Fatta la legge trovato l’inganno: ancora poca fiducia negli U23, il calcio cinese alle prese con una sfida culturale

La Chinese Super League negli scorsi mesi è andata incontro a pesanti modifiche, ma fra le tante nuove regole molto discutibili, ve ne è stata una molto positiva, quella dell’obbligo di impiego di un U23 dal primo minuto, eppure la scappatoia è già stata trovata.

Il calcio giovanile cinese ha un grosso problema, come vi avevo anticipato in un report esclusivo la scorsa estate (leggi qui), che prendeva in analisi le prime 14 giornate della Chinese Super League 2016, l’impiego degli U23 in Cina era esiguo, quasi nullo per alcune squadre, per cui era necessaria una regola che stimolasse l’utilizzo dei giovani cinesi.

Per essere precisi, la nuova normativa indica che nella lista di 25 giocatori iscritti alla Chinese Super League, quattro di questi devono essere degli U23. Uno deve essere obbligatoriamente in campo dal primo minuto, mentre un secondo in panchina. Se nessun U23 è presente in panchina allora si possono effettuare solamente due sostituzioni al posto di tre.

Eppure… fatta la legge e trovato l’inganno subito dalla prima partita fra Guizhou Zhicheng e Liaoning. La squadra del nordest chiama la prima sostituzione dopo 15’ con l’uscita di scena di Qiao Wang, non per motivi fisici, ma perché l’allenatore non aveva fiducia nel centrocampista classe 1995.

Lo stesso Shanghai Sipg di Villas Boas, fucina di talenti grazie all’ottimo lavoro delle academy non ha dato la giusta fiducia al proprio U23, Huachen, centrocampista classe 1998, sostituito dopo mezzora contro il Changchun Yatai, e dopo un quarto d’ora contro lo Yanbian Funde. Proprio quest’ultimo confronto è stato indicativo della poca fiducia e pazienza che i tecnici ripongono negli U23, dato che al quarto d’ora è giunta anche la sostituzione di Jin per lo Yanbian, il quale nel corso della prima partita era stato sostituito al 28’.

In questo modo si scoraggia il talento, perché in 15’ non si dimostra assolutamente nulla, ma il caso più grave riguarda la partita fra Shanghai Shenhua e Tianjin Quanjian, nella quale l’esterno sinistro dei Blue Devils Xu Junmin (classe 1995) è stato sostituito dopo 20 minuti nei quali aveva giocato molto bene, saltando sistematicamente l’uomo e mettendo palloni pericolosi in area per i compagni. Xu aveva anche esaltato il pubblico per un tunnel sulla fascia a Pato, ma nulla… al suo posto Sun Shilin, per il cui cartellino sono stati spesi 8 milioni (8MILIONI!) di euro.

Al giovane talentuoso si preferisce sempre il trentenne navigato che è in grado di svolgere il compitino, con gli stranieri chiamati a fare la differenza. Quella che la Chinese Super League è chiamata ad affrontare non è solamente una riforma per stimolare l’utilizzo di giovani calciatori per accellerare lo sviluppo del talento, ma è anche una sfida culturale che per certi versi sfida i dettami del confucianesimo, una dottrina etica e morale che divide la società in modo estremamente gerarchico e che prevede un totale rispetto per il superiore e per il più anziano. Un sistema, che in tutti gli ambiti lavorativi, porta a preferire la saggezza e l’esperienza rispetto all’estro.

Non sono pochi i casi di U23 sostituito precocemente, ma per fortuna ci sono alcuni club che hanno recepito bene le nuove direttive provenienti dall’alto e questo ha permesso ad alcuni giovani talenti di farsi notare, anche se dopo due sole giornate è ancora precoce esprimere giudizi.

Oltre al già citato Xu Junmin, che ha disputato un’ottima prima partita contro lo Jiangsu Suning nel Delta Yangtze Derby, spiccano i nomi dei difensori centrali Zheng Yu (Guangzhou R&F, classe 1997) e Yiming Liu (Tianjin Quanjian, classe 1995) che hanno giocato per intero tutte e due le partite. Nel Beijing Guoan la novità è rappresentata da Shi Tang, esterno sinistro classe 1995 formatosi in Brasile (Botafogo) e successivamente in Portogallo con le maglie di Gondomar e Pacos Ferreira.

Rimanendo sempre sulle ali, nel super spender Hebei Fortune ad emergere è stato Che Senwei, classe 1996 che ha siglato la prima rete stagionale della compagine di Qinhuangdao nel pari conquistato a Chongqing. Si intravedono anche punte centrali molto interessanti, su tutti il classe 1997 Jinghang Hu dell’Henan Jianye, autore dell’assist del pareggio nella seconda partita contro il Liaoning.

Per il bene del campionato e anche della stessa nazionale, l’auspicio è quello di vedere sempre un maggior impiego di U23 a cui deve essere data sempre maggior fiducia per un rapido ricambio generazionale fra le fila degli uomini di Lippi, altrimenti fra dieci anni saremo ancora qui a chiederci… “Sono un miliardo di persone, possibile che non vi sia un giocatore decente?”