Asian Cup, Gruppo D: Iran ed Iraq già agli ottavi, Vietnam appeso ad un filo

La seconda giornata del gruppo D si rivela essere avara di sorprese . Niente da fare per Yemen e Vietnam, troppo forti Iran ed Iraq che avanzano a punteggio pieno e si giocheranno il primo posto all’ultima giornata.

Azmoun non si ferma 

Iran e Vietnam arrivano alla partita odierna in situazioni opposte; dopo il 5-0 sullo Yemen l’Iran può essere abbastanza fiducioso di un passaggio del turno. Dall’altra parte il Vietnam, dopo la sconfitta al 90esimo con l’Iraq, deve iniziare a fare punti contro una delle squadre più forti del torneo.

Il primo tempo è dominato dal Team Melli senza particolare affanno; nei primi dieci minuti Dang Van Lam salva i suoi con due grandi uscite su Azmoun che però segnerà poco più tardi. Al 38esimo Ghafouri riceve la palla all’altezza del vertice destro dell’area di rigore, salta due avversari e serve perfettamente Ghoddos in profondita che lascia partire un cross perfetto per la testa di Azmoun che segna. La costruzione della rete è una delle migliori viste fino a questo momento e conferma come l’Iran abbia un livello tecnico e tattico decisamente superiore.

Il secondo tempo si apre con il Vietnam costretto a rischiare di più; la pressione Vietnamita porta all’unica occasione della partita al 51 esimo, con il neoentrato Van Toàn che riesce a servire Puong che, solo davanti a Beinranvand, si fa ipnotizzare in uscita. La partita scorre via con l’Iran che cerca insistentemente il raddoppio che arriva al 68esimo sempre con Azmoun che, servito al limite dell’area, resiste a due avversari e segna un’altra rete splendida, chiudendo, di fatto, la partita.

Finisce 2 a 0 per i ghepardi di Queiroz che superano il turno con 7 reti fatte, nessuna subita e confermando l’organizzazione vista pochi mesi fa al mondiale, al quale si aggiunge una maggiore libertà tattica dei migliori giocatori della rosa. Azmoun ha già segnato 3 goal in due partite, confermandosi miglior marcatore della nazionale, ma stiamo ancora aspettando di vedere Alireza (oggi tenuto nuovamente in panchina), vera stella dell’Iran che, dopo aver conquistato l’Olanda è chiamato a fare il definitivo salto di qualità in nazionale.

Alla vigilia avevamo sottolineato come il Vietnam fosse una delle squadre più interessanti del torneo, la più giovane del lotto si presentava al torneo come la miglior squadra del sud est asiatico (nel 2018 vinse la AFF Suzuki Cup) ma solo con giocatori del campionato vietnamita. La squadra di Park Hang Seo si è dimostrata ancora acerba, non per questo una delusione, il goal di Alì Adnan ha lasciato delle scorie complesse da gestire per un gruppo giovane oggi chiamato ad un’impresa più che ad una partita. Comunque, non è già tutto compromesso, una vittoria contro lo Yemen potrebbe aprire al passaggio tra le migliori terze.

Alì Kadhim lancia un altro segnale 

Dopo il 5-0 subito dall’Iran il proseguimento del torneo sembra, per lo Yemen, poco più che una formalità. L’Iraq ha invece già vinto lo scontro diretto col Vietnam e, alla luce della vittoria iraniana, il passaggio del turno sembra una formalità.

L’Iraq è una squadra molto giovane che, quando può, cerca di recuperare il pallone il più in alto possibile sul campo e dimostra ancora alcuni problemi nell’attaccare l’area di rigore. Il primo goal, arrivato all’11 esimo, nasce proprio da una palla recuperata da Alì al limite dell’area di rigore Yemenita. Il numero 10 anticipa un avversario, scarta con una facilità irrisoria tre giocatori danzando al limite dell’area di rigore e lascia partire un destro che si infila sul palo del portiere. La rete è magnifica, così come la rapidità di pensiero ed esecuzione nello stretto dimostrata dal fantasista Iracheno (appena 18 anni). Dall’altra parte inizia la giornata storta di Al-Sowadi, che dovrà raccogliere tre palloni alle sue spalle e su nessuno dei tre sarà esente da colpe.

Dieci minuti dopo arriva il raddoppio, Alì Adnan recupera una palla al limite dell’area, serve Resan che, dal limite, prova un pallonetto e si insacca; lo stesso attaccante del Persepolis sembra sorpreso. Al 20esimo la partita è già virtualmente conclusa, lo Yemen non è in grado di creare alcun pericolo all’Iraq. La terza rete arriva oltre il 90esimo, Dawood entra in area e crossa, dopo una serie di rimpalli la palla arriva a Alaa Abbas, alla seconda presenza in nazionale, che la scaraventa in porta per il suo primo goal con la maglia dell’Iraq.

La partita si conclude con lo Yemen che sembra essere destinato a salutare anzitempo la competizione. La prima apparizione della squadra alla Asian Cup fino ad ora è stata una delusione, però non senza attenuanti. Va sottolineata la sfortuna dell’essere inserito in uno dei gironi più competitivi della competizione. Inoltre, sarebbe inguisto valutare l’operato della federazione senza ricordare come lo Yemen sia lacerato da una guerra civile che dura dal 2015 e le difficoltà dietro l’organizzare una spedizione sportiva in questa situazione possiamo e dobbiamo almeno immaginarle per contesualizzare i risultati della squadra (ed il medesimo discorso può essere condiviso anche da altri paesi nel torneo).

L’Iraq ha vinto una partita poggiandosi su due grandi giocate e sui suoi giovani; il gioco improntato all’aggressività ed al recupero alto del pallone fino ad ora ha pagato, rimane qualche dubbio sulla sua adattabilità contro squadre più competitive dello Yemen e più esperte del Vietnam. In questo senso lo spareggio per il primo posto con l’Iran sarà una partita fondamentale per capire la sostenibilità di questo tipo di gioco e le legittime ambizioni dell’Iraq nel torneo.

Classifica: IRAN6, IRAQ 6, VIETNAM 0, YEMEN 0

Vietnam-Iran: 0-2 (38′, 69′ Azmoun)

Yemen – Iraq: 0-3 (11’Mohanad Ali, 19′ Bashar Resan, 91′ Allaa Abbass)