Come sta andando la Gulf Cup 2019 – Qatar e Iraq le favorite

In questi giorni si sta giocando l’Arabian Gulf Cup, ovvero la competizione riservata alle rappresentative nazionali di quegli stati che si trovano all’interno della penisola arabica.  Il torneo viene organizzato dalla federazione calcistica locale, l’Arab Gulf Cup Football Federation (AGCFF), e vede la partecipazione di otto nazionali: Qatar, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Iraq, Oman, Bahrain, Yemen e Kuwait.

L’edizione del 2019 si sta svolgendo in Qatar, e prevede una prima fase a gironi (composta da due gruppi di quattro squadre ciascuno), a cui seguirà la fase a eliminazione diretta (semifinali e successiva finale).

Andiamo a vedere cos’è successo nella fase a gironi, conclusasi due giorni fa.

Girone A – L’Iraq fa sul serio

Nella Gulf Cup le formazioni delle varie partecipanti sono pressoché al completo, in un torneo che non si limita al piano sportivo ma che, come spesso accade con il calcio, tocca anche il piano politico, vista soprattutto la situazione tesa tra Arabia Saudita, EAU, Bahrain da un lato e Qatar dall’altro.

Esultanza della squadra irachena durante la vittoria contro il Qatar.

Nel girone A, che vede opporsi Iraq, Qatar, EAU e Yemen, trionfano i Leoni della Mesopotamia che sconfiggono sia i padroni di casa del Qatar (per 1-2, grazie ai primi due gol in nazionale del centrocampista ventiduenne Mohammed Qasim) sia gli emiratini (0-2), chiudendo entrambe le partite nei primi 40 minuti di gioco.

Terzo posto, e quindi eliminazione, per l’EAU, che riesce solamente a vincere contro il fanalino di coda Yemen, probabilmente la formazione più indietro dell’intera competizione. L’olandese Bert van Marwijk presenta una squadra quasi completamente rinnovata, ma che non sempre essere ancora all’altezza della situazione. E questo lo dimostra anche il momentaneo quarto posto (con una partita in meno) della formazione emiratina nel girone di qualificazione mondiale.

Al secondo posto del girone si piazza invece il Qatar, che reagisce positivamente alla sconfitta contro l’Iraq, portando a casa 6 punti e mettendo a segno dieci gol (due subiti) nelle successive gare. Tre gol in tre partite sia per quello che è stato eletto la scorsa domenica come il miglior giocatore asiatico che gioca nel continente, Akram Afif, sia per il terzino Abdelkarim Hassan, vincitore del medesimo premio lo scorso anno.

Girone B – il Kuwait ci ha ingannati

Esultanza del giovane Firas Al-Buraikan (Arabia Saudita) dopo il gol del vantaggio contro l’Oman.

Ci abbiamo sperato. Dopo la vittoria del Kuwait contro l’Arabia Saudita (per 3 a 1) credevamo che nessun’altra squadra del girone li avrebbe potuti fermare. E invece non è stato così, viste le due nette sconfitte successive, contro Oman e Bahrain, e il conseguente ultimo posto nel girone.Forse la forte rivalità contro i falchi verdi ha permesso di dare qualcosa in più ai kuwaitiani.

Nonostante la sconfitta iniziale i sauditi sono poi riusciti a prendersi la vetta del girone, vincendo senza troppe complicazioni le due gare seguenti; da segnalare i due gol messi a segno dal classe 2000 Firas Al-Buraikan, attualmente all’Al-Nassr (i campioni in carica della Saudi Pro League).

Per il secondo posto del girone è stata lotta dura tra il Bahrain e l’Oman (detentrice del titolo), e alla fine a spuntarla sono stati i primi, grazie ad una migliore differenza reti. Forse ci saremmo aspettati qualcosa di più dalle due squadre, che pareggiano per 0-0 nello scontro diretto, e perdono con due gol di scarto contro l’Arabia Saudita, visti i due buoni percorsi che entrambe stanno facendo nelle qualificazioni a Qatar 2022. Tra i prospetti più interessanti nella formazione bahreinita facciamo il nome del centrocampista avanzato Kamil Al Aswad (1994).

Prossimo turno

Le semifinali vedranno scontrarsi Iraq e Bahrain il 5 dicembre, alle 15.30 italiane, mentre il big match tra Arabia Saudita e Qatar si giocherà sempre il 5 ma nel tardo pomeriggio, ore 18. Le vincitrici si scontreranno a Doha domenica 8 al Khalifa International Stadium.