Saudi Professional League: è lotta fra Al Hilal e Al Nassr per il titolo, l’Al Ittihad in caduta libera

Siamo quasi giunti al termine del girone d’andata della Saudi professional League. Si tratta, insieme alla J-League, del campionato più competitivo del continente asiatico, gli investimenti, non troppo eccessivi, (ma a volte si rivelano dei veri e proprio colpi) sono mirati al miglioramento dei già buoni giocatori locali, così da avere un vero e proprio boost, in quei settori dove manca qualcosa.

La lotta al titolo fra Al Hilal e Al Nassr

L’Al-Nassr, campione in carica, comanda la classifica con 29 punti. Subito dopo inseguono i Campioni d’Asia dell’Al-Hilal, che potenzialmente occuperebbero la prima posizione in quanto stanno a 27 punti, ma con una partita in meno dovuta agli impegni del Mondiale per Club.

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Giovinco e Bafetimbi Gomis – campioni d’Asia con l’Al Hilal

Rispetto alla scorsa stagione non sono stati fatti grossi cambiamenti alla squadra, giusto qualche cessione ambo le parti, ed un solo acquisto che arriva nello stesso reparto: i Faris Najd di Rui Vitoria hanno acquistato Ali Mukhtar, giovane mediano saudita scuola Chelsea, dal Vitesse; mentre gli Al-Za’im selezionati da Razvan Lucescu si sono aggiudicati le prestazioni di Gustavo Cuellar, mediano colombiano di rottura, 27enne, ex Flamengo.

L’Al-Hilal detiene il miglior attacco, con 37 reti segnate in 12 partite, mentre l’Al-Nassr ha la miglior difesa con sole 5 reti subite in 13 partite. Nello scontro diretto disputato ad Ottobre ha avuto la meglio l’Al-Nassr vincendo per 2-1, da sottolineare, però, il fatto che gli occhi dei Campioni d’Asia quel periodo, erano concentrati sulla finale di AFC Champions League.

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Abderazak Hamdallah – capocannoniere della SPL con 10 reti

E’la sfida di Giovinco e Gomis contro Giuliano e Hamdallah, Musa e Amrabat contro Carrillo e Salem e il duo difensivo Maicon-Madu contro Jang e Al-Boleahi. Questa sarà la sfida da seguire durante tutta la stagione, per decretare il Campione Saudita.

La corsa alla Champions

 

La Saudi Pro League ci ha abituato a sorprese clamorose: ogni anno ci sono, almeno, sei squadre che lottano per il terzo e quarto posto. La classifica può subire diversi ribaltoni: basti pensare allo scorso anno, dove l’Al-Taawoun (proveniente da una stagione conclusa a metà classifica) ha soffiato il terzo posto all’Al-Alhi di Jeddah. Vincendo a sorpresa a due giornate dal termine per 0-2 sul campo dell’Al-Hilal, costandogli, il titolo.

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Al Wehda FC

Tutti questi presupposti, si sono resi protagonisti anche per questa stagione: troviamo infatti l’Al-Wehda di Daniel Carreno (ex ct del Qatar) occupare la terza posizione, dopo un mercato intelligente, fatto spendendo poco ma guadagnando parecchio qualitativamente; sono stati fondamentali gli arrivi di Niakate, Goodwin e Botia rispettivamente volti a potenziare ogni reparto, ai quali si aggiunge l’esplosione del talentuoso fantasista dell’Under 23 Ayman Al-Khalif.

Altalenante è invece la stagione dell’Al-Alhi di Jeddah, le cui aspettative societarie erano e sono, probabilmente, troppo alte, Lo svizzero Christian Gross è il terzo allenatore a sedersi sulla panchina del club questa stagione, succedendo a Ivankovic e Almohammedi ma nonostante ciò è sempre in agguato, occupando, si, la quarta posizione, ma trovandosi a meno 6 dalla prima. Da vedere se con l’innesto del tedesco Marko Marin, arrivato ora nella sessione invernale, se si potrà ambire a qualcosa in più.

Sul treno verso la Champions troviamo, a sorpresa, anche l’Abha, squadra neo promossa che dal 5 Novembre in poi ha collezionato solo vittorie. Con l’ultima sessione di calciomercato, questo team fa notare la sua particolare attenzione all’ultima Coppa d’Africa: il team del misterioso allenatore Alshabi ha fatto una campagna acquisti tutta proveniente dal continente africano: il difensore algerino Tahrat, il marocchino Attouchi per poi passare ai centrocampisti tunisini Aouadhi e il talentuoso Bguir (campione d’Africa con l’Esperance); ancora il nigeriano Reuben Gabriel, per poi giungere, infine, agli attaccanti Mostafa (egiziano) e la punta di diamante del Madagascar: il 35enne Andriatsima. Innesti che si sono rivelati molto validi, e che stanno trovando continuità.

Ovviamente da tener conto anche la presenza di team come Al-Taawoun, che nonostante abbia cambiato allenatore, passando da Pedro Emanuel a Paulo Sergio, (il primo non ha potuto declinare la chiamata dell’Al-Ain) ha mantenuto la stessa fisionomia di squadra e cerca realmente di capire se il salto di qualità è stato fatto. Al-Raed, Al-Faisaly e l’Al-Shabab di Luis Garcia e del talentuoso attaccante Al-Hamdan che sembrerebbe in ripresa dopo un periodo non brillante, sono tutti organici che cercano conferme dopo essersi trovati nelle zone alte della classifica. E’ una corsa verso i posti validi per la Champions emozionante, quest’anno molto più rispetto ai precedenti anni.

L’Al Ittihad vicino al baratro

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Squadre come Damac, Al Adalh e Al-Fateh si possono già definire con un piede e mezzo nella fossa, nonostante manchi più di un girone, ma le motivazioni sono molto semplici: la distanza per punti seppur non immensa (si parla rispettivamente di 6 punti per il playout e una decina per la salvezza totale) implica che le altre squadre dovranno fallire quando dovrebbero arrivare le ipotetiche vittorie dei fanalini di coda. Inoltre parliamo di squadre che non hanno per stile di gioco e qualità di giocatori, quel carisma che permette di rialzarsi dopo le sconfitte. D’altronde, prendendo l’esempio dell’Al Adalh: nelle ultime 4 di campionato ha segnato 0 reti subendone 13 e questo è più che sufficiente per condannare una squadra.

Non mancano le sorprese! In questa particolare sezione troviamo infatti l’Al-Ittihad, che con la stessa rosa è giunto ai Quarti di finale della Champions, ma che attualmente si trova in zona playout. L’attuale allenatore è l’olandese Ten Cate, subentrato a Sierra Pando, durante questa stagione la disconituità è stata la parola d’ordine in casa Ittihad, tanto da farla scivolare in una posizione che per potenziale non gli spetterebbe. Giocatori di qualità come Romarinho, Prijovic, El Ahmadi, Abdulhamid e il neo acquisto Leonardo Gil, proveniente dal Rosario Central, ora devono essere pronti a risollevare le sorti della squadra.

# Club Matches +/- Pts
Al-Nassr FC 13 17 29
Al-Hilal Riyadh 12 24 27
Al-Wahda Mekka 13 3 24
Al-Ahli Jeddah 13 10 23
Abha Club 13 1 23
Al-Raed 13 -4 23
Al-Taawon 13 3 22
Al-Faisaly Harmah 12 2 20
Al-Shabab Riyadh 13 -1 18
Al-Feiha FC 14 -3 17
Al-Ettifaq 13 2 16
Al-Hazm 13 -4 15
Al-Ittihad Jeddah 13 -5 13
Al-Fateh 13 -9 9
Al-Adalh FC 14 -15 9
Damac FC 13 -21 7

Tirando le prime somme, la Saudi Professional League prosegue ottimamente, rimanendo coerente rispetto gli altri anni e aggiungendo parecchia qualità, sul lato dell’attrazione internazionale. Come si è visto sui diversi casi Al-Alhi e Al-Ittihad, non basta avere i nomi per brillare, i meccanismi del massimo campionato dell’Arabia Saudita ti costringono a rimboccare le maniche!
Sarà un campionato emozionante che vista questa prima parte, ha tutti i presupposti per essere il migliore di sempre.