Flop diritti TV: la Federazione costretta a ritrattare l’accordo per la ‘minor attrattività del campionato’

Giungono le prime conseguenze negative per la Chinese Super League dopo che, dal 2017, sono state imposte delle limitazioni molto pesanti per il tesseramento e utilizzo di giocatori stranieri in campo. Alla fine della stagione 2015 la Federazione cinese festeggiava il nuovo ricchissimo contratto dei diritti TV, venduti alla pazzesca cifra da 1.2 miliardi di euro in cinque anni alla China Sports Media.

La crescita dell’economia della Chinese Super League ha subito però un brusco rallentamento, in quanto, per le restrizioni sugli stranieri e le nuove regole sull’impiego degli U23 la China Sports Media ha voluto ritrattare i termini del contratto in quanto ritiene che il campionato è meno attrattivo con i nuovi provvedimenti. Dopo mesi di trattative, la CSM e la Chinese Football Association Super League Co., Ltd (CSL) hanno raggiunto un nuovo accordo, estendendo il precedente contratto fino al 2025 al valore di 1.5 miliardi di euro.

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Queste sono solamente le prime conseguenze delle assurde regole del campionato e già ora possiamo parlare di un danno economico superiore al miliardo di euro dato che l’accordo dei diritti Tv è stato esteso di ben cinque anni per soli 300mila euro.

La CSM ha perfettamente ragione quando parla di minor attrattività del campionato dato che proprio nella stagione 2017, dopo anni di continua crescita, l’affluenza media allo stadio ha subito una contrazione dell’1,1%.

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I prossimi a voler ritrattare i propri contratti saranno gli sponsor?