un’altra. Si tratta di un monologo rosso-blu dall’inizio alla fine con occasioni sprecate a non finire e con unico sussulto dei ragazzi in verde all’87’ grazie a un tiro da fuori area senza grandi pretese, del loro numero 7,  Abdulrahman Ghareeb. Così si va ai supplementari più per demeriti degli avanti coreani che per merito dell’equilibrio della partita che non c’è mai stato.

Il goal vittoria

L’allenatore coreano capisce di non poter più fare a meno del suo 10 e nel corso del secondo tempo Dong Gyeong Lee entra in campo e , va detto, che anche lui spreca le sue buone occasioni per sbloccare la partita. Però la sua presenza ha spostato ulteriormente gli equilibri. E’ innegabile. Proprio dai suoi piedi parte la punizione che al 113′ sblocca la partita e assegna il trofeo.

Game, set, match.

Stacco imperioso del numero 5, Jong Tae-wook e palla in fondo al sacco.  Nessuna reazione da parte dei sauditi. La partita finisce qui. I sud-coreani alzano il trofeo e viaggiano a braccetto con i sauditi e i giapponesi verso le Olimpiadi di Tokyo di quest’anno.

Australia flying to Japan

La quarta qualifica per il torneo olimpico è l’Australia che ha la meglio, in una partita rognosa e tesa, dell’Uzbekistan che in un colpo solo perde il titolo e la qualificazione. Ci sarà molto materiale su cui ragionare in federazione a Tashkent.  Il rischio di non capitalizzare una generazione di ottimi prospetti è alta. Meglio correre ai ripari prima che questo succeda.

La partita

Dal 2008 l’Australia non si qualificava alle Olimpiadi. A garantire il pass è stato un goal del solito Nicholas D’Agostino, arrivato al 3 goal nella competizione. La partita è stata brutta. Gli uzbeki hanno avuto alcune buone occasioni ma sono stati puniti a inizio secondo tempo e da lì gli australiani si sono arroccati in difesa e la partita non ha più avuto grandi sussulti. Degno di nota Reno Piscopo, una delle belle sorprese di questa Asian Cup U23. Che l’italo-australiano si sia rilanciato dopo essersene andato dall’Italia? Lo speriamo tutti.

I premi

Durante la cerimonia di premiazione sono stati assegnati anche i premi individuali.

MIGLIOR PORTIERE: Song Bum-keun (KOR)

TOP SCORER: Jaroensak Wonggorn (THAI) [premio assegnato per benevolenza verso il paese ospitante perché con 3 goal c’erano altri 4 giocatori]

MVP: Won Du-jae (KOR)