Finisce l’Asian Cup per la Cina, avanti l’Iran

La Cina dopo aver giocato, per alcuni aspetti inspiegabilmente, un buon torneo esce ai quarti di finale contro l’Iran di Queiroz che incontrerà il Giappone, vincente oggi con il Vietnam, in semifinale.

All’Iran basta un tempo

L’Iran arriva alla sfida dopo un ottavo rivelatosi poco più che una formalità chiusosi in poco più di un tempo. Dall’altra parte la Cina di Marcello Lippi reduce da una partita sicuramente più impegnativa con la Thailandia.

Come contro l’Oman, dopo una grande occasione concessa agli avversari, in questo caso un contropiede sul quale Wu Lei viene anticipato, l’Iran chiude velocemente la pratica. Al diciottesimo un pallone spazzato dalla difesa iraniana arriva sulla trequarti dove Feng Xiaoting sbaglia il controllo, Azmoun ne approfitta e serve un assist al bacio che Taremi non spreca. Al 31esimo un altro pallone lanciato dalla difesa dell’Iran non viene controllato da Liu Yming che, scivolando, mette Azmoun nelle condizioni di driblare Junling e battere a rete. Il goal viene convalidato dopo il controllo del Var a causa di un sospetto fuorigioco dell’attaccante.

La partita finisce al 31 esimo, la Cina non ha i mezzi tecnici, atletici o tattici per impensierire la squadra persiana, a maggior ragione se il suo miglior giocatore è a mezzo servizio. Al 91esimo la difesa cinese compie l’ennesimo regalo, forse il più imbarazzante dei tre, mandando Karim Ansarifad, entrato da pochi minuti, in rete.

La Cina esce dalla competizione con poche certezze, il percorso di avvicinamento al torneo fu un disastro in termini di gioco e risultati ma, almeno su questi ultimi, nelle partite ufficiali la squadra ha aggiustato il tiro, raggiungendo un risultato insperato alla vigilia. La proposta di gioco è rimasta di bassissimo livello ed un Wu Lei che, di fatto, ha giocato da infortunato non ha aiutato, gli errori difensivi, inspiegabili a questi livelli, hanno affossato ulteriormente la squadra. Il periodo di Marcello Lippi finisce qua, ora bisognerà vedere se vi sarà, come auspicabile, una rifondazione.

L’Iran, invece, esce ulteriormente rafforzato, se è vero che tutte e tre le reti sono state un regalo, è altrettanto vero che, per la quinta partita consecutiva, la porta è rimasta inviolata. La partita non può dirsi probante per i ghepardi che portano a casa un buon risultato limitandosi, di fatto, a difendere con ordine. Il prossimo ostacolo si chiamerà Giappone, una finale anticipata tra le due squadre, sulla carta, più forti del torneo.

IRAN-CINA 3-0 (18′ Mehdi Taremi, 31′ Sardar Azmoun, 92′ Karim Ansarifard)