Shanghai Shenhua – C’è un limite al peggio?

Lo Shanghai Shenhua è, da anni ormai, la perfetta metafora di tutto ciò che non va nella Chinese Super League e più in generale nel macrocosmo calcistico Asiatico. Investimenti sbagliati, accuse di corruzione, questioni politiche che, giornalmente, scavalcano questioni “di campo”, presunte superstar ormai al lumicino che firmano contratti milionari senza garantire in nessuna maniera continuità nelle prestazioni (Carlitos Tevez, Didier Droga ne sono gli esempi più fulgidi)…

 

L’acquisto di calciatori del calibro di Ighalo e Guarin senza però che vengano, in nessuna maniera, inseriti in un contesto se non “funzionale” almeno ordinato; l’arrivo in panchina di un ottimo Manager come Quique Sanchez Flores senza però che la società si vada a liberare delle “mele marce” all’interno dello spogliatoio (Shuai Li, Cao Yunding su tutti) rende impossibile ogni tipo di crescita sotto il punto di vista del gioco e dei risultati. Non è un caso che l’exploit della vittoria della Coppa di Cina, arrivato per giunta in maniera assolutamente casuale, nella stagione 2017 sia l’ultimo risultato soddisfacente raggiunto da una delle grandi decadute del calcio cinese. Attualmente la squadra si trova ad un solo punto dalla zona retrocessione in caduta libera e con pochissima chiarezza sul proprio futuro ed un derby alle porte…

una tifoseria del genere si merita ben altro

 

Nelle ultime ore si è parlato del ritorno Zhou Jun come Direttore Sportivo: nato a Shanghai nel lontano 1966, è uno dei maggiori responsabili del disastro gestionale della squadra, figlio di una Cina completamente diversa da quelle attuale incapace di adeguarsi ai cambiamenti e le evoluzioni. Zhou, oltre a non essere la soluzione ai problemi interni dello Shenhua, è uno dei massimi responsabili delle sciagurate campagne acquisti delle ultime stagioni dove al talento e alla qualità spesso è stata preferita la scelta più comoda non tanto da un punto di vista economico quanto da quello politico e diplomatico. Guardare i dati di Transfermarkt per credere, con inutili acquisti di giocatori dalle serie inferiori.

Molti tifosi dello Shanghai Shenhua, sui loro profili wechat, realizzando la gravità della situazione, stanno facendo girare questo messaggio il giorno precedente al ritorno di Zhou Jun come DS del club

Le stesse critiche piovute addosso al Manager spagnolo Quique, più veementi che mai nelle ultime ore, colpevole di aver abusato del più classico dei Turnover, sembrano orchestrate dal peso politico di Zhou Jun. Il risultato, anche abbastanza scontato, è stata la scelta dell’allenatore di rescindere il contratto che lo legava alla squadra di Shanghai. Ighalo che ha scelto di legarsi ad una piazza così complessa soprattutto grazie al rapporto che lo legava con Quique come prenderà la decisione?

Questo weekend lo Shanghai Shenhua sarà impegnato nel derby contro i rivali del Sipg, in un confronto che vede le Red Eagles di Oscar e Hulk nettamente favoriti. Al termine di quella che si presume poter essere una catastrofica sconfitta, secondo quanto riportato da Titan Sports, Zhou Jun, porterà allo Shenhua l’allenatore coreano Choi Kang Hee, il quale ha rescisso martedì con il Dalian Yifag (che ha successivamente ingaggiato Rafa Benitez)

In sede di calciomercato torna di moda il nome di Eran Zahavi per risolvere i problemi realizzativi e non della squadra, oltre alla pista El Shaarawy, non del tutto tramontata. L’arrivo di uno dei due non è totalmente da escludere, senza considerare però, ancora una volta, che un innesto del genere senza un progetto sportivo alle spalle risulta inutile e a tratti controproducente. L’israeliano aumenterebbe semplicemente le ambizioni di una delle “piazze” più calde ed esigenti della Chinese Super League

Si salvi chi può.