La K-League é semplice: 12 squadre si affrontano e alla fine vince il Jeonbuk

Incredibile in Corea del Sud. All’ultima giornata la capolista Ulsan Hyundai cade in casa ed il Jeonbuk si riconferma campione della K-League

Rimodellando un celebre detto: “La K-League è una competizione semplice: 12 squadre si danno battaglia per 38 giornate e alla fine vince il Jeonbuk”

Nella giornata precedente, distaccate di sole tre punti, si erano affrontate Ulsan Hyundai e Jeonbuk in un match concluso sul punteggio di 1-1 che lasciava ancora tutto in sospeso. Alle Horang Tigers del vice capocannoniere del campionato, il brasiliano Junior Negao, sarebbe bastato un pareggio in casa con il Pohang Steelers (in corsa per la Champions) per aggiudicarsi il titolo nazionale che mancava dal 2005.

Le cose sono però andate ben diversamente: l’Ulsan Hyundai è collassato fra le mura amiche perdendo per 1-4. Inutile il pareggio di Junior Negao al 37′, con gli ospiti che dilagano nella ripresa. Tragico nel finale di gare inoltre l’errore del portiere dell’Ulsan che nella fretta, si incarica di rimettere la palla in gioco su fallo laterale, servendo però un avversario che va in rete.

Il Jeonbuk fa il suo dovere e batte il Gangwon con l’unica rete nella gara di Jun Ho So che permette alla sua squadra di pareggiare i punti dell’Ulsan, ma di sorpassarli per quel che riguarda la differenza reti.

In questo modo il Jeonbuk vince la terza K-League consecutiva, la quinta in sei anni. Un risultato per nulla scontato per la formazione allenata dal portoghese Jose Morais, chiamato a  raccogliere la difficile eredità dell’allenatore Choi, partito lo scorso gennaio in direzione della Cina, prima al Dalian e successivamente allo Shenhua. In estate un’altra grave perdita, con l’attaccante della Nazionale Kim Shin Wook che ha raggiunto il suo ex allenatore a Shanghai.

Chi va in Champions League

Con Ulsan Hyundai e Jeonbuk lontanissime e la vittoria in Coppa di Corea del Suwon Bluewings (ottavo in K-League), il quarto slot per la Champions spettava alla terza classificata in campionato.

Alla fine a prevalere è il Seul FC con 56 punti a seguito del pareggio per 0-0 con il Daegu che rimane a quota 55 punti al quinto posto. Il Pohang Steelers si classifica quarto con 56 punti ma nonostante la larga vittoria in casa dell’Ulsan, la differenza reti è pari a zero, mentre quella della squadra della capitale di +4.

Il Seul FC torna in Champions dopo la stagione precedente assolutamente disastrosa che aveva visto il club fronteggiare lo spareggio per non retrocedere. Il ritorno in panchina di Yong Soo Choi dopo la parentesi cinese allo Jiangsu Suning e le reti del serbo Aleksandar Pesic (10 centri in campionato) hanno riportato Seul nelle posizioni nobili del calcio coreano.