Quanto guadagna la Nike dal mercato cinese

Secondo quanto riportato dal Beijing Business Today, il brand americano Nike ha concluso l’anno fiscale con ricavi pari a 5 miliardi di dollari nel solo mercato cinese, con una crescita del 18% rispetto all’anno precedente. La Cina rappresenta il 13% dei ricavi del colosso americano, la cui crescita globale si attesta solo sul 6%, un terzo rispetto a quella cinese, segno di come la classe media del paese asiatico nelle grandi città stia crescendo sempre di più in potere d’acquisto.

Nell’ultimo anno, come ha riportato Yutang Sports, la Nike ha aperto il proprio store più grande al mondo a Pechino (Beijing’s Zhongguancun), ed ha siglato una partnership con il brand cinese Pou Sheng International per aprire, sempre nella capitale cinese, lo store più grande in Asia per la vendita di scarpe Jordan (vedi figura sottostante).

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Il successo di Nike passa anche per l’online, dato che, il mercato dell’e-commerce B2C, in Cina si appresta a raggiungere la soglia dei 600 milioni di dollari grazie alle numerose piattaforme presenti, su tutte Tmall di Alibaba, il principale canale per il retail online. Sempre secondo Yutang Sports, Nike è lo sports brand numero uno in Cina per volume di vendite e revenue su Tmall.

La Nike inoltre, è anche lo sponsor tecnico di tutte le 16 squadre della Chinese Super League e recentemente l’accordo è stato rinnovato assieme alla Chinese Football Association, ma la questione ha sollevato non poche polemiche.

Dal 2009 la Nike ha versato ogni stagione 30 milioni di dollari nelle casse della Federazione cinese, la quale, trattenendo il 10% dei ricavi, distribuisce la rimanente parte ai club, che vedono arrivarsene a testa circa 1.68 milioni, i quali, considerando i costi del calcio cinese, non bastano nemmeno per pagarsi tre mesi di stipendio di un calciatore straniero.

Lo scorso maggio è giunto il rinnovo per 5+5 anni a cifre raddoppiate, ma questo significa vincolare la crescita economica del calcio cinese per almeno un decennio. Solamente il Beijing Guoan si è opposto a questo nuovo accordo con la Nike, in quanto vorrebbe sviluppare da se il proprio merchandising e trovare uno sponsor tecnico con il quale personalizzare il proprio percorso di crescita.

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La Nike ha ricevuto alcune critiche da parte dei fan, in quanto le maglie disegnate per le ultime stagioni della Chinese Super League sono alquanto anonime e stilisticamente uguali fra di loro. A guardarle effettivamente vien da dire che cambia solamente il colore da una compagine all’altra.

Il Brand americano inoltre continuerà ad essere lo sponsor tecnico anche della nazionale, per la quale ha realizzato una seconda maglia davvero stupefacente, nera, con tre draghi ricamati sulla parte frontale. Un ottimo lavoro (migliore di quello effettuato sulla Nigeria?) stilistico che attesta come Nike possa creare maglie di grande effetto anche per il mercato cinese a discapito dello scarso impegno profuso negli ultimi anni.