Non solo Tianjin Quanjian, molti club cinesi a rischio fallimento

In Cina, i prossimi due mesi potrebbero essere caotici quanto la scorsa estate italiana per la questione ripescaggi fra Serie B e Lega Pro a causa dell’imminente fallimento e dissoluzione di alcuni club nelle serie minori. Fra esattamente tre giorni, 12 gennaio, scadono i termini per l’iscrizione al campionato e sono ben dieci i club che hanno il proprio destino appeso ad un filo, fra cui il gigante della Chinese Super League, il Tianjin Quanjian.

Proprio il club di Alexandre Pato è stato scosso da un terremoto con l’arresto del presidente Su Yuhui, come vi abbiamo raccontato in questo nostro approfondimento (leggi qui), per la vendita di prodotti per la salute senza alcuna valenza scientifica che hanno causato la morte di una bambina di sette anni affetta da cancro nel 2015. Secondo quanto riportato dai media cinesi, sarà però il Governo Municipale di Tianjin a prendersi carico delle spese del club per il 2019, in attesa di trovare un nuovo investitore per il prossimo anno. Il nuovo nome del club dovrebbe essere quello di Tianjin Tianhai.

L’arresto di Shu Yuhui avranno delle ripercussioni anche sul club di terza divisione Jiangsu Yancheng Dingli (giunto quarto nella scorsa stagione). Con l’uscita di scena del Quanjian group, che era uno dei principali sponsor, questo club sembra avere i giorni contati.

Come confermato nelle scorse settimane lo Shenzhen Ledman (quinto posto nella scorsa League Two) ha cessato di esistere. La società proprietaria del club (la Ledman Optoeletric, fra gli altri sponsor della seconda divisione portoghese di calcio e proprietaria del Newcastle Jets nella A-League australiana) ha annunciato ha annunciato la sua dissoluzione dopo aver fallito per tre anni l’obiettivo della promozione.

Il Liaoning Hongyun (China League One), storico club del nordest cinese e campione d’Asia nel 1990 potrebbe andare incontro ad una clamorosa dissoluzione. Nei giorni scorsi il difensore Lukimya (ex Werder Brema), dopo due anni e mezzo di attività ha lasciato il club per gli stipendi non pagati. Secondo quanto emerso dal report della Bild la situazione economica del Liaoning è drastica e a meno che non intervengano nuovi investitori, la fine potrebbe essere vicina.

Stupisce clamorosamente anche la situazione dello Sichuan Annapurna, fresco vincitore della China League Two e promosso in seconda divisione. Il club di Chengdu (che ha come ds l’ex calciatore del perugia di Gaucci, Ma Mingyu), dopo un 2018 dominante, potrebbe non prendere parte alla prossima stagione. L’Annapurna ha diramato nei giorni scorsi un comunicato, secondo il quale, se entro domani non giungeranno nuovi capitali, verrà dichiarato il fallimento del club.

Altri club minori di terza divisione, che si trovano nella stessa situazione precaria, alla ricerca di nuovi investitori sono il Dalian Transcendence (retrocesso in China League Two dopo il 15° posto in seconda divisione), il Fujian Tianxin (il quale sembra che non abbia nemmeno presentato i moduli per l’iscrizione), l’Yinchuan Helanshan (gli investitori si sono ritirati riappropriandosi delle risorse economiche del club), il Baoding Yingli e l’Hainan Boying (quest’ultimi due per gli stipendi arretrati non pagati).

Già lo scorso anno, tre club si sono sciolti: nel bel mezzo della stagione hanno salutato l’Anhui Hefei Guigang e lo Shenyang Dongjing per gli stipendi non pagati, mentre lo Shanghai Sunfun si è sciolto alla fine della stagione dopo l’arresto del presidente. Mentre a inizio 2018, lo Shanghai Juju aveva deciso di ritirarsi per problemi economici, mentre il Chengdu Qbao era ripartita dalle serie dilettantistiche dopo l’arresto del presidente.

Passare da cinque club disciolti nel 2018 a potenzialmente 10 prima dell’inizio del 2019 è una questione che pone dei seri dubbi sulla sostenibilità del calcio cinese nelle serie minori, i cui club sono incapaci di generare revenue e sono sommersi da spese sopratutto per quel che riguarda le lunghe trasferte, oltre a fare affidamento su un unico principale sponsor che possa ricoprire tutti i debiti. Il 12 di gennaio ci dirà quali club riusciranno a sopravvivere ed iniziare la stagione, ma le premesse sono tutt’altro che rosee e con queste prospettive, se la Chinese Football Association confermerà l’espansione della China League Two a 32 squadre, con ogni probabilità assisteremo a fallimenti a stagione in corso.