Takefusa Kubo ed Hiroki Abe – I due gioiellini del Sol Levante

Takefusa Kubo ed Hiroki Abe rappresentano, senza ombra di dubbio, il futuro del calcio Asiatico. L’amico Danilo Servadei, fondatore della pagina J-World, ci aiuta a conoscerli meglio: pregi e difetti, il possibile impatto sulla Liga e le ripercussioni sul futuro del calcio asiatico.

In questa sessione di calciomercato, sono tanti i giocatori giapponesi che stanno sbarcando in Europa, con le squadre del nostro continente sempre più aperte verso un mercato che sta offre giocatori interessanti. Il Bologna ha acquistato, dal Sint-Truiden, Takehiro Tomiyasu, ottimo talento per la difesa, l’AZ Alkmaar ha acquistato Yukinari Sugawara dal Nagoya Grampus, il Porto si è aggiudicato il fantasista della nazionale giapponese Shoya Nakajima dall’Al Duhail e così via, con la lista degli arrivi che continua ad allungarsi.

I due maggiori colpi, però, li hanno messi a segno le due big di Spagna: il Real Madrid ha acquistato la perla della Tokyo Takefusa Kubo, mentre il Barcellona ha preso Hiroki Abe dai Kashima Antlers proprio dopo aver perso Kubo, non dandogli le giuste garanzie sul futuro in prima squadra. Sebbene ai più possa sembrare un’operazione più commerciale che altro, le cose non stanno affatto in questo modo, visto che le due squadre si sono assicurate i maggiori prospetti del Sol Levante.

Takefusa Kubo è stato il secondo giocatore più giovane a debuttare con la maglia della nazionale giapponese ed è sicuramente il giocatore dal futuro più luminoso di tutto il Giappone. Kubo nasce trequartista, ma sa anche giocare come seconda punta e come centrocampista di destra, dimostrandosi un calciatore molto duttile. I suoi punti di forza sono la velocità nel dribbling, che gli permette di saltare di netto gli avversari, ed un controllo di palla davvero fuori dal comune per un giocatore di appena 18 anni.

Zidane si è già innamorato del calciatore e lo ha elogiato sia prima che dopo la partita con il Bayern dove ha debuttato, ma Kubo ai media si è mostrato molto umile, affermando però di voler diventare un punto di riferimento per tutti i giapponesi che vorranno trasferirsi in Europa. Ha compiuto da poco 18 anni, ma per come gioca in campo e per come parla fuori, sembra un giocatore di 30 anni ed il tecnico dei Blancos è sicuro che sarà molto importante per il Real Madrid del futuro.

Che Kubo sia più forte, almeno al momento, di Hiroki Abe è sicuro, ma anche l’acquisto fatto dal Barcellona per la propria cantera non è affatto male. Dotato come Takefusa di grande velocità nel dribbling, Abe è stato il fiore all’occhiello dei Kashima Antlers, con il quale ha giocato un grandissimo Mondiale per club. Diversamente da Kubo, Abe è un’ala sinistra, capace di giocare sia a destra che come seconda punta, rivelandosi una vera e propria minaccia per gli avversari. Il Barcellona sa di avere una perla tra le mani e lo dimostra la
clausola di 40 milioni presente sul suo contratto quinquennale

L’IMPATTO SULLA LIGA

In Giappone, tutti sperano che Kubo ed Abe abbiano un impatto devastante sia sul campoche fuori in Liga, ma bisognerà essere pazienti. Questo perché entrambi i giocatori non giocheranno in prima squadra, ma con le squadre B di entrambi i club, con possibilità di essere convocati in futuro da Valverde e Zidane. Essendo occupati tutti gli slot degli extracomunitari, il Real Madrid ha dovuto iscrivere Kubo addirittura al Juvenil A per poterlo convocare come giovane della primavera alla prima occasione utile. Rispetto ad Abe, essendo anche più conosciuto, Kubo ha già avuto un impatto importante in Spagna, conquistando subito la prima pagina di AS dove è stato scritto come lo staff tecnico sia rimasto davvero impressionato dal giocatore.

Dovessero confermare le ottime premesse, il movimento calcistico giapponese ne gioverebbe moltissimo, con la Liga già molto attiva sul mercato in Oriente, soprattutto con la J-League con il quale vengono stretti accordi tra le società dei due paesi. Ad oggi, è normale che qualche tifoso spagnolo abbia qualche perplessità, ma sia a Kubo che ad Abe va data fiducia e ci si può aspettare davvero grandi cose da loro due che rappresentano il futuro dei Samurai Blue. Il prossimo anno ci saranno le Olimpiadi di Tokyo e sia Kubo che Abe daranno il meglio di loro per parteciparvi e far vincere al Giappone la medaglia d’oro.