Il Beijing Renhe torna in Chinese Super Legue grazie ai gol di Jaime Ayovi, sarà derby a Pechino il prossimo anno

Il Beijing Renhe dopo una stagione quasi perfetta, può festeggiare la promozione e il ritorno in Chinese Super League dopo due anni a seguito della vittoria casalinga contro lo Xinjiang Tianshan per 2-0 con reti di Ayovi e Deng Hanwen nell’anticipo della 28ma giornata di China League One.

Dunque il prossimo anno sarà derby di Pechino in Chinese Super League, con il Beijing Guoan che avrà una agguerrita concorrente nella capitale, pronta a tornare ai vertici del calcio cinese dopo la clamorosa retrocessione della stagione 2015 quando ancora si trovava nella provincia di Guizhou.

Una storia contorta

“Contorto” è il termine esatto per la storia del Beijing Renhe, club che nasce a Shanghai nel 1995 e che per varie vicissitudini ha cambiato varie città: da Xi’an a nord, Guiyang nel sud ovest e infine a Pechino.

 

I principali risultati e sono giunti a Guiyang, quando il club portava il nome di Guizhou Renhe, vincendo la CFA Cup nel 2013 e la Supercoppa l’anno successivo a discapito del Guangzhou Evergrande. È solo l’inizio di un’altra fine: nel 2015 il Guizhou inaspettatamente conclude il campionato al penultimo posto e retrocede in China League One. Per i tifosi oltre al danno la beffa: la Renhe Commercial Holdings, proprietaria del club, in seguito ai nuovi progetti di centri commerciali a Pechino decide di trasferire anche il club nella capitale.

Nel corso degli anni, i principali talenti stranieri che hanno militato al Beijing (Guizhou) Renhe sono stati l’attaccante croato Nikica Jelavic, (ex Everton) e Misimovic (campione di Germania con il Wolfsburg)

Una grande Cavalcata

Nonostante un pubblico molto esiguo, dato che a Pechino esiste solo il Guoan, il Beijing Renhe ha disputato un grande campionato con la miglior difesa, solo 18 gol subiti e un ottimo rendimento in trasferta con 7 vittorie su 13 partite disputate. La svolta della stagione è avvenuta a giugno, quando dopo una serie di pareggi consecutivi, la dirigenza ha esonerato il tecnico cinese Wang Baoshan (passato poi allo Shenzhen) per ingaggiare lo spagnolo Luis Garcia Plaza, classe 1972, in patria ha allenato il Levante e il Getafe.

Il trio di stranieri ha reso al massimo delle proprie possibilità: le chiavi del gioco sono state affidate al brasiliano Ivo Da Rosa (ex Henan Jianye), un elemento imprescindibile autore di sei gol e sei assist. In attacco all’ala destra il kenyano Masika (25), giunto proprio questa stagione ha siglato ben otto reti, ma la vera star è l’equadoregno Ayovi, attaccante centrale di 29 anni, ha gonfiato la rete diciannove volte ed è fra i principali marcatori del campionato, dietro solo a Marcel Moreno del Wuhan Zall e Harold Preciado dello Shenzhen.

I principali talenti cinesi della rosa sono due U23, il terzino destro Deng Hangwen, il quale ha già esordito in nazionale con Marcello Lippi, e l’ala sinistra Yongjing Cao, autore di tre reti e sei assist.

Prospettive Future

L’impero calcistico della Renhe Commercial Holdings, società di real estate che ha nel suo core business la costruzione di centro commerciali, non si limita alla squadra di Pechino, in quanto vanta anche la proprietà del Reading (Championship, Inghilterra) e del KSV Roeselare (seconda divisione belga).

Il Beijing Renhe ha già una ottima esperienza in Chinese Super League e se riuscirà a mantenere le basi di questo gruppo non avrà problemi a salvarsi. Per raggiungere risultati estremamente soddisfacenti, come magari una qualificazione in Champions si dovrà sperare nel salto di qualità dei giovani talenti e nell’ingaggio di un quarto straniero che possa repentinamente spostare gli equilibri.

Anche il concetto di fan base sarà molto importante: fino ad ora i pochi tifosi che hanno assistito alle partite del Beijing Renhe sono quelli che vivono nel distretto dello stadio, il Fengtai, ma ora che il club è in Chinese Super League, potrebbe crearsi una sorta di dualismo con il Beijing Guoan.