AFC U23 (1st Round): la doppietta del wonderkid Suphanat Mueanta ed il bolide dell’ex nerazzurro Reno Piscopo

Si è conclusa la prima giornata della fase a gironi della AFC U23 che si sta disputando in Thailandia: vediamo dunque quelli che sono stati i protagonisti di queste prime partite dal diciassettenne Suphanat Mueanta, grande promessa del calcio asiatico, a Reno Piscopo, l’australiano Made in Italy nelle giovanili dell’Inter.

Il primo gol parla italiano

Il primo gol della manifestazione (nel pareggio 1-1 fra Australia ed Iraq) è stato segnato dall’ala offensiva del Wellington Phoenix, Reno Piscopo. il calciatore, classe 1998, si è calcisticamente formato nelle giovanili dell’Inter e del Torino prima di tornare in Australia, paese nel quale è nato. Precedentemente ha anche militato con la rappresentativa dell’Italia U17. Dopo un’esperienza triennale al Renate, Piscopo ha  accettato l’offerta del Wellington Phoenix, con cui in questa stagione della A-League è sceso in campo 9 volte segnando un gol.

Il fenomenale Suphanet Mueanta

La grande star di questa competizione  è Suphanat Mueanta, il diciassettenne thailandese in forza al Buriram United ha disputato una partita fantastica segnando una doppietta nel 5-0 rifilato al Bahrain, dimostrando di essere un giocatore che è già in grado di poter fare la differenza ad alti livelli nel calcio asiatico. Il più giovane marcatore nella storia della AFC Champions League e della AFC Asian Cup U23: il futuro di Suphanat Mueanta non può che essere radioso.

Tutto all’ultimo secondo!

Tutto negli ultimi istanti di gioco! Il pari per 2-2 in rimonta della Siria contro il Qatar e le vittorie di Arabia Saudita e Corea del Sud rispettivamente contro Giappone e Cina.

Nel gruppo B il Qatar di Felix Sanchez era partito fortissimo con due reti propiziate da due madornali errori della difesa siriana. Mai dare però per morta la formazione siriana, che dopo aver accorciato le distanze nel primo tempo, trova la rete del pareggio al 93′ con Dali, attaccante classe 1997 in forza al Tishreen, formazione locale.

Sempre nel gruppo B, l’Arabia Saudita batte per 2-1 il Giappone dopo una battaglia estremamente serrata che ha comunque sia visto i sauditi produrre maggiori occasioni. L’episodio decisivo è il rigore concesso all’88’ (e convalidato dal VAR), trasformato dall’attaccante dell’Al Ahli Ghareeb, il quale vanta già 9 presenze con la Nazionale maggiore. Dura sconfitta per il Giappone di Hajime Moriyasu, costantemente sotto pressione dato che quest’estate ospiterà le Olimpiadi.

Atroce invece la sconfitta per la Cina, che era riuscita degnamente a tenere testa alla Corea del Sud (gruppo C), con la partita che si proiettava verso un pari a teti bianche. Eppure, ecco che al 93′ Lee Dong Jun (attaccante classe 1997 in forza al Busan, seconda divisione coreana), aggancia palla in area di rigore, si libera del difensore con una sterzata per poi trafiggere il portiere avversario. Negli incroci fra Corea del Sud e Cina, a qualsiasi livello, non vi è nulla da fare, seppur non straripando, i Taegaku Warriors hanno sempre la meglio alla fine.

Le altre gare

Nel gruppo C, i campioni in carica dell’Uzbekistan hanno pareggiato per 1-1 contro l’Iran con il centrocampista Reza Deghani che trova il pareggio per i persiani al termine di un’azione decisamente confusa in area di rigore, simbolo di una partita nel quale entrambe le squadre hanno fatto vedere più di qualche svarione che eccellenti qualità.

Nel gruppo D la Giordania si prende la testa del girone vincendo meritatamente per 2-1 contro la Corea del Nord con protagonista Bani Atieh (esterno classe 1999 in forza ai campioni di Giordania dell’Al Faisaly), il quale trasforma il rigore e successivamente propizia l’azione del raddoppio. Finisce invece 0-0 la gara fra Vietnam (squadra finalista della scorsa edizione) ed Emirati Arabi Uniti con la compagine araba che domina la gara senza però mai riuscire a trovare l’imbucata giusta per sbloccare le marcature.