La settimana corrente in Cina è Festa Nazionale, nota come Golden Week, inizia il primo ottobre, un giorno storico, in quanto quel giorno, nel 1949, dopo anni di guerra sino giapponese e guerra civile, Mao Zedong salì al potere, con la nascita della Repubblica Popolare. Ripercorriamo qui quello che fu il calcio cinese in quegli anni, dal primo campionato disputato nel 1951 all’insorgere della Rivoluzione Culturale che decretò anni di buio e di stop alle attività calcistiche a livello nazionale.
Nella prima metà del 900 non vi furono campionati annuali in Cina, si disputavano ogni quattro anni circa i così detti National Games ai quali partecipavano rappresentative cittadine o regionali. La stessa nazionale che dominava il calcio continentale negli anni 20 e 30 era composta prevalentemente da elementi provenienti da Hong Kong, in particolar modo dal club South China, nel quale militava il leggendario Lee Wai Tong.
Nel 1951 si svolse il primo campionato nazionale (Championship), un girone a otto squadre che si disputò a Tianjin nel mese di dicembre. Parteciparono le squadre dell’Esercito (classificata terza) e delle Ferrovie (sesto posto), mentre le altre sei squadre erano delle rappresentative regionali la cui vincitrice fu il North East China. Con l’avvento del primo campionato, e la ripresa dei Giochi Nazionali (a cadenza quadriennale) vi erano tre main sponsor che dettavano il trend calcistico: le squadre supportate dai governi locali (che in seguito daranno vita alla proprie federazioni), le forze armate e quelle industriali. L’anno successivo non si disputò il campionato, bensì un torneo delle forze armate che si tenne a Pechino nel mese di agosto. L’Air Force si aggiudicò il titolo; al torneo presero parte le forze armate locali (North Area, East Area), oltre alle forze navali, la pubblica sicurezza e una squadra composto dai generali dell’esercito.
Nel 1955 il calcio cinese presentava tre manifestazioni: oltre al Championship che continuava ad accogliere squadre regionali, nacque la prima Coppa Nazionale, il City Championship: una serie di quattro gironi provinciali (Shanghai, Dalian, Tianjin e Whuan) che raccoglievano le rappresentative delle varie città, le prime due di ogni raggruppamento si qualificarono alla fase finale che si sarebbe disputata l’anno successivo. Sempre nel 1955 si giocò il primo torneo dei lavoratori, al quale parteciparono svariati settori dell’industria fra cui le Ferrovie (Locomotive), la Forestale e i Minatori. Questa prima competizione premiò i 1st Ministry Machine Building. La composizione delle leghe e il numero di squadre iscritte variava di anno in anno.
Il 1956 vide l’introduzione della Division 2, con un sistema a promozioni e retrocessioni. Nel ’59 si svolse il secondo torneo delle forze armate, mentre l’anno successivo la seconda edizione della Coppa Nazionale alla quale presero parte le stesse squadre del Championship. Dal 61’ al 65’ il numero di squadre iscritte aumentò esponenzialmente, la Division 1 abbandonò la formula del girone all’italiana proponendo una serie di mini raggruppamenti divisi in base alle regioni, per poi disputare le finali in un unico girone da dieci squadre. La stessa metodologia venne adottata dalla Division 2, che nel 1963 annoverava 86 squadre iscritte. Gli scenari cambiarono drasticamente nel 1966, il campionato di prima divisione si fermò ai turni preliminari a causa dell’insorgere della “Rivoluzione Culturale”, che decretò la seconda brusca interruzione per il calcio cinese che conoscerà sei anni di buio e completo isolamento dal mondo esterno.
La squadra nazionale, oltre a rappresentare la Cina in vari tornei dell’area asiatica, fu impegnata nello stesso campionato sotto il nome di Beijing Sport Institute. Il governo centrale ha influito sull’andamento dei campionati vincendo sei sui quattordici disputati dal 1951 al 1965. La prima squadra nacque sotto il nome di North China e raccoglieva i migliori giocatori di Pechino e Tianjin. Dopo quattro anni di vacche magre il governo decise di cambiare rotta separando i giocatori di Pechino da quelli di Tianjin. Una mossa vincente che portò alla vittoria del campionato nel 1955 sotto il nome di Beijing Central Sport Institute. L’anno successivo accadde qualcosa di mai visto nella storia del calcio: il campionato fu vinto dalla rappresentativa giovanile di Pechino, mentre la squadra maggiore si confermò al primo posto nelle due edizioni successive. Nel 1960 il governo decise di raccogliere attorno la propria squadra i giocatori della nazionale, con la formazione del Beijing Sport Institute, questo status non gli permise di concorrere al titolo nazionale (nonostante i primi posti nelle edizioni del ’60 e del ’63), compito che spettava alla squadra giovanile che mise in bacheca un altro trofeo nel 1963.
La nazionale cinese nel 1957 partecipò alle qualificazioni per la Coppa del Mondo che si sarebbe tenuta l’anno successivo in Svezia, ma uscì sconfitta dal doppio confronto contro l’Indonesia. Fu l’ultimo impegno in competizioni FIFA prima della Rivoluzione Culturale. La Cina partecipò a tornei amichevoli non riconosciuti dalle autorità calcistiche; l’11 ottobre del 1960 trionfò alla manifestazione indetta in Vietnam del Nord, contro i padroni di casa per 4-3, mentre nel 1962 si tenne la prima edizione dei Ganefo, le Olimpiadi degli stati ribelli e terzomondisti.
Con l’avvento della Rivoluzione Culturale i campionati si bloccarono definitivamente e ripresero solo nel 1971 con i Five Ball Sport Meeting. Al tempo il calcio era un’attività prettamente dilettantistica con le squadre che erano organizzate dai governi locali. Il professionismo sarebbe giunto solamente all’inizio degli anni ’90, con l’acquisizione dei club da parte delle aziende private e statali.
Albo D’oro (1951-1966)
1951 North East China
1952 Non disputato
1953 August 1st
1954 North East China
1955 Central Sports Institute
1956 Beijing Youth B
1957 Beijing
1958 Beijing
1959 Non disputato
1960 Tianjin
1961 Shanghai
1962 Shanghai
1963 Beijing Youth
1964 Beijing Sports Institute (National Team)
1965 Jilin
1966 Non completato