Asian Cup, la TopXI della terza giornata della fase a gironi: tutti in piedi per Ali Almoez!

La TOPXI della terza giornata della fase a gironi della Asian Cup, che vede ancora una volta come assoluto protagonista Ali Almoez, che dopo i quattro gol segnati alla Corea del nord segna una doppietta nel 2-0 all’Arabia Saudita, aggiudicandosi così il premio di MVP per questo turno. Non solo per la prestazione in se, ma per il torneo complessivo, dato che Ali ha già messo a segno sette gol i tre gare e può ambire a riscrivere i record di questa manifestazione.

Portiere: ALIREZA BEIRANVAND (IRAN-Persepolis)

L’estremo difensore che abbiamo imparato a conoscere al Mondiale di Russia 2018 chiude la fase a gironi a porta inviolata sfoderando una grande prestazione nell’ultima partita del girone contro l’Iraq, risultando decisivo in un paio di interventi nel secondo tempo. Se già di per se la difesa iraniana è impenetrabile, può anche contare su una vera e propria saracinesca

Difensore Dx: RHYAN GRANT (AUSTRALIA-Sidney FC)

Il calciatore più anni ‘80 di questa manifestazione (per l’eccentrica capigliatura) gioca un’altra grande partita, cercando di coprire come può i buchi di una difesa, quella australiana, che non ha dato prova di grande solidità in questa fase a gironi. Rhyan sulla fascia destra è un pericolo costante data la sua grande abilità in fase di spinta che lo porta pure vicino a segnare. Corsa e dinamismo ne fanno una grande certezza nello scacchiere di Ghram Arnold

Difensore CC: KIM MIN JAE (COREA DEL SUD-Jeonbuk)

Il giovane 22enne si riconferma nella TOPXI anche in questa terza giornata di Asian Cup: altro gol da calcio piazzato e prestazione senza alcuna sbavatura nella quale annulla l’attaccante cinese Yu Dabao. Kim Min Jae seppur giovanissimo, si sta mostrando come uno dei migliori difensori del panorama asiatico. Il ragazzo ha una brillante carriera di fronte a se.

Difensore Sx: NGOC HAI QUE (VIETNAM-Song Lam Nghe)

Missione compiuta per il Vietnam che riesce nell’impresa di tenere la propria porta inviolata e segnare due gol allo Yemen, entrambi fattori che gli permettono di accedere agli ottavi di finale come miglior terza. Entrambi gli obiettivi portano la dirma di Ngoc Hai Que, centrale difensivo di 25 anni che gioca una partita ordinata e nella ripresa, con freddezza, si presenta sul dischetto per trasformare il rigore del 2-0.

Centrocampista CC: HWANG IN BEOM (COREA DEL SUD-Daejon Citizen)

L’infortunio del leader Ki Sung costringe Paulo Bento a lanciare nella mischia il giovane 22enne Hwang in Beom, che addirittura milita nella seconda divisione coreana. Nell’intervista ‘La parola agli esperti’, Peter Hampshire di KleagueUnited.com ci aveva già segnalato questo talento, futuro del centrocampo coreano, che ha disputato un’altra partita di grande personalità, amministrando il giro palla con grande autorità. Su di lui vi è già l’interesse di alcuni club di Bundesliga.

Centrocampista Dx: THITIPAN PUANGCHAN (THAILANDIA-Patum United)

Dopo la sconfitta con l’India ci si aspettava un’Asian Cup disastrosa per la Thailandia, che riesce contro ogni pronostico a staccare il pass per gli ottavi di finale. Decisiva la rete di Thitipan (25) nell’ultimo match contro i padroni di casa che fissa il risultato sull’1-1. Thitipan, oltre a possedere una discreta fisicità e corsa, in occasione del gol da prova del suo grande istinto da cursore, partendo dalla propria metà campo per trovare lo spazio e andare al tiro.

Centrocampista Sx: AHMED MUBARAK (OMAN-Al Meisameer)

Il capitano e veterano della nazionale omanita (con oltre 160 presenze)è il principale attore nella vittoria e qualificazione agli ottavi di finale. Nel 3-1 al Turkmenistan gioca una grande prestazione a centrocampo, aprendo le marcature con il suo primo gol nel torneo su calcio di punizione e servendo l’assist per la rete del nuovo vantaggio dell’Oman nei minuti di recupero.

Esterno Dx: CHRIS IKONOMIDIS (AUSTRALIA-Perth Glory)

Già in mostra nella partita con la Palestina con due assist, con la Siria il giovane 23enne di origini greche (ex Salernitana nel 2016) si rivela essere l’arma in più per i Socceroos con un gol e l’assist nel finale per la rete di Rogic. Proprio l’ultima azione della partita è un riassunto delle sue principali caratteristiche, agilità, dribbling e grande capacità nel leggere i movimenti dei compagni.

Esterno Sx: SON HUENG MIN (COREA DEL SUD-Tottenham)

C’è un motivo per cui la star degli Spurs è considerato essere il calciatore più forte d’Asia: nella partita contro la Cina gioca con grande semplicità, dando l’impressione di poter fare quello che vuole sul campo da calcio. Si procura il rigore dell’1-0 e serve l’assist per la testa di Kim Min Jae. Sfiora il gol con un tiro a giro, ma la palla sbatte sulla traversa. Semplicemente incontenibile.

Attaccante: VITALIJ LUX (KIRGHIZISTAN-Ssv Ulm)

Milita nella quarta divisione tedesca, trattasi di un perfetto sconosciuto che per una sera si è trasformato in un’eroe segnando una tripletta alle Filippine regalando così il passaggio agli ottavi di finale al Kirghizistan alla sua prima partecipazione assoluta in Coppa d’Asia

Attaccante: ALI ALMOEZ (QATAR-Al Duhail)

Il giovanissimo talento della nazionale di Felix Sanchez si riconferma nella nostra TOPXI dopo aver annichilito l’Arabia Saudita con una doppietta. Fino a questo momento, Ali è sicuramente il miglior giocatore di questo torneo, avendo segnato ben 7 gol nelle tre partite della fase a gironi (il record di reti in una singola manifestazione è di 8 ed appartiene all’iraniano Ali Daei). E’ lui l’MVP di questa terza giornata di Asian Cup. Sul giocatore ha speso ottime parole anche Josè Mourinho, il quale si auspica di vederlo presto in Europa, sostenendo che la Qatar Stars League non è l’ambiente giusto per il suo sviluppo.

Miglior allenatore: FELIX SANCHEZ (QATAR)

Dobbiamo riconoscere il fatto che la selezione qatariota ha sorpreso ben oltre ogni rosea previsione chiudendo il girone con 10 gol fatti e ben 0 subiti. Nell’ultimo match abbiamo visto una selezione qatariota addirittura rimaneggiata battere per 2-0 l’Arabia Saudita dopo una partita nella quale si è deciso di puntare forte sul contenimento degli avversari per poi colpire in contropiede. Annullato il giro palla saudita che raramente riesce a trovare sbocchi nella serrata difesa qatariota che chiude il girone nel migliore dei modi, dando la sensazione di poter battere qualunque avversario giocando in questo modo.