Un nuovo capitolo nella carriera di Dejan Damjanovic in Corea del Sud

Dejan Damjanovic, conosciuto come l’Ibrahimovic d’Asia, è uno dei calciatori stranieri più simbolici del calcio orientale e si appresta ad iniziare nel 2020 un nuovo capitolo della sua lunga carriera in Corea del Sud con il Daegu FC

A 38 anni, possiamo aspettarci altri due anni di calcio per Dejan Damjanovic, che si è appena trasferito dal Suwon Samsung Bluewings al Daegu FC, rimanendo sempre in K-League, campionato nel quale il montenegrino (nato però a Mostar, in Bosnia), si è consacrato.

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OFFICIAL | Daegu FC announced the signing of legendary striker Dejan Damjanovic. The Montenegrin @Boske9 will go through a medical test in Daegu on 2nd January 2020 before joining the club.

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Damjanovic milita nei campionati asiatici addirittura dal 2007, prima con una breve esperienza in prestito ai sauditi dell’Al Ahli, poi il passaggio in Corea del Sud, per una prima stagione con l’Incheon, dove attrae le attenzioni del Seoul FC, con cui vincerà tutto a livello locale. Fra il 2014 ed il 2015 una parentesi di due anni in Cina, prima per sei mesi allo Jiangsu Suning e successivamente al Beijing Guoan, dove si consacra ad isolo della tifoseria pechinese sotto la guida dello spagnolo Gregorio Manzano, anche per la capacità del giocatore di parlare fluentemente cinese (e naturalmente i gol, 26 in 18 mesi). Conclusa l’esperienza in Cina, Damjanovic è tornato a vestire la maglia del Seoul FC, dove vincerà un ulteriore campionato, prima di non vedersi rinnovare il contratto e trasferirsi dunque al Suwon Bluewings dove lo scorso anno ha vinto una Coppa di Corea.

Il montenegrino è conosciuto come l’Ibrahimovic del continente asiatico per la sua stazza (187 centimetri) ed il suo stile di gioco vario, che lo porta ad essere un attaccante letale in area di rigore con gol acrobatici, ma anche in grado di giocare più arretrato e fungere da regista per gli inserimenti di ali e centrocampisti.

Gli anni d’oro a Seoul

Dejan Damjanovic è entrato nella storia del calcio coreano, dove attualmente è il secondo miglior marcatore nella storia della K-League con 141 gol in 230 presenze, detiene il record per il maggior numero di gol segnati in una singola edizione, ben 31, infrangendo un primato che durava dal 2002.

‘Nel 2012 eravamo il dream team del calcio coreano – ricorda Dejan in un’intervista a KLeagueUnited  gli stranieri erano perfetti, all’inizio eravamo io ed Adilson in avanti, poi arrivò anche Molina ed il meccanismo era ben collaudato. Anche i ragazzi coreani, erano i migliori dentro e fuori dal campo, con tanto carattere con l’eccelente guida di Choi Yang Soo.’

Nei suoi sei anni al Seoul FC, Damjanovic vinse due scudetti, nel 2010 e 2012, oltre ad essere eletto tre anni di fila capocannoniere della K-League (dal 2011 al 2013). L’unico tassello mancante è stato quello della AFC Champions League, con il Seoul FC che raggiunse la finale nell’edizione del 2013, segnando in entrambi i match dell’atto conclusivo contro il Guangzhou Evergrande, ma non fu sufficiente: il club cinese guidato da Lippi risultò infine vincitore per la regola dei gol in trasferta (2-2 in Corea e 1-1 in Cina).

Una nuova sfida a Daegu

Dopo aver vinto nuovamente la K-League con il Seoul FC nel 2016, Dejan Damjanovic si è trasferito al Suwon Bluewings dove a seguito di un’ottima prima stagione, conclusa con il raggiungimento delle semifinali di Champions, la scorsa è stata deludente per il montenegrino (3 reti in 21 presenze) nonostante la vittoria della FA Cup che non lo ha visto protagonista.

Il Daegu FC, nuovo club di Dejan Damjanovic, è una realtà giovane ed ambiziosa, guidata dal tecnico brasiliano Andrè Santos, ha chiuso la scorsa K-League al quinto posto grazie sopratutto alle prestazioni del fantasista Cesinha e dell’attaccante Edgard, entrambi a segno con 11 reti nel solo campionato nel 2019. L’aggiunta di Dejan Damjanovic, dovesse trovare nuovamente una condizione fisica e mentale ottimale, potrebbe portare il Daegu a lottare per le posizioni ai vertici e ad ambire a migliorare ulteriormente la posizione in classifica, con il quinto posto del 2019 che rappresenta il miglior risultato nella storia del club.