Con le nuove limitazioni imposte al salario degli stranieri che arriveranno nel 2020, è stata decretata là fine del calciomercato della Chinese Super League per come lo conoscevamo?
Il 25 dicembre si è riunito il Consiglio della Chinese Football Association e della Lega dei club hanno approvato le nuove regole della stagione 2020 di Chinese super League per quel che concerne il numero di stranieri ed il salary cap, con stravolgimenti che vanno a cambiare totalmente lo scenario di calciomercato. Dunque, si conferma l’instabilità di un campionato che ogni sei mesi vede stravolgere il proprio regolamento senza soluzione di continuità, enfatizzando la situazione imbarazzante di un calcio cinese che brancola nel buio senza sapere esattamente cosa fare.
Nuovi scenari
Rispetto alla scorsa stagione dove ogni club poteva tesserare 4 stranieri ed utilizzarne tre dal primo minuto (con il quarto in panchina), dalla prossima ogni squadra di Chinese Super League potrà tesserare ben 6 stranieri, convocarne 5 e schierarne in campo 4 (con il quinto in panchina).
Rules for foreign player quota in CSL in 2020: all clubs could have 5 foreign players in maximum in the squad, and among 11 players on the pitch, there could be at most 4 foreign players. No specific slot for AFC players. Overall, 1 more foreign player spot than the 2019 quota. pic.twitter.com/6hgBMcW7OI
— Titan Sports Plus (@titan_plus) December 25, 2019
Nonostante questa apertura si pone un nuovo grande ostacolo: a partire dal 2020 i nuovi stranieri ingaggiati potranno siglare un contratto non superiore ai 3 milioni di euro all’anno, bonus esclusi. Questa manovra potrebbe cambiare drasticamente il calciomercato cinese che così non sarà più in grado di accogliere grandi nomi come successo negli ultimi anni. Dunque con questa nuova limitazione potremmo non più vedere giocatori come Hamsik, Arnautovic, Mascherano o Paulinho approdare nella Chinese Super League, bensì si tornerà a sondare il mercato asiatico con calciatori di Australia, Corea del Sud ed Uzbekistan che potrebbero tornare molto di moda considerando anche la tassa del 100% sugli acquisti superiori ai 6 milioni di euro.
Fatta la legge, si troverà l’inganno
Dunque, come aggirare questa nuova limitazione? Per ora sono sopraggiunte due ipotesi non del tutto irrealizzabili. Considerando che non vi sono limiti ai bonus che un calciatore stranieri può percepire, i club nel contratto potrebbero elargirne di molto generosi per vittorie, gol fatti, porta inviolata, presenze ecc… Altra soluzione potrebbe essere quella di consegnare al nuovo calciatore una cifra molto cospicua alla firma del contratto come bonus. Ad esempio, un calciatore X firma un biennale da 3 milioni di euro a stagione e riceve subito 10 milioni al momento dell’ingaggio (bonus), andando così a guadagnare 16 milioni in due anni (più ulteriori bonus).
CFA imposed a salary cap on domestic players & foreign players. New contracts signed from this winter, salary cap for domestic players: ¥10m(€1.29m)/year, additional 20% cap raise for China internationals. on foreign players: €3m/year. All tags after-tax, bonus not included. pic.twitter.com/inPM6SIr1R
— Titan Sports Plus (@titan_plus) December 25, 2019
Altra considerazione percorribile potrebbe essere rivolta a quelle realtà che hanno la priorità di un club in Cina ed in Europa come Inter e Jiangsu oppure Slavia Praga e Beijing Guoan. Il club europeo in questione potrebbe acquistare il calciatore straniero con un contratto molto oneroso e girarlo successivamente in prestito alla controparte cinese facendosi garante per il pagamento dello stipendio, aggirando così la limitazione dei 3 milioni di euro. In tal senso però, il club europeo dovrebbe anche considerare i parametri per quel che concerne il fair Play Finanziario.
Quale scenario per i naturalizzati?
Non sono state emanate nuove regole per quel che concerne i calciatori naturalizzati, che dal 2020 saranno molti di più rispetto allo scorso anno: oltre ai vari Yennaris, Tyas Browning ed Elkeson, per la prossima stagione si sono aggiunto Alan Carvalho, Ricardo Goulart, Fernandinho ed Aloisio, con Renatinho e Ivo Da Rosa che potrebbero aggiungersi alla lista.
Secondo quanto emerso dagli ultimi rumors, verranno poste delle limitazioni: se i calciatori naturalizzati attraverso il principio di parentela, come Yennaris, Saeter e Browning conteranno come calciatori locali, quelli che hanno ottenuto invece il passaporto cinese per il principio di residenza, come Elkeson, Goulart ed Alan, continueranno a contare come stranieri. Ci aspettiamo che nei prossimi giorni vi sarà un’ufficialità anche su questo fronte.
Salary Cap per i calciatori locali
Verrà posto un limite anche per gli stipendi dei calciatori cinesi: il salario massimo sarà di circa 1.3 milioni di euro, mentre quelli che hanno totalizzato un certo numero di presenze in nazionale potranno arrivare fino a 1.5 milioni. Novità eclatante per quel che riguarda i nuovi contratti per i calciatori U21, che non potranno guadagnare oltre 300mila rmb all’anno (circa 40mila euro).
L’obiettivo di questa manovra è quello di riparare lo scempio successo con le regole sugli U23 negli anni scorsi, con i giovani calciatori cinesi che siglavano contratti milionari solo per il fatto di dover essere obbligatoriamente schierati (magari solo gli ultimi 5 minuti) per pareggiare il numero di stranieri in campo. In questo modo gli U23 non avevano la necessità di compiere un salto di qualità per scendere in campo o strappare un contratto migliore. Con questa nuova regola la Chinese Football Association vuole spingere la nuova generazione di calciatori cinesi a migliorarsi costantemente e spingerli a tentare la fortuna in Europa come fanno molti giovani di Corea del Sud e Giappone.
Salary cap for young domestic players: the annual salary of U-21 players is no more than ¥300k (€38.64k). Only those who make a certain amount of appearances in CSL (threshold not announced yet) could be exempt from it. It aims to encourage (force) young players to play abroad. pic.twitter.com/qci5gW3HwI
— Titan Sports Plus (@titan_plus) December 25, 2019