Asian Cup 2019: guida al gruppo F

Ai nastri di partenza, il gruppo F dell’Asian Cup sembra essere quello maggiormente squilibrato, con da una parte Giappone e Uzbekistan che si contenderanno il primo posto, mentre dall’altra due piccole rivali sulla carta come Oman e Turkmenistan, che potrebbero avere non poche difficoltà a conquistarsi un piazzamento fra le quattro migliori terze.

GIAPPONE

Prima Apparizione: 1988
Numero di Edizioni giocate: 8
Miglior risultato: Campione (1992, 2000, 2004, 2011)

Il Giappone post Honda e Kagawa, sotto la guida di Moiyasu, dopo Russia 2018 ha raggiunto risultati impressionanti , battendo per 3-0 le rappresentative centro americane di Costa Rica e Panama, oltre ad un clamoroso 4.3 rifilato all’Uruguay. I nuovi Blue Samurai sono fra i favoriti alla vittoria finale all’Asian Cup, pronti a ricattare l’eliminazione ai quarti di finale di quattro anni fa in Australia.

La nuova stella del Giappone pronta a brillare è quella di Ritsu Doan, ventenne, ala destra in forza al Groningen con cui sta disputando una stagione da Top Player con 4 reti in 15 presenze e tante giocate decisive. Dopo Okazaki, il ruolo di punta centrale è stato ben ereditato da Yuya Osako, in forza al Werder Brema, con cui si sta ritagliando il proprio spazio dopo le lunghe esperienze, sempre in Germania, con Monaco 1860 e Koln FC. In attacco sarà fondamentale l’apporto sugli esterni anche dell’altro tedesco, Haraguchi (Hannover), mentre a centrocampo agirà come perno del gioco, Gaku Shibasaki, giunto proprio quest’anno agli spagnoli del Getafe dopo la sua prima esperienza al Tenerife. Fra i giovani talenti sta emergendo sempre con più insistenza Takumi Minamino, attaccante della RB Salisburgo, a quota cinque reti in questa edizione della Europa League.In difesa spazio ai veterani, con Yoshida (Southampton) e Sakai (Marsiglia) a comporre la coppia di centrali, mentre Yuto Nagatomo (Galatasaray) agirà sulle fasce.

Con questo mix di talenti provenienti dall’Europa e titolari nei rispettivi club, il Giappone si pone come la principale forza del girone e dell’intero torneo, pronto ad aggiudicarsi il quinto titolo continentale della sua storia.

UZBEKISTAN

Prima Apparizione: 1996
Numero di edizioni giocate: 6
Miglior risultato: quarto posto (2011)

L’Uzbekistan di Hector Cuper è ancora alla ricerca di una propria identità, con risultati recenti non certamente incoraggianti come la sconfitta per 4-0 contro la Sud Corea e il pari a reti bianche con il Libano. Gli uzbeki, dopo i quarti di finale della scorsa edizione dell’Asian Cup, non sono riusciti a compiere un salto di qualità verso l’elite del calcio asiatico, mancando fra l’altro di un soffio la qualificazione a Russia 2018, proprio all’ultima giornata.

La squadra di Cuper si affida principalmente a giocatori provenienti dal campionato locale, con l’attaccante Marat Bikmaev che è l’elemento più noto della rosa, vista anche la sua esperienza in Russia negli anni passati allo Spartak Vladikavkaz. Dopo un lungo peregrinare Marat nel 2014 è tornato in patria, dove veste la maglia del Lokomotiv Taskhent. Nonostante tutto il suo bottino con la nazionale è piuttosto scarno, con soli 9 gol  in 51 gare. Il giocatore con maggior esperienza (93 presenze) in nazionale invece è il centrale difensivo Unzar Ismailov, con un lungo trascorso in Cinallo Changchun Yatai. Il capitano invece è Odil Akhmedov, neocampione di Cina con lo Shanghai Sipg, anch’egli, come Marat, con un passato in Russia fra Anzhi e Krasnodar.

L’Uzbekistan storicamente non è una squadra spettacolare, segna pochi gol, ma fa perno su un’organizzazione di gioco ben strutturata ed una formazione ben compatta e difficilmente perforabile. Per gli uomini di Cuper sarà sufficiente questo per poter sperare di replicare almeno il risultato di quattro anni fa?

OMAN

Prima Apparizione: 2004
Numero di edizioni giocate: 3
Miglior risultato: Fase a gironi

L’Oman ha qualche possibilità di insidiare l’Uzbekistan per il secondo posto. La compagine araba viene da un 2018 senza sconfitte, con 3 vittorie e 6 pareggi, avendo subito solamente tre gol, dimostrando un’eccellente organizzazione orchestrata dall’allenatore olandese Pim Verbeek (ex ct della Sud Corea e dell’Australia). La nazionale dell’Oman fa affidamento principalmente a giocatori provenienti dal campionato locale. L’unico europeo è Ibraim Saleh, centrocampista di 26 anni proveniente dal campionato maltese. Simbolo e leader di questa squadra è Ahmed Mubarak, mediano di 33 anni con 155 presenze in nazionale (record), milita nel campionato qatariota con l’Al Meisammer.

TURKMENISTAN

Prima apparizione: 2004
Numero di Edizioni Giocate: 2
Miglior Risultato: Fase a gironi

I Karakum Warriors del Turkmenistan si presentano come l’ultima forza del girone: la selezione non è mai andata oltre alla fase a gironi e anche quest’edizione molto probabilmente la storia si ripeterà. La squadra è affidata al locale Ýazguly Hojageldyýew, che ricopre anche la carica di allenatore dell’Altyn Asyr, con cui ha raggiunto la finale di AFC Cup (seconda manifestazione per club in Asia). La stella della squadra è il centrocampista Ruslan Minzagov, con un passato in Lituania, ora milita, senza troppe fortune, in Repubblica Ceca al Pribram.