Asian Football 2019 Review (1/4): Qatar campione d’Asia, Son Hueng Min finalista in Champions League

La prima parte della nostra review sul 2019 del calcio asiatico: il Qatar trionfa in Coppa d’Asia, Son Hueng Min finalista in Champions League e gli altri ‘Europei’ dal neo acquisto del Liverpool, Minamino, ad i giovanissimi Kubo e Kang in Lee

IL QATAR CAMPIONE D’ASIA

Il 2019 del calcio asiatico si è aperto con l’Asian Cup negli Emirati Arabi Uniti vinta per la prima volta nella storia dal Qatar. La squadra allenata da Felix Sanchez nel suo percorso verso la finale ha sbaragliato la concorrenza battendo avversarie storicamente più forti come Arabia Saudita e Corea del Sud, per poi avere la meglio sul Giappone per 3-1 nell’atto conclusivo del torneo.

Protagonisti assoluti sono stati i giovani scuola Aspire, Almoez Alì e Akram Afif: il primo è stato capocannoniere della manifestazione con 9 gol battendo il record di reti in una singola edizione della Asian Cup, mentre Akram Afif è stato il re degli assist con 9 passaggi decisivi. Non solo gli attaccanti, grande merito va alla difesa che ha mantenuto la porta inviolata fino alla finale: su tutti spiccano il terzino sinistro Abdelkarim Hassan ed il centrale Bassam Al Rawi, quest’ultimo a segno con due reti su calcio di punizione.

Alla fine di quest’anno, con il merito di aver vinto la Qatar Stars League con 24 gol segnati ed aver raggiunto le semifinali di AFC Champions League, Akram Afif è stato nominato ‘Asian Player of The Year’. Il piccolo mago del Qatar ha tutte le carte in regola ed ha raggiunto quella maturità necessaria per far bene in Europa dove tornerà a giugno al Villareal, club che detiene il cartellino del calciatore.

L’ANNATA INCREDIBILE DI SON HUENG MIN

Uno dei più grandi miracoli sportivi del 2019 è stato il Tottenham finalista di Champions League, con gli Spurs che hanno realizzato una vera e propria impresa che difficilmente verrà ripetuta. Se Lucas Moura ha deciso la semifinale di Champions con l’Ajax, Son Hueng Min è stato inarrestabile nella doppia sfida dei quarti di finale con il Manchester City: il coreano è andato a segno in entrambe le sfide, segnando gol bellissimi come questo

Contando il 2019 Son Hueng Min fra Premier League e Champions ha segnato con il Tottenham oltre 20 gol. Da Pochettino a Mourinho la musica non cambia, il coreano continua ad essere un fattore determinante nelle sorti degli Spurs e quest’anno si conclude con questa magnifica cavalcata alla Weah, che proietta Son Hueng Min verso la dimensione di fenomeno.

Scontato il riconoscimento a Son Hueng Min come miglior ‘AFC International Player of the year’, che viene assegnato al miglior asiatico militante in Europa avendo battuto la concorrenza di Hasebe (Eintracht Frankfurt) e Azmoun (Zenit)

GLI ALTRI ‘EUROPEI’

Ogni anno aumenta il numero di calciatori asiatici che si trasferiscono in Europa con l’obiettivo di lasciare il segno e non solo di essere il mezzo per banali operazioni commerciali. Oltre al già citato ed immenso Son Huang Min, in quest’ultima parte dell’anno, nella Champions League 2019/20 a prendersi il palcoscenico è stata la micidiale coppia del Red Bull Salisburgo formata dal giapponese Takumi Minamino e dal coreano Hee Chan Hwang.

Per soli 8.5 milioni di euro, Minamino è passato dal Salisburgo al Liverpool dopo una prima parte di stagione incredibile nella quale ha segnato due gol e servito tre assist nella fase a gironi della Champions, stregando il pubblico di Anfield nella folle sfida conclusa sul punteggio di 4-3 per i Reds. A volare verso l’Inghilterra sarà anche Hee Chan Hwang, l’esplosiva seconda punta è stato cercato con insistenza dal Wolverhampton, disposto a pagare la clausola da 20 milioni di euro. Il coreano classe 1996, a quota tre gol e tre assist in Champions è pronto a ritentare il grande salto dopo il mezzo passo falso della sua esperienza in Amburgo.

In questa Champions si è messo in mostra anche la prima punta dell’Iran Sardar Azmoun con due gol segnati. I russi sono stati retrocessi in Europa League, ma giunti a metà campionato comandano la classifica comodamente con 10 punti di vantaggio sul secondo posto grazie anche alle 7 marcature dell’iraniano. In Portogallo invece gli iraniani Mehdi Taremi (Rio Ave) e Mehrdad Mohammadi (CD Aves) si stano mettendo in ottima mostra con 5 marcatura a testa.

A propositi di Europa League, varrebbe la pena spendere un elogio anche per Makoto Hasebe, nominato nel 2018 ‘AFC international player of the Year‘, lo scorso maggio, con la fascia di capitano al braccio, ha condotto l’Eintracht Frankfurt verso le semifinali della seconda competizione europea, arrendendosi solamente al Chelsea. Da una generazione all’altra, il nuovo pilastro della retroguardia giapponese milita in Italia e porta il nome di Takehiro Tomiyasu. Il possente difensore si è trasferito questa estate al Bologna dopo la Copa América disputata con i Blue Samurai, conquistandosi subito la piazza a suon di prestazioni impeccabili.

Gli occhi dell’Asia sono puntati in particolar modo in Spagna, non solo per il cinese Wu Lei, con il suo impatto positivo all’Espanyol (tre gol nei suoi primi sei mesi che hanno contribuito alla qualificazione in Europa League), ma sopratutto per i giovanissimi: Kang In Lee, esterno offensivo del Valencia, MVP del Mondiale U20; Takefusa Kubo, trequartista di grandi speranze acquistato dal Real Madrid, in prestito al Mallorca, ed infine Hiroki Abe al Barcellona B

SAKI KUMAGAI CAMPIONE D’EUROPA

Se Son Hueng Min ha visto infrangere il proprio sogno in finale, nel calcio femminile la centrocampista Saki Kumagai (nominata calciatrice asiatica dell’anno) ha vinto la Champions League con l’Olympique Lione.

Il club francese, nettamente il più forte in Europa, ha avuto la meglio sul Barcellona per 4-1, archiviando la pratica dopo solo 30 minuti. Saki Kumagai ha fatto il suo ingresso in campo al 72′ della finale sollevando al cielo la sua quarta Champions League da quando milita al Lione (oltre a 6 Campionati e 5 Coppe di Lega).

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